Ciao a tutti, addio (La Cura)

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- Otherworld - Eluveitie

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Nei giorni seguenti, assistei al dileguarsi di Prileniae e Roodie, personaggi secondari, e in quanto tali, inutili in una storia come la mia.

Ci siamo solo io e Matteo.

Matteo ed io.

Immobili, uno di fronte all'altra a fissarci. Immobili, costretti. Immobili, solo nella mia mente.

Perché in realtà, c'era ben poco di romantico. Matteo mi costringeva a restare dentro casa, mentre lui andava a fare cose. Mi ordinava di non muovermi, quindi, in un certo modo, l'immobilità c'era.

Era una presenza aleggiante, c'era ma non c'era.

"Cris... Stai prendendo sul serio la tua guarigione o stai cercando un altro modo per inseguirmi?"

"Si dice stalkerare. E no, sono [Ben] intenzionata"

"Non sei nella posizione di correggermi, sciocca. E non so cosa tu intenda per buone intenzioni. Perché le mie buone intenzioni sono quelle di eliminare il trashume. Tu sei trashume. Avrei dovuto ucciderti quando ne ebbi l'occasione"

"Ma come?"

"Ma non lo feci. Me ne pento. Ma dobbiamo trovare un modo per toglierti quel trash di dosso..."

Iniziò a sbottonarsi la camicia.

E poi i pantaloni.

E poi le scarpe.

Per indossare anfibi.

Per indossare jeans.

Per indossare una maglia... Strana.

"Perché ti metti una maglia che parla dell'Iran?"

"Ma no, ma che? Sono gli Iron Maiden! Avanti, spogliati e mettiti questi"

Mi lanciò addosso dei jeans strappati all'altezza del ginocchio e una maglia.

Non se ne andò. Restava a fissarmi mentre mi spogliavo. E io mi spogliavo.

"Perché mi guardi? Guarda che non mi possiedi"

"Allora smettila di agire come se fosse così, margheritina"

Mi voltai, seminuda, con la maglia bianca che mi aveva lanciato.

"Dove stiamo andando? Perché nella maglia che mi hai dato c'è una donna che suona un corno gigante?"

"Ah! Smettila di assordarmi con la tua ignoranza musicale! Questo artista si chiama Burzum, questa è la copertina di Filosofem e noi ora andremo ad un concerto di buona musica per scacciare via un po' di trash in te"

"Oh, andiamo ad un concerto di Burzum dunque! Che bello"

"Vabbé, fa niente..."

Salimmo in macchina e Matteo guidò fino ad un posto affollato, troppa gente. La gente mi faceva schifino. Avvertii di questo Matteo.

"Ma come? Se fino a qualche giorno, non potevi fare un passo senza che qualcuno ti stesse a presso"

"Forse sei tu.
Che mi cambi.
Che mi rendi migliore.
Che..."

"Non andare oltre. Ben e i suoi dialoghi improponibili non lo avrebbero voluto"

Non continuai. Conclusi che sarebbe dovuta essere la maglietta e l'estetica che emanava, dark, trasgressive, black, pale, grunge, emo, aesthetic, tumblr a farmi odiare i contesti sociali.

Eravamo in coda, assieme ad altri metallari. C'erano tipi con lunghe barbe e folte capigliature, giacche in pelle rivestite di toppe, maglie come la mia, scarponi da montagna... O stivali. Sì, vabbé, quello che erano. Piercing e tatuaggi. Ovunque.

"Ma Matteo, non credi che dovremmo andarcene? Tutti sembrano molto pericolosi qui..."

"Ecco a voi lo sminuirsi di una sottocultura, gente!

Inspira, espira. Calmati e pensa che tra un po' sarai purificata dal sound della vera musica. A proposito, il concerto è degli Ensiferum"

"Cos'è? Non è un concerto di Burzum?"

"Dio, sta zitta un po'... Cerca di non metterti, o mettermi, nei guai, fatti un giro"

Se ne andò. Mi lasciò sola. Si mescolò tra le varie sfumature di nero della folla. Più neri, più alti, più pelosi, più... Una ragazza?

"Hey, mi chiamo Erin, tu chi sei?"

"Sono Cristina. Cristina Chiperi, e tu?"

"Te l'ho appena chiesto io"

Sbottò la ragazza. Una donna. Il suo modo di vestire si conformava al tripudio oscuro in cui eravamo. Ma le donava. E lei donava al paesaggio. Più di quanto il paesaggio avrebbe potuto donarle.

"Oh, scusa! Il fatto è che sono trash..."

"Come? Oh, no aspetta, ne ho sentito parlare. Sono tipo... Affetti da un virus? Vero? Sì, qualcosa di difficile da sradicare. Beh, immagino di doverti stare lontano"

Disse, addolcendosi. So che dovrebbe sembrarvi un'affermazione brutale, che stronca il dialogo. Ma non fece che incuriosirmi.

"Oh, no ti prego!"

"Quindi è il tuo primo concerto, eh? Non è mai il caso di andare ad un concerto da soli. A maggior ragione se è il primo. Non te lo ha mai detto nessuno?" disse, con un'espressione leggermente accigliata.

"No, io sono qui con il mio ragazzo. Lui è solo andato a... Fare un giro"

"Ah, il tuo ragazzo. Sembri abbastanza interrogativa. Sei tipo... Un passerotto sperduto? Non importa, resto io qui con te"

In fondo, non ci fummo solo io e Matteo.

Baby, lo sai che sei fottutamente perfetta?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora