Primo Capitolo

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La mattinata di Louis era abbastanza movimentata, poiché avendo un compagno di stanza mattutino, era costretto a svegliarsi alle 03.00.
In compenso si preparava in anticipo e, verso le 06.00 poteva recarsi alla biblioteca.

Per lui quel luogo era magico.
Ogni libro aveva una storia diversa e, alcune ti lasciavano deluso dal finale mentre altre, nonostante avevano una trama bella, erano scritte male. Nonostante ciò, c'erano tanti altri libri bellissimi.
Ma solo un libro, in mezzo a tanti altri, riuscì a colpirlo in maniera particolare e, da quando lo lesse nel suo primo anno di college, era solito leggerlo più e più  volte durante lo stesso anno.

Alcune volte però quando voleva riprenotarlo,non poteva poiché già prenotato e, per sua sfortuna non c'era la copia di esso.

Tempo addietro, seppe che quel libro lo leggevano solo lui ed un altro studente del college e, scoprendo ciò voleva subito sapere chi era quest'altra persona,ma la bibliotecaria per questioni di privacy non gli disse nulla.

Così rimase nel dubbio per alcuni anni.
Ovviamente, tentò qualche volta di infrangere le regole, ma quando era sul punto di leggere il nome di quest'altra persona, gli venivano in mente le parole della sua professoressa di diritto "se infrangi una norma, ti tocca la sansione" e di conseguenza, rinunciava a "trasgredire" le norme della privacy per un suo capriccio.

Comunque, quando entrò continuò a leggere un'altra volta il suo adorato libro.

Dopo un po' notò una domanda scritta a matita, nell'angolo in alto a destra. Era una bella calligrafia, ma non era la sua. Sarà che l'aveva scritta quell'altra persona?
Così rispose, per poi continuare a leggere.

Era così tanto immerso nella lettura, che non si accorse che erano già le 08.00 e, finì anche per addormentarsi dato che aveva dormito poco quella notte.

Tre ore dopo,Louis ricevette il più bel risveglio nel corso dei suoi 18 anni.
Una voce roca, ma allo stesso tempo gentile lo svegliò ma , appena aprì le palpebre, ebbe un mezzo infarto.
Davanti a lui gli si presentarono due occhi verdi-smeraldo, ma non un comune verde. Era. . . Particolare . . . fatto sta che il cuore del castano iniziò a battere forte.

-Senti bella addormentata, si dà il caso che il libro che hai, lo voglia leggere.- disse il ragazzo davanti a lui.
Puf. . . La magia creatasi nella sua mente svanì con quella frase detta nella maniera più crudele del mondo, o almeno per le sue orecchie.
-Si da il caso che lo stavo leggendo.-ribattè poco dopo in maniera autoritaria, ma ricevette una risata in risposta, così borbottò un "almeno prima di addormentarmi".
-Comunque, lo potrai leggere quando finirò. Ho già prenotato io questo libro-
-Spero per te che lo leggerai al posto di dormirci sopra.- e con questa frase, il ragazzo che svegliò il povero Louis, uscì dalla biblioteca.

Ma ora una domanda gli sorse nella sua mente pacata, come faceva a recuperare le lezioni perse nel corso di quella mattina ?

A differenza di quella di Louis, la mattinata di Harry iniziava più tardi, verso le 10.00.
Infondo cosa gliene poteva importare di diritto?
Si preparò con molta calma, facendosi una lunga doccia, vestendosi in maniera molto semplice, mettendosi i suoi amati stivaletti.

Successivamente si diresse verso il bar (la mensa era chiusa ed apriva verso ora di pranzo) per fare colazione e, una volta uscito si fumò una Marbolo.

Si diresse in classe e si sedette nel suo solito posto, ovvero segregato davanti alla cattedra, poiché i professori non volevano lasciargli fare baccano negli ultimi banchi (come se a lui interessasse tutto ciò).

Anzi, sarebbe meglio dire che i professori la utilizzavano come scusa, dato che dall'intero college, il riccio era considerato una persona da evitare e, ciò lo portò con il tempo ad essere considerato scontroso.

