Vale's pov

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Ebbene si, ora mi tocca lasciare l'Italia, mi sento 

Il solo pensiero, mi fa venire i brividi.

Adesso siamo in aeroporto, e viaggerò insieme a una signora che mi accompagnerà a Los Angeles, dove sta mia madre.

Ho scoperto che ho una sorella e un fratello, e questo non fa che aumentare il mio odio verso di lei, la donna che mi ha abbandonata.

Abbraccio per un'ultima volta i ragazzi, e mi dirigo verso la zona imbarchi con Giulia dietro di me, la signora che mi accompagnerà.

Una volta usciti all'aeroporto saliamo sul pulmino che ci porta al nostro aereo, e in circa 10 minuti siamo sedute su di esso, io accanto al finestrino.

Forse una cosa che non vi ho detto è che sono una YouTuber famosa, faccio video in inglese. Sono anche una cantante, mi piace cantare ma nessuno tranne Sofia e Mattia lo sanno.

Attacco le cuffie e mi addormento mentre delle lacrime scendono sulla mia guancia.

**

"Vale svegliati" dice Giulia scuotendomi.

Apro gli occhi e vedo che sono ancora sull'aereo.

"Siamo arrivati" sorride, e sento il mio stomaco rigirarsi.

Sospiro e annuisco, per poi scendere dall'aereo seguita da lei.

Dopo aver recuperato le valige, saliamo su un taxi che ci porterà a casa.

Cioè ma neanche la briga di venirci a prendere, no eh fai con calma.

Sbuffo mentre il taxi si ferma davanti a una casa, Giulia mi sorride quasi per rassicurarmi e scendo.

Recupero le valigie.

"Le altre tue cose arriveranno che è questione di giorni, saranno impacchettate e spedite qui." spiega Giulia mentre entriamo nel cortile.

Arriviamo davanti alla porta dell'enorme casa bianca con la piscina, e suoniamo.

"Vado io" sentiamo una voce femminile, di una signora.

La porta si apre, e si rivela essere mia madre.

Appena mi vede scoppia in lacrime, e cerca di abbracciarmi, ma mi scanso.

Lei mi guarda dispiaciuta e stringe la mano a Giulia.

"Grazie mille" la ringrazia.

La abbraccio, e lei mi sussurra 'Ricorda che devi essere forte' 

Annuisco e mi stacco.

"Allora io vado, in bocca al lupo" dice, e se ne va.

Mi giro verso mia madre.

"Oh cristo come sei cresciuta" dice lei squadrandomi.

"Già, senza di te" sussurro, ma lei sembra sentirmi.

"Emh... E-entriamo?" balbetta, e io annuisco.

Mi fa entrare in casa, e io mi guardo attorno.

Sento casino provenire da quella che dovrebbe essere il salone, mi giro verso mia madre come per chiedere spiegazioni, e lei capisce al volo.

"Seguimi" dice, e io annuisco.

Mi porta nel salone, dove ci sono si e no 15 ragazzi e 4 ragazze che ridono e fanno gli scemi davanti a una telecamera, con delle pizze sul tavolo e ricoperti si salsa e vari ingradienti.

Li guardo strana, e una ragazza appena mi vede spegne la telecamera.

Tutti si girano verso di me.

Never say never Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora