4. La regina delle corse

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Lo continuo a guardare, ancora non riesco a credere al fatto che lui sia qui. Sapevo che avrei potuto incontrarlo, ma speravo con tutta me stessa che non sarebbe successo.
- Sei tornata per guadagnare ancora dei soldi?-
Conosco quello sguardo, conosco tutto di lui. Per fortuna Jessica si è allontanata e non può sentirci.
- No. Sono qui con degli amici e vorrei che tu non facessi sapere in giro di avermi vista.-
Guarda alle mie spalle, e sembra diventare molto serio quando altre mani mi toccano la vita e mi baciano il collo. Mi volto e lo vedo, Nick. Non so come si permetta di toccarmi in questo modo, ma ora ho cose più importanti a cui pensare.
- Sei bellissima.-
Non gli rispondo, cerco solo di togliermi le sue mani da sopra, ma lui rinforza la presa. Me lo ha detto, sono sua. Ma deve sapere che prima di essere sua, sono di me stessa. Non deve prendersi libertà che non gli appartengono. Solo quando alza lo sguardo e vede Ivan sembra intenzionato ad allontanarsi un po’.
- Amico hai già conosciuto la mia nuova amica?-
La sua voce è ammiccante e dura su quel mia. Sono costretta a guardare Ivan in modo duro per non farlo scattare. Lui ha sempre tenuto a me. Dal primo giorno in cui ci siamo incontrati. Mi ha voluto bene da subito e non ha mai sopportato quando gli altri ci provavano con me solo per portarmi a letto. Mi ha sempre tutelata come se fossi per lui una sorella minore. Siamo amici, non come con Marco e Madison, ma siamo amici.
- Si. Ti conviene tenertela stretta. Ha un qualcosa che attira.-
La risposta di Ivan non piace molto a Nick. Infatti aumenta la sua presa sulla mia vita. Non ha alcun diritto di farlo, ma lo fa e io non posso dire nulla. Si salutano e poi Nick mi costringe a voltarmi e andare via con lui senza permettermi a mia volta di salutare Ivan.
- Sei veramente sexy bimba. Ma la prossima volta copriti di più.-
Mi guarda nuovamente, ma si concentra maggiormente sulla mia pelle scoperta.
- Coprirmi di più? In confronto alle altre io sono più che coperta.-
Gli mostro le altre ragazze che indossano delle gonne quasi inesistenti.
- Tu fai quello che dico io. Punto.-
E’ serio. La sua voce è come quella di un dittatore che impone. Non posso dire nulla. Farò quello che dice purché mi lasci stare.  Mi lascia con Jessica e le altre e si allontana.
- Lo hai fatto arrabbiare, ora sono cavoli tuoi.-
Selena mi guarda ride e si allontana. Ma si può sapere che cosa vuole da me.
- Lasciala perdere. È l’invidia che parla.-
Da quando ho conosciuto Rose non mi ha mai rivolto più di tanto la parola fino ad ora. Sono contenta di non essere del tutto sola. Gli sorrido e mi guardo intorno. Conosco tutte le auto che mi circondano. Conosco i loro padroni. Conosco i punti deboli di ognuno di loro. Ho passato così tanto tempo qui che nonostante dovrei far finta di essere qui per la prima volta, mi sento di casa. Questo era il mio posto segreto quando mio padre morì. Questo era il posto in cui passavo più tempo. In cui l’ Azzurra che tutti conoscevano spariva e ne usciva una nuova. Mentre camminiamo tutti ci guardano. Non guardano Jessica o Rose. Non guardano Selena che sculetta come una vera puttana. Guardano me. Perché mi conoscono. Perché ero il loro incubo peggiore. Ivan avrà detto a tutti che devono fingere di non conoscermi. E tutti sanno che devono dargli retta. Ci avviciniamo a Nick e ai suoi amici. Non mi degna di uno sguardo. È concentrato a parlare con dei ragazzi che non ho mai visto alla villa, ma che conosco bene. Sono i spacciatori del luogo. I capi. Coloro che controllano tutto, coloro che avrebbero voluto controllare anche me. Jack mi guarda e mi sorride. Ha sempre voluto portarmi a letto. Ha sempre cercato di baciarmi. Ha sempre cercato di farmi entrare nella sua cerchia ristretta, ha sempre cercato di farmi diventare la sua pupilla, l’unica. Ma non ho mai voluto. Gli sono sempre stata alla larga anche quando poteva essere la soluzione a tutti i miei problemi. Sa che deve fingere di non conoscermi, ma questo non gli nega di guardarmi. Nick segue il suo sguardo fino a me. E sembra essere mangiato dalla rabbia. Perché poi? Perché io in confronto alla altre per lui dovrei essere diversa. Perché?
Continuo a guardarmi intorno per non concentrare il mio sguardo su le persone più del dovuto. Tra la folla vedo l’ultimo volto che mi sarei mai aspettata di vedere. Mi aveva promesso che avrebbe smesso di venire qui. Senza chiedere il permesso a nessuno, mi allontano e mi dirigo verso di lei.
- Medison cosa ci fai qui?-
Non appena sente la mia voce la mia migliore amica si volta. Mi guarda ed è visibilmente sorpresa nel vedermi. È bellissima come sempre, anche dopo sette ore di duro lavoro in un bar dove la sfruttano, è perfetta. Medison è una di quelle ragazze che per i suoi sogni sarebbe pronta anche a fare un patto con il diavolo. Nessuno deve mai mettergli i piedi in testa, sarebbe la fine.
- Azzurra che cosa ci fai qui?-
Si guarda intorno, quasi spaventata e poi guarda nuovamente me.
- L’ho chiesto prima io.-
Si guarda le mani e poi guarda di nuovo me.
- La mia famiglia è di nuovo nei guai mi servono soldi.-
La guardo. Ebbene sì, c'è stato un periodo in cui le nostre famiglie erano nei guai economicamente. La famiglia di Medison entrò in crisi quando suo padre lasciò sua madre, scappando con l’amante. Sua madre che lavorava con la mia, nonostante il buon stipendio, non riusciva ad arrivare a fine mese a causa del mutuo. Cosi avevamo scoperto le corse clandestine ed avevamo iniziato a scommettere. Su qualcuno di sicuro. Qualcuno che eravamo entrambe sicure che avrebbe sempre vinto.
- Perché non me lo hai detto? Avrei potuto cercare di aiutarti io. Non voglio che torni qui. Questa è una parte del nostro passato che deve restare tale.-
Sa che ho ragione, ma anche io so che lei come me è pronta a tutto per aiutare la propria madre. I soldi che gli danno per il suo lavoro di barman gli bastano solo per pagarsi gli studi, per poter aiutare la famiglia con i suoi debiti ci vogliono molti più soldi.
Ma Medison  sa cosa ho dovuto affrontare quando mi trovavo qui. Sa che persona ero diventata quando dovevo fingere di essere come questa gente, per entrare nei loro giri e scoprire i loro punti deboli. E il fatto che ora il mio passato sia venuto a presentarsi per farmi ritornare qui, mi fa paura. Più paura dello stesso Nick.
- È la prima sera che ci torno da quella volta. Volevo guardare le macchine e capire chi è quello che potrebbe vincere.-
Lei come me conosce tutti. Sa come guidano e come gestiscono le proprie auto.
Ad un tratto delle braccia mi stringono fino a farmi male e poi mi voltano verso di loro. È arrabbiato. Ma il fatto che mi tocchi sempre senza un mio permesso fa arrabbiare anche me.
- Ti ho cercata ovunque. Dov’eri?- Sembra quasi spaventato dall’idea che io sarei potuta andare via senza avvisarlo.
- Ero qui con una mia amica.-
Gli indico Medison alle mie spalle. La guarda, e poi riguarda me.
- Ti voglio presentare un mio amico non che braccio destro.-
Dalle sue spalle compare un ragazzo alto, con profondi occhi verdi. È molto simile a Nick, ma non sono fratelli. Il ragazzo davanti a me ha capelli del colore del grano. Indossa dei jeans neri con una maglia grigia e un giubbino di pelle.
Il ragazzo mi guarda e mi porge la mano. Gliela stringo con indifferenza. Non lo conosco e so che lui non consce me.
- Lui è Oliver. Mentre lei è Azzurra la ragazza di cui ti parlavo.-
Mi stringe la mano. Non fiato. Non dico nulla. Non saprei neanche che cosa dire.
- Nick non fa altro che parlare di te. Non vedevo l’ora di conoscerti.-
Nick che parla di me. La cosa non mi tranquillizza per niente.
- Spero che ti abbia parlato bene.-
- Non immagini quanto.-
È un bel ragazzo, ma come Nick ha il fascino del cattivo. Medison è ancora al mio fianco che si gusta tutta la scena. Non ho avuto tempo per raccontargli per filo e per segno quello che mi è successo. Sa solo che sono nei guai. E il fatto che mi trovi di nuovo qui, nonostante mi sono promessa che non ci avrei più messo piede, la dice lunga.
- Spero che starai sugli spalti per vedermi correre.-
Lo guardo e poi mi volto verso Medison.
- Tu corri?-
Mi sorride e poi mi mostra un auto. Nera con la parte davanti aperta in modo da mostrare il motore a tutti.
- Devi sapere che da quando Oliver si è trasferito qui, e ha iniziato a gareggiare non ha perso una corsa.-
Mi informa Nick mentre tutti e quattro ci avviciniamo all’auto. Ha un buon motore un turbo TB04. È ad iniezione. La benzina entra più rapidamente in circolo e questo gli permette di andare più veloce.
- Secondo te, se scommetto su di lui, Azzurra, ho qualche possibilità di vincere?-
So che Madison ha bisogno di soldi. E voglio aiutarla. Mi guardo intorno e vedo l’auto nuova di Ivan. Quella si che è un auto che se guidata nel modo giusto può vincere la corsa di stasera, ha un motore JZ2, uno dei migliori .
- Certo mia cara, scommetti su di me. E farai soldi a palate.
A Medison non interessa la sua opinione ma la mia.
- No. Punta su Ivan se guida bene può vincere. Ha un motore che consuma meno ma che porta la macchina a correre di più, e poi ha una bombola di nos in più di questa.
Oliver mi guarda mentre Nick mi stringe il polso così forte da farmi male.
- Come può pensare che Ivan possa vincere? La scorsa notta ha gareggiato contro Oliver e ha perso. Se la tua amica vuole fare soldi deve puntare su qualcuno che è sicura che possa vincere. E Oliver è quella persona.
Gli do uno strattone che mi permette a fargli lasciare la presa sul mio polso e poi lo guardo.
- Non so come guida il tuo amico, ma se quella macchina viene guidata nel modo giusto. Può battere tutti qui.-
La mia voce è sicura. Si da caso che so quello che dico. So come si guida e come si devono sfruttare le marce e i pedali di una macchina per farla correre.
- Azzurra sappiamo bene come guida Ivan. E non vincerà stasera anche se ha la macchina giusta.
Medison mi guarda come se mi stesse pregando. So cosa vuole, ma non vorrei farlo. Non con Nick che mi vede.
Un gran fischio da il segnale a tutti di portare le loro auto sul punto di inizio della strada.
- Ora miei cari scusatemi ma devo andare a posizionarmi. Non so cosa voglia fare tu Azzurra ma se scommetti su di me avrai una vittoria sicura. -
E così sicuro di sè. Ma non gli rispondo gli sorrido solo. Nick mi prende per mano e mi avvicina a tutti gli altri che si stanno sbrigando a presentare le loro scommesse. Tutti come previsto scommettono su Oliver. Medison continua a guardarmi.
- Azzurra lo sai che non te lo chiederei mai se non fosse importante. -
Guardo lei. Poi guardo Nick che parla e ride con i suoi amici e infine guardo le macchine che una alla volta si posizionano ai loro posti.
- Azzurra. Mamma potrebbe perdere la casa di nuovo.-
Guardo Madison con le lacrime agli occhi mentre mi porge una lettera della banca la quale dice che se non salderà il saldo entro fine mese la banca si prenderà la casa.
Non posso lasciare la mia migliore amica per la strada. Non posso. Guardo nuovamente Nick che mi fa segno di salire le gradinate e avvicinarmi a lui, a Selena, Rose e Jessica. Sento di non sapere che cosa fare.
Guardo nuovamente le macchine che sono quasi tutte allineate anche quella di Ivan.
Mi guardo intorno e trovo la persona che sto cercando.
- BILL
Gli basta sentire il suo nome pronunciato dalla mia voce per portarlo a lasciare le persone che lo circondano per avvicinarsi a me.
- Principessa. Da quanto non ci vediamo? Sei bellissima come sempre.
Bill come tutti qui ha sempre provato qualcosa per me. Sarebbe pronto a vendersi la mamma pur di ricevere un bacio da me. E credetemi non lo direi se non fosse stato lui stesso a dirmelo.
- Madison scommette cento euro sulla macchina di Ivan.
Bill guarda i soldi che Madison gli porge e poi guarda me.
- Sei sicura principessa? È da un po’ di anni che Ivan non vince più. Ora tutti punto su Oliver. Ti assicuro che è veloce e che la vittoria è assicurata.
Guardo nuovamente le macchine quasi pronte alla partenza. Poi vedo Nick che non mi toglie gli occhi da dosso i quali mi ordinando di andare da lui e poi guardo Madison con ancora quella lettera in mano. Sarò anche sua proprietà ora, ma non mi impedirà mai di ragionare con la mia testa.
- Bill fai come ti ho detto. Punta sulla macchina di Ivan.
Mi allontano da loro ed entro sulla pista passando davanti a tutte le macchine senza alcuna vergogna. Se inizialmente tutti davano gas per intimidire gli altri avversari basta il mio passaggio per fargli smettere. Lo stesso Oliver appena mi vede mi guarda non capendo che cosa sto per fare. Mi avvicino alla macchina di Ivan sotto lo sguardo attento di tutti. Non appena mi vede quest’ultimo scende dalla macchina.
- Azzurra che cosa stai facendo?
Mi avvicino a lui guardando prima per terra e poi guardo lui.
- La tua macchina ha le capacità di vincere ma tu non hai la tecnica giusta per poterla portare al massimo.-
Continua a guardarmi, come se non capisse.
- Madison  ha bisogno di soldi e la tua auto è l’unica tra tutte che è in grado di battere Oliver.-
Guarda la macchina dietro di noi e poi riguarda me.
- Vuoi dirmi qualche trucco per vincere? Perché sinceramente anche io ho bisogno di soldi. A meno che tu….-
Mi guarda. Mi conosce da abbastanza tempo per aver capito qual è la mia intensione.
- Dammi la giacca e dimostra a tutti come si guida.
Sapevo che avrebbe capito. Mi tolgo la giacca di pelle gli bacio una guancia e poi entro in macchina. Sotto lo sguardo attento di tutti.
- Dimostragli chi sei.
Mi bacia la fonte e poi si allontana dalla pista per dirigersi verso Bill che si è già riempito di scommettitori. Nick mi guarda del tutto sorpreso. Da come Ivan ha posizionato la macchina posso vedere tutti i miei rivali che guardano verso di me. Ma il mio sguardo è puntato su Oliver che mi guarda quasi eccitato dal fatto che io gareggi contro di lui.
Ebbene sì per una notte la regina delle corse è tornata.

Angolo autrice
Il nome di Claudia è stato sostituito con Madison.
Il nome di Robert cambia in Ivan

Ricomincio da Qui. || Completa|| CARTACEODove le storie prendono vita. Scoprilo ora