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"Allora" chiese lui frettolosamente
Era troppo curioso per dirglirlo subiti.
"Allora.." mi interruppe il citofono così mi alzai.
"Dai che hai deciso"
"Chi é"
"Ka"
"In perfetto orario" conclusi ironicamente per poi aprire.
"Che hai deciso"
"Be, allora. Mmm..." cu girai in tondo per un po' e poi dissi "provo, un mesetto giù, già in estate"
"Ok, ora lo chiamo e dopo ti dico" mi rispose sorridendo.
"Allora andiamo o no" chiese Kate da sotto le scale.
"Arrivo, arrivo"
Mi misi le super star e presi lo zainetto etnico.
"Buonasera" sisse Vik, un nostro amici, accendento la sua fiat 500.
"O zio" risposi.
"Ciao amore" disse Cam rannicchiato dietro un sedile
"Hey, non sapevo che venivi" risposi io .
"In veritá nemmeno io" disse guardando Vik.
"Almeno socializzi un po' " tentò di giustificarsi.
Andammo fino al luna park. Erano solo le 20.
"Mangiamo qualcosa" sisse Vik guardando il bar vicino.
Entrammo e mangiammo piadine vegetariane.
"Allora Torino?" Chiese Kate
"Allora le voci si spargono velocemente" sorrisi.
"I pettegolezzi sono all'ordine del giorno in famiglia!"
"Ho detto a mio padre che proverò un mesetto, quindi fino ai primi di luglio circa.
Subito tutti e tre tacerono e sulle loro facce apparve un' espressione deprimente.
"Così non mi aiutate ragazzi "
"Domani andiamo al lago? " tentò di deviare Vik.
"Si, domani é il nostro giorno libero" acconsentimmo noi.
"Perfetto" concluse alzandosi.
Uscimmo dal bar alle 21 circa e ci dirigemmo verso il gazebo del luna park.
Ci avvicinammo e intravidi quattro figure di bambini seduti all'interno.
Vik li fissò e loro scapparno fuori ad una velocitá impressionante:" "É sempre questo l'effetto che fai?" Chiese Cam ridendo.
Tornai a casa alle 23.
"Alle 9 domani sono sotto casa tua, ok?
"Ok"
Entrai in casa tolsi le scarpe e salutai mio padre.
"A El il mio amico ha detto che per lui va benissimo"
"Perfetto, domani posso andare al lago con Vik, Cam e Ka?"
"Si, é il tuo giorno libero, goditelo!"
"Grazie papi, notte"
"Notte"
Entrai in stanza e impostai la sveglia alle 8 tutta fiera di dormire un'ora in più.
Tirai fuori dal cassetto il mio bikini triangle azzurro, dai pantaloncini neri, una maglietta crop top dell'america e le converse tutte nero.
Poi misi nel mio zainetto l'occorrente.
Perfetto conclusi a mezzanotte, mi infilai il pigiamo e, dopo essermi lavata mi infilai sotto le coperte.
Alle 8 la sveglia suonò.
Saltai in piedi e mi vestii, Vik era preciso cone un'orologio svizzero!
Feci colazione e mi lavaii.
Alle 9 era sotto casa.
"Giorno"
"Oi".
Passammo una bellissima mattinata al lago.
Alle 11:50 andammo al ristorante dello zio di Vik.
Da lassù c'era una vista pazzesca.
Venni distratta da Cam che con la sia delicatezza di un elefante mi sussuró dolcemente: "ho una sorpresa per te"

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Ciao❤
Spero che questa storia vi piaccia, purtroppo la prossima settimana non riusciró a pubblicare un nuovo capitolo.
Un bacione❤
Benedetta

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