L'amore ha il tuo nome. Capitolo 27

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Eric.

Lei è così bella! Dorme ancora, rannicchiata su un fianco. Sono rimasto sveglio a guardarla ad accarezzarla con gli occhi sentendomi l'essere più fortunato dell'universo. Ho di nuovo la mia Emily e il suo perdono. Credo che in questo momento non esista qualcuno che possa essere più felice di me e se questa mia felicità in qualche modo capirò che è dovuta alle suppliche fatte agli Dei, Budda, Maometto e Gesù in loro onore erigerò un tempio, un monastero, una moschea e una cattedrale. Non resistendo più a non toccarla, le accarezzo lievemente il contorno del viso con le dita: ti amo immensamente Emily e ti giuro che ti renderò felice! La gola mi brucia, la sete si fa sentire impellente e prima che lei si sveglia è meglio che vada a nutrirmi. La lascio riposare con riluttanza ed esco dalla camera. Entro nel sala della colazione e dico <<buongiorno a tutti! Bella giornata vero?>>. Carl, in piedi davanti al camino, solleva appena gli occhi dal tomo di medicina che sta leggendo e Tom entrando subito dopo di me esclama con un mezzo sorriso, <<ma guarda a qualcuno è tornato l'uso della parola! Immagino che dovremmo ringraziare Emy di questo prodigio, vero Carl?>> <<Credo proprio di sì>> <<allora ci vuole un brindisi>> propone Tom porgendoci dei calici di sangue <<alla tua felicità fratello>>. Beviamo tutto d'un fiato e accorgendomi che la casa è troppo silenziosa e che una piccola scimmia non mi è corsa in contro emettendo gridolini di eccitazione per poi chiedermi di giocare con lei e le sue principesse, capriccio che assecondo perché solo grazie a quella bambina in quei minuti di gioco nei giorni scorsi sono riuscito a mettere da parte il tormento di aver perso Emily, e domando a Tom <<Letizia ancora non si è svegliata?>> <<Sì, ma è uscita con Tanya e Felicia. L'hanno portata a vedere la torre Eiffel>> <<e voi perché siete qui e non con loro>> domando al quando stupito. <<Hanno detto che volevano trascorrere una giornata tra donne>> risponde Tom. Scoppio a ridere: che assurdità! Letizia donna, ma se le puzza ancora l'alito di latte! I miei fratelli intuiscono il mio pensiero e ridono anche loro come matti. Tra le risate, la sento. La mia amata sta venendo in questa stanza e sta parlando con Rose. Tra pochi secondi la stringerò di nuovo tra le mie braccia e il solo pensiero mi fa battere forte il cuore. I miei fratelli tacciono sentendo il frastuono nel mio petto e mi fissano mentre la mia concentrazione è tutta sulla sua voce, <<Rose, ti sei mai chiesta perché Eric si addossò l'omicidio di Margaret>> <<ti sbagli! Fu Ludovic a trucidare quella povera donna>>. Sento un tonfo! Mi volto nella direzione di quel rumore e vedo Carl con le mani vuote e il tomo ai suoi piedi. Sposto lo sguardo su Tom, è pietrificato, mentre penso: merde! La porta si apre ed io con gli occhi supplico Emily di tacere ma lei senza degnarmi di uno sguardo continua, <<io non mi sbaglio. L'ho visto nei ricordi di Eric chi fu l'assassino e di certo non è stato ne lui, ne Ludovic>>. Maledizione, Emily! Rose ci guarda con amarezza dicendoci <<ma che bravi fratelli. Adesso mi direte tutta la verità>>. Noi fratelli giurammo di portarci questo segreto nella tomba e lei vedendoci determinati a tacere, inferocita alza il tono <<questa casa e la vostra esistenza è fondata sulla verità e sull'onesta e voi avete mancato in entrambe le cose>> arrivano le guardie e noi ci lasciamo catturare, io con la morte nel cuore. Emily perché ci hai fatto questo? Continuo a domandarmi mentre ci portano verso i sotterranei, poi sento lei che dice <<adesso me ne vado e tu mi lascerai andare, altrimenti farò tremare le fondamenta su cui si basa questa casa raccontando ad Albert quale figlio ti sei scopata, tradendolo>>. Questa notte cieco dal desiderio non ho colto le sfumature nei suoi gesti e parole, illudendomi di aver ottenuto il suo perdono, invece, la sua vendetta era appena incominciata. Io, il potente Eric, beffato da una donna! La furia mi sovrasta facendosi largo nel petto e chiudendo il mio cuore in una morsa.


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