Avevo sentito bene? Matt vivo? Chi cazzo è Gesù Cristo?
"Stai delirando, l'ho bruciato, è polvere." Lui mi guarda poco convinto, la pioggia mi sta bagnando ancora di più di quanto non lo fossi già.
"Stai attento, lui... lui ha ucciso mio fratello. E se è capace di fare una cosa del genere cosa ti fa pensare che non ucciderà pure Noemi o la ragazza che ami?" Rabbrividisco, mi giro per guardare Noemi: ovviamente Cam no sa di noi, però devo proteggere sia lei sia Noemi.
"Ehi! Stai attento mi raccomando, se domani non verrai lo capirò. Non è facile." Gli dò una pacca sulla spalla e poi me ne vado.
Metto in moto l'auto e guardo l'ora: mezzanotte? I miei mi uccideranno!
"Non mi fido a lasciarti da sola, resta a casa con me okay?" Le chiedo e lei mi sorride; non le dirò nulla su Matt perché è solo una cazzata.
L'ho bruciato!
È morto!
È dentro la tavola ouja, ma non è qui!
"I tuoi sono ancora in viaggio?" Le chiedo e lei annuisce.
"Quindi siamo ad un punto morto?" Mi chiede mentre si accende una sigaretta.
"Per ora sappiamo Jessica era amica con quella ragazza." Lei volta subito lo sguardo verso di me, quel flashback che ho avuto mi ha fatto ricordare che Jessica era amica di lei.
"Come fai a saperlo?" Mi chiede curiosa mentre butta il mozzicone fuori dal finestrino.
"Ricordi." Faccio spallucce in modo da farle capire che non mi interessa tanto. Parcheggio nel vialetto di casa e sospiro perché, sicuramente, mi prenderò una ramanzina dai miei.
Suono il campanello e mia madre non esita a lasciarmi un'occhiata rabbiosa, però si placa all'improvviso appena vede Noemi.
Andiamo di sopra senza prestare particolare attenzione per i miei genitori che sono ancora sul divano. Lei si butta sul letto e comincia a saltare, quanto è carina?
Tanto.
"Vado a farmi una doccia." Le dico e prendo alcuni vestiti e mi dirigo in doccia.
Odio tutte le cose che mi stanno capitando, sono un fottuto mostro.
Questa è la verità.
Matt meritava di morire, perché è morto ovviamente, come può una persona vivere dopo che l'hai buttata giù da una collina?
Cam deve essere molto frastornato per la morte di Shawn. A quanto pare credo che le vittime che ho ucciso io meritavano di morire.
Devo scoprire dov'è questa Jennifer.
Deco scoprire chi è stato ad uccidere Mike.
E soprattutto devo proteggere lei e Noemi.
Perché sono le uniche persone a cui tengo veramente.
Torno di là vestito con una maglietta militare e dei pantaloni da ginnastica.
Mi stendo sul letto e lei si siede affianco a me, mi strappa un sorriso.
"Ti ricordi ciò che ho detto?"
"Dovrei?" Dico per farla arrabbiare e lei mi fa la linguaccia.
"Seriamente, ti ricordi?"
"Devo proteggere quella ragazza e poi scoprire più cose su Scott e Jennifer."e sorride e io ricambio.
"Esatto." Annuisco e poi mi metto sotto le coperte.
"A domani." Le dico a occhi chiusi fingendo di dormire.
"A domani."La sveglia suona e mi sveglio di colpo, Noemi è vicino a me ancora nel mondo dei sogni. Sono le sei di mattina e ho ancora un'ora per svegliarmi bene e per svegliarla.
Scendo giù e ci sono i miei che fanno colazione, mi guardano con un largo sorriso mentre mi siedo mi verso dell'acqua in un bicchiere.
La mia colazione perfetta.
"Allora come va?" Mi fa mia madre.
"Bene... perché?" Sono basito, parliamo veramente poco ed ora tutto questo affetto.
"Volevamo dirti una cosa." Dice mio padre ed io gli faccio cenno di parlare. "In una relazione... bisogna fare attenzione ad eventuali... eventi inaspettati." Inizia mia madre.
No!
Non vorranno mica parlarmi di questo argomento.
"Quindi noi ti vogliamo dire questo: fai attenzione a..." alzo una mano per bloccare mia madre.
"Mamma, non è la mia ragazza: aveva paura dei ladri e quindi l'ho fatta venire qui." Lei si zittisce e arrossisce un pochino. Vado di sopra ridendo di mia madre, trovo Noemi sulle scale che trattiene una risata.
"I ladri? Ma sei serio? Solo loro ad avere paura di me." Dice e scoppia in una risata.