Appena la professoressa d'italiano entrò con la sua chioma di leone,al posto dei capelli (ogni riferimento è puramente casuale), tutti la salutarono educatamente alzandosi controvoglia dalla sedia, eccetto Harry che si limitò a guardarla per poi dire -Grr ~roar~-.
-Styles! La smetta!-
-Sì sì,va bene- borbottò Harry in risposta al ruggito appena ricevuto.

Nonostante avesse detto che avrebbe smesso di prenderla per il culo, appena la leonessa si girò, il riccio le disse in maniera molto schietta.
-Ha i pantaloni nel culo. Le sembra il caso di portare queste cosa a scuola?-
Ovviamente fu mandato immediatamente fuori dalla classe e,si ritrovò ad incamminarsi verso la biblioteca.

Appena entrò, la bibliotecaria lo salutò in maniera gentile. Forse quella vecchietta era l'unica persona che trattava in maniera gentile Harry e, ciò gli faceva onore.

Quando si girò verso i tavoli dove si potevano leggere i libri, vide una sagoma dormiente. Non una qualsiasi. Era Louis Tolminson.

Era l'unica persona, eccetto lui, che leggeva quel libro, il quale momentaneamente era diventato un cuscino per il castano.

-Ah! Non farci caso. . . Lui ha il sonno nelle vene. Generalmente prenota molti libri, ma quando viene in biblioteca, tende a dormire.- gli disse la bibliotecaria, rivolgendosi al Louis dormiente.

Harry si avvicinò, osservando la figura davanti a lui.
Aveva una faccia rilassata. Era paragonabile alla faccia di un angelo. Peccato che il riccio fosse ateo e quindi lo ritenne semplicemente bellissimo.

Sapeva tutto del castano.
I corsi che frequentava, cosa prendeva la mattina a colazione, conosceva il suo compagno di stanza ecc. . .
Sapeva molte sue abitudini quotidiane e aveva un'idea generale di come fosse caratterialmente. Ovvero un secchione, viziato e terribilmente pauroso. Inoltre era uno dei tanti Caproni che lo evitava.
Nonostante ciò, nonostante avesse questa idea di lui, appena lo vedeva, voleva conoscere ogni suo pregio e difetto. Voleva poterlo baciare e fare tante altre belle cose insieme a lui.

Insomma, Harry Styles era innamorato di Louis Tolminson da ben 4 anni e non se lo negava neanche.

Pensava che gli sarebbe passata questa cotta, infondo lui diceva di essere un etero al 100%. Ma nonostante fossero passati ben quattro anni, non era cambiato nulla.

Guardò il libro e, notò che aveva risposto alla sua scritta.

"Da quel che so siamo solo noi due che leggiamo questo libro. Come fa la gente ad essere così stupida?"

"Forse non sanno apprezzare le piccole cose. Infondo questo libro è formato da tante piccole cose, che lo rendono assolutamente fantastico."

Gli si formò un sorriso.
Rimase a guardarlo con occhi sognanti per un po', ma alle undici decise di svegliarlo.

"Merda sta aprendo gli occhi. . . Ed ora che faccio?" , pensò poi Harry.
Louis mugulò un "Droio(ogni riferimento è puramente casuale) di un Niall lasciami dormire ancora un po' ".

Al che il riccio rise un po'.
Quando il castano si accorse di essere in biblioteca, le sue guance diventarono leggermente rosse, ma presero fuoco quando i loro sguardi. Per tutto il tempo in cui parlarono, nessuno dei due distolse po sguardo.

Appena Harry se ne andò, pensò se Louis avesse capito che è lui la tra persona a leggere quel dannato libro. . .

Curvetta
Partiamo dal fatto che questa storia la sto scrivendo per fare un favore ad una foca. (Ps. Dona anche tu una Larry per una foca)

Non vi assicuro un aggiornamento costante.

Sorratemi gli eventuali errori.

~Tutto partì da un libro~ [LARRY]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora