Guardo in basso aguzzando la vista: via libera.
Salto giù dal cornicione e atterrò su un ammasso di rifiuti. Faccio una smorfia per l' odore nauseante. Rotolo di lato e scivolo giù, sul cemento sudicio della strada.
Mi guardò nuovamente intorno e poi, visto che non c' é anima viva, mi apposto nell' ombra e mi cambio gli abiti. Quando esco dal mio nascondiglio mi guardo in un pezzo di vetro rotto che è davanti ai miei piedi. Ho tutti i capelli in disordine, le labbra serrate e i soliti occhi: due pozzi neri che scintillano nel buio come diamanti...giá! A proposito di diamanti! Ritorno alla realtà è mi metti a correre, furtiva, silenziosa tra le ombre della notte. Intanto penso...penso che la polizia sta tardando ad arrivare, strano...
Mi affaccio ad un angolo del palazzo e scorgo i lunghi capelli color nocciola di mia madre; mia madre in divisa da commissario. Le sirene ancora non si sentono e cominciò a preoccuparmi. Decido che è meglio se taglio la corda. Provo a salire sul tetto del palazzo alla mia sinistra aiutandomi con la grondaia. Appena mi isso su di essa una pioggia di ruggine mi fa lacrimare (menomale che sono vaccinata contro il tetano!). Continuo imperterrita la mia scalata. Nel momento in cui tocco una tegola mi appiattisco e cominciò a strisciare silenziosamente. Come io so fare. Arrivò alla fine del tetto e salto. Mi piace la sensazione del vuoto attorno a me, mi culla, mi trasporta come in un sogno...un sogno dal quale mi risveglio con un fracasso assordante: esattamente sotto i miei piedi ci sono resti di travi di legno. Perfetto, davvero perfetto. La polizia punta un faro vicino a me per cercarmi. Scappo. Corro veloce e salto di nuovo. Oltrepasso decine e decine di tetti e di case. Quando inizio a sentirmi stanca trovo il camino di casa mia e mi calo giù. Ho dovuto fare molte deviazioni nel percorso perché la polizia, guidata da mia madre mi stava alle calcagna...ho rischiato davvero grosso stavolta.
Faccio una doccia stando attenta a non sporcare la casa di fuliggine. Mi piace farla fredda, la doccia, mi fa sentire rigenerata, anche d' inverno. Mi spazzolo i capelli neri, li asciugo velocemente e mi guardò allo specchio per sistemarli. Li sento solleticarmi la schiena mentre li spazzolo, poi arrivano alle coscie, fino ad arrivare all' altezza del ginocchio. "Sono lunghi...forse troppo per una ladra, ma per adesso non mi danno fastidio".Nota dell' autrice:
Ho deciso di scrivere questo racconto di una ragazza 15enne tenebrosa, che come credo abbiate capito di " lavoro" fa la ladra. Spero vi sia piaciuto e grazie se lo avete letto💙.
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Obscuro
ActionUna ragazza fuori dal normale con il suo migliore amico, viene catapultata in una storia più grande di lei...dalla quale forse non riuscirá ad uscire. Una quindicenne in cerca di guai tra le ombre della notte... con seri problemi familiari. Ecco a v...