지루함

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|Noia

Un altro giorno di lavoro, purtroppo.
Pensai anche di licenziarmi, ma avevo bisogno di soldi.
E non sarei riuscita a lasciarlo andare, nonostante stessi provando a convincermi del contrario.
Quando mi ritrovai in quella stanza, notai che Suga mi stava aspettando seduto sul suo letto.
Il suo sguardo mi parve strano, ma finsi di non essermene accorta.
Improvvisamente, scattò in piedi e si fermò a pochi centimetri dal mio viso.
Il mio cervello lavorava al rallentatore, non riuscii a seguire subito i suoi pensieri.

Mi vuoi, vero?

《Cosa?!》

《Hai una voglia matta di scopare con me, ammettilo.》

Mi allontanai.

《Suga, non sai quello che dici.》

Dimmi quello che vuoi!

《Non voglio nulla. Sul serio.》

Non era la realtà, ma non mi sembrò opportuno in quel momento, anche se ciò mi faceva soffrire. Non mi sentivo pronta a dargli tutto ciò che avevo.
Al mio rifiuto, continuò a fissarmi senza muoversi per qualche secondo. Poi si avvicinò velocemente al suo letto, sedendosi e girandosi verso il muro.

Bugiarda! Sei solo una bugiarda!

Girò il viso verso di me.
Il suo sguardo divenne nuovamente assente.

《Che succede?》

Nulla. Volevo uno svago.

Non capii perché le sue parole mi colpissero così tanto. Ma ogni volta mi ritrovavo distrutta da una sua semplice frase.

《Tutto qui?》

Sì, ti volevo solo per noia.

E scoppiai a piangere davanti a lui.

Odiavo dimostrarmi debole di fronte agli altri. Odiavo piangere. Ma con lui nulla aveva più senso. La mia vita non aveva più senso. Cosa avevo fatto di male? Cosa c'era di sbagliato nella mia vita? Stavo forse impazzendo anch'io?

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