"Scusa se non gli ho detto che sei venuta qui per non rischiare di essere rapita." Dico sorridendo.Saliamo in macchina e entrambi speriamo che non ci sia traffico per strada perché siamo già in ritardo. Mi mordicchio il piercing per il nervoso.
Dovrò parlare con lei oggi e non so come andrà.
Parcheggio davanti alla scuola e noto da lontano Cam e Ethan che stanno parlando. Scendiamo e tutti cominciano a fissarci, ma che cazzo vogliono?
Faccio un cenno di saluto a Ethan e Cameron: è molto felice... nonostante suo fratello sia morto ieri.
Non mi sembra così normale.
Io e Noemi andiamo vicino al mio armadietto e aspettiamo quella ragazza.
Ho la tensione a mille, se solo penso a cosa è successo in questi giorni.
"Non agitarti." Mi dice e le sorrido, continuo a guardarmi intorno continuamente per incrociare i suoi occhi.
"Scopri qualcosa su Jessica okay?" Dico mentre la intravedo in corridoio. 'Sì, tu proteggi lei invece." Mi dice indicandomela con il capo. Sospiro e poi mi avvicino a quella ragazza che cammina sola per il corridoio.
"Ciao!" Dico con un sorriso e il cuore che mi esplode.
Preferirei andare in guerra piuttosto che stare qui.
"Scusa ma tu chi sei?" Faccio una risatina con l'intento di non sembrare uno scemo.
"Luke." Le dico allungando una mano per presentarmi. Lei la stringe e mi dice il suo nome anche se lo sapevo già. Appena le nostre mani si lasciano sento un brivido che mi scorre per tutta la schiena. È così bello poterla vedere da vicino, fissare quei fantastici occhi marroni.
"Allora come stai?"
"Non molto bene, ma non mi va di parlarne." Dice abbassando lo sguardo.
"Tranquilla. Dai ti accompagno in classe." Dico e annuisce; Noemi mi fa l'occhiolino e le sorrido.
È bello che si fidi di me.
"Tu sei amico di Matt?" Mi chiede improvvisamente mentre camminiamo verso la sua classe.
"Amico è una parola grossa. Comunque no." Dico e le rivolgo un sorriso falso.
Non so perché ma mi dà fastidio che parli di lui; forse perché si è presa gioco di una ragazza così dolce.
"All'intervallo vengo a trovarti." Le dico appena arriviamo davanti alla sua classe e lei mi guarda pensierosa.
"Come fai a sapere che questa è la mia classe? Ci siamo appena conosciuti." Dice con una risatina.
"Beh ti sei fermata qui, ho pensato che fosse la tua classe. E come sempre ho ragione." Dico con un'espressione modesta.
"Okay, ci vediamo dopo." Me ne vado salutandola con la mano; le fossette che sfoggia in ogni suo sorriso mi rimangono impresse per tutta la lezione di spagnolo."Com'è andata?" Mi chiede Noemi appena suona la campanella.
"Bene, anche se preferirei stare con te ora."
"Lo so che preferiresti me." Dice sorridendo, la modestia di questa ragazza è infinita. La saluto e vado nella sua aula, la vedo che mi nota e, infatti mi viene incontro sorridendomi.
"Dai, usciamo da qui." Le dico e poi le faccio cenno di seguirmi.
La porto di fuori a prendere un po' d'aria: purtroppo non sono nel retro dove non c'è ma nessuno apparte io, Noemi, Cameron, Ethan e qualche troia.
"Tutto okay?" Le chiedo perché noto che è piuttosto triste.
"Sì, sono solo un po' stanca." Commenta guardandosi intorno, come se cercasse qualcuno.
"Che hai fatto ieri?" Le chiedo per rompere il ghiaccio anche se, suppongo che sarà difficile.
"Oh niente, sono rimasta a leggere per tutto il giorno la saga di Harry Potter e tu?"
"Beh... dovevo ritirare la mia chitarra." Mento, di sicuro non posso dirle che un mio amico è morto.
"Quanto mi manca sentire Shawn suonare la chitarra." Ammetta sospirando, lo conosce? È impossibile: Cameron la odia e pure Shawn, qualcosa non mi è chiaro.
"Come fai a conoscere Shawn?" Le dico con la speranza che non scopra il mio giochetto.
"Beh è il fratello di Matt, come posso non conoscerlo?"
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I'M NOT DANGEROUS ||LUKE HEMMINGS||
Mistério / SuspenseUna sera tra amici si trasforma in un incubo dopo che Luke Hemmings uccide Matthew Espinosa. Dopo la sua morte si accorge che la vita delle persone che ama è in pericolo.