Prologo - Kakashi e Hanare

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Si trovavano difronte uno dall'altra e si guardavano a vicenda.  Erano i una cupa foresta abeti che si stendeva sulle due rive del fiume ghiacciato. Recentemente il vento aveva strappato agli alberi il loro bianco mantello di brina; e gli alberi, neri e sinistri, sembravano che si appoggiassero l'uno dall'altro, nella luce morente. Un silenzio di tomba regnava nella foresta: e la foresta stessa era desolato, senza vita, senza movimento, così squallido e gelido da sembrare permeato di un qualcosa di più triste della stessa tristezza. Vi regnava quasi un accento di riso, un ghigno ben più. Terribile di ogni tristezza, un riso tetro come il sorriso della sfinge, un riso freddo come il gelo, in cui si sentiva alleggiare la truce minaccia dell'ineluttabilità. Continuavano a guardarsi negli occhi, il vento soffiava cosi forte che la bambina non riusciva a stare in piedi. Il ragazzo dai capelli grigi argentei iniziò a ridere sottovoce e disse:«Basta non voglio niente a che fare con un'assassina come te! Hai abbandonato tua figlia e l'hai condannata!» Era molto arrabbiato con Hanare perché ha fatto sigillare un demone dentro sua figlia condannadola alla morte. Si dice che sia il fratello gemello di Kurama il demone che la sua Forza Portante sia il legittimo figlio di Minato Namikaze il quarto Hokage. Il suo nome è Naruto Uzumaki. L'argenteo la guardò con disprezzo e disse:«Dammela, la porto con me e la affido a un mio amico che è del clan Ghosts...» e la donna rispose con dolcezza «Dai...amore...vai da Kakashi...» la bambina fece fatica ad andare vicino a Kakashi perchè ancora non aveva imparato a camminare. Kakashi la guardò e prese la sua minuscola manina e si avviarono verso Konoha. Passarono 20 minuti e arrivarono al cancello principale della Foglia, guardò Shikui mentre stavano passando per il quartiere Uchiha, stava per crollare dal sonno. La prese in braccio e si incamminò verso casa del suo amico, mentre passava per le case dei Ghosts la bambina si addormentò sulla spalla dell'argenteo. Arrivati a destinazione Kakashi iniziò a chiamare il suo amico. Uscì un ragazzo dai 20 anni o 30, ha capelli neri puro come il carbone, ha degli occhi azzurri uguale a quel guastafeste di Naruto. Ha un simbolo sulla giacca, dovrebbe essere quella del clan Ghosts. Il moro guardò Kakashi e la bambina che questo poi disse:«Oh, Kakashi come mai questa visita?» lui lo guardò serio e poi rispose:«Sono qui per darti questa bambina che dovrai prendertene cura, io non la voglio, io non sono suo padre...» a sua volta il moro rispose:«Oh...ok Kakashi...». Da quel giorno Shadow si prese molto cura di lei, a 5 anni gli imparò arti magiche, arti mediche. Passò 1 anno e quando Shikui ebbe compiuto 6 anni giurò di portarla all'Accademia Ninja per incontrare suo padre.

Naruto Shippuden - Un nuovo demone nel villaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora