Capitolo 36: Pazzia?

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Salve, salve e ancora salve!

Perché sto facendo questo capitolo?
Perché sono arrivata al mio limite di sopportazione umana.

A tutte quelle persone ( e ce ne sono davvero molte ) che dicono di odiare i personaggi ostentati e pazzi, sappiate che avete di fronte a voi una persona che s'innamora follemente proprio di questi personaggi, senza rendersene però conto. Possono essere "pazzi da legare" fin dal principio, ma spesso mi è capitato di amare dei personaggi che solo in un secondo momento si sono rilevati alquanto squilibrati.

Sarò una calamita per i fuori di testa?
Molto probabile.

Sarò una di loro?
Non spetta a me deciderlo.
Non spetta proprio a nessuno.

Una volta per tutte: questi personaggi sono MERAVIGLIOSI.

Ogni personaggio di questa categoria ( se esiste davvero questa categoria ) ha una complessità psichica che avrebbe fatto sbavare Freud tanto quanto sbava una Fujoshi nel vedere uno Yaoi.

La nostra parte "normale" ( termine da me alquanto disprezzato ) è solo la punta dell'Iceberg, la nostra parte cosciente è nettamente inferiore a quella incosciente.

E nell'Inconscio vi è ogni nostro desiderio, segreto, paura, fobia, frammento di personalità, aspetto caratteriale ed altre mille cose di cui noi ignoriamo del tutto l'esistenza.

Avete mai sentito parlare di Freud?
Certamente che sì.

Nella sua seconda topica mentale
( per farla breve: mappa mentale ) suddivide la mente umana in tre sezioni: "Conscio","Preconscio" ed "Inconscio".

Il miglior modo per rappresentare questa topica è la figura dell'Iceberg:

La punta dell' Iceberg corrisponde al nostro "Conscio", ovvero quella parte di cui noi abbiamo piena conoscenza

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La punta dell' Iceberg corrisponde al nostro "Conscio", ovvero quella parte di cui noi abbiamo piena conoscenza.

La linea d'acqua che suddivide la punta dal resto dell'Iceberg è il "Preconscio", ovvero quella parte che noi ignoriamo ma che si rivela utile poiché contiene anche quelle informazioni utili in un secondo momento ( vi sarà sicuramente capitato di dimenticarvi una qualche cosa e di averla ricordata poco tempo dopo. Ecco il vostro "Conscio" ha ripescato quelle informazioni dal "Preconscio" ).

Ed infine, TUTTA la parte nascosta sott'acqua è il nostro "Inconscio".

Bene: questa parte inconscia, per l'appunto, è del tutto estranea alla nostra conoscenza, è del tutto estranea alla nostra esistenza cosciente. Influenza la nostra personalità, il nostro carattere e la nostra attitudine.

Influenza ciò siamo, sa tutto di noi.
Ma noi non sappiamo nulla di essa.

Capite? Quei personaggi "anormali" sono dentro tutti noi, chi più chi meno.

Perciò non crederti "normale" solo perché sei come gli altri.
E non giudicarmi "anormale" solo perché non sono come gli altri.

La normalità è un concetto creato
dall'umanità. Ed indovinate? La maggioranza delle persone che hanno definito la "normalità", ha anche delineato quelle caratteristiche che rendono le persone "anormali".

Ecco, quelle caratteristiche appartenevano alla minoranza dell'umanità. Un po' ingiusto, non trovate? Siete "normali" solo perché siete "uguali" a tutti gli altri.

Volete sentire cosa penso di voi?
Siete pateticamente identici.

Ma vi è un'altra categoria che odio ancora più dei "normali", ovvero i "pazzi ostentati": sono quelle persone che si auto-definiscono "diverse" o "pazze", esagerando nei comportamenti.

Non è un vanto come credete, è triste voler essere per forza "diversi" ed infine è offensivo nei confronti di coloro che lo sono per davvero ( non "pazzi", ma con disturbi mentali ).

"Ahah! Sono pazza!" può essere accettabile ( dopotutto lo siamo TUTTI ) e divertente.

Ma comportarti da pazza non ti rende minimamente pazza.
Solo stupida.
Tremendamente stupida.
Ed uguale a tutti gli altri finti pazzi.

Sii te stessa, comportati spontaneamente. Vedrai che solo così verrà fuori il tuo lato "pazzo".

La tua "pazzia" deve essere per te naturale, così non apparirai patetica e davvero fastidiosa.

Capito tutto?

Quei personaggi per noi tanto "pazzi" sono semplicemente le rappresentazioni delle nostre parti inconsce che noi rigettiamo od ostentiamo. E nel migliore dei casi, con cui conviviamo serenamente.

Oppure rappresentano delle fonti storiche o socio-antropologiche molto importanti, dato che tanti sono "pazzi" a causa di vari fattori.

Avete presente, per esempio, il Cappellaio Matto del caro vecchio ( e morto ) Dodgson?

È un personaggio ispirato alla realtà, poiché nell'epoca vittoriana i cappellai erano soliti usare il mercurio durante il processo di feltratura dei cappelli.
Il mercurio emanava vapori tossici che danneggiavano il sistema nervoso di coloro che li indossavano, rendendo così gli uomini "pazzi".

Visto? Anche il personaggio "pazzo" per antonomasia rappresenta un aspetto del tutto umano ed interessante.

E sinceramente temo molto di più la nostra parte "normale", poiché si tratta di quella più imprevedibile e malvagia.

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