Inizio a pensare quanto siano confortanti quelle parole: non posso lasciarla né lo voglio; come faccio senza di lei?
Senza di lei nulla ha senso e dovevo capirlo prima di tutto questo. Dovevo lasciare Matt vivo e preoccuparmi della mia squallida vita, ma ero troppo egoista per farlo.
Per lei ho fatto di tutto e alla fine mi sono innamorato della mia migliore amica senza sapere il motivo.
In qualche modo mi ha levato dalla testa la sua voce e questo mi rende felice. Però dopo qualche giorno lei è entrata nella mia vita e non è più uscita.
Lei odia così tanto sé stessa ma si odia in un modo a tal punto che uno si innamori di lei; non sarei qui dove sono ora se non la avessi incontrata. È strano l'effetto che mi fa questa ragazza.
Da quando ha detto che mi ama, ossia qualche secondo fa, non lascerò che nessuno le faccia del male e appena troverò quella persona la ucciderò nel peggiore dei modi.
Nessuno e dico nessuno, le farà mai del male.
In tutta questa storia sono morte delle persone per causa mia: Matt, Cameron, Shawn, il padre di Matt e Scott e Michael. Solo lei è riuscita a pulirmi la coscienza in qualche strano modo che non so spiegare.
Io sono un mostro.
Sono fatto di demoni.
Ma lei è riuscita a cacciarmeli via tutti.
"Luke..." inizia a dire Noemi con gli occhi puntati verso il mio giardino.
"Cosa c'è?" Chiedo scacciando via ogni pensiero su di lei.
"C'è qualcuno qui con noi." Dice indicando il giardino, mi sporco in avanti e non c'è nessuno.
"Ma qui non c'è nessuno Noemi." Replico avvicinandomi a lei.
"Ci sta fissando, quel ragazzo con il cappuccio che è nel tuo giardino." Mi dice lei indicando la sagoma che è appena apparsa nel mio giardino.
È la stessa che ho visto in ospedale quando abbiamo portato Jessica; la stessa che ho rincorso e poi è sparita dal nulla.
Le stringo la mano e lo fissiamo nello stesso modo in cui fa lui.
Quello è Matt.
"Che facciamo Luke?" Mi chiede Noemi ed io rimango impietrito quando quello sfoggia un sorriso e la luce della luna lo illumina.
"Quello è Matt." Dico e lei fa un sospiro nervoso, come cazzo ha fatto ad entrare in casa mia?
È lui, non può essere! Lui è morto sotto i miei occhi perché ora dovrebbe sorriderci?
È un fottuto fantasma o cosa?
"Cosa facciamo ora?" Mi chiede impietrita.
"Matt!" Urlo e lei mi dà una gomitata, ma le faccio cenno di stare tranquilla.
"Matt, so che sei tu okay?" Continuo a parlare ma lui abbassa la testa e va verso il cancello. Ci precipitiamo dentro casa e dalla finestra sopra alle scale vediamo la sua macchina che se ne va.
"È vivo quindi?" Chiede Noemi mentre fissa quella finestra.
"No, non è possibile."
Ritorno sul terrazzo e sento Noemi alle mie spalle, mi prendo un minuto per riordinare le idee, per convincermi che quel ragazzo non era Matt.
"Tu vuoi davvero morire? Per colpa di un animale? Niente potrà curarmi una volta che tu sei morta." Dico immaginandomi il peggio delle situazioni.
"Luke, sono io contro altre ragazze. Ogni persona è in pericolo finché io sono viva." Replica come se fosse la cosa più naturale al mondo.
"Credi che si fermerà? Chiunque sia stato è una persona assetata di sangue. Noemi non fare cazzate, okay? Lo troveremo assieme." Dico voltandomi e prendendole la mano, però lei scuote il capo e mi sorride.
"Non pensarci ora, okay?" Dice scuotendo il capo come se stesse scacciando un ricordo.
"Tu proteggila okay?" Mi dice guardando la ragazza che sta dormendo sul mio letto. Annuisco anche se voglio proteggere lei, voglio che lei si senta al sicuro con me.
"Dille di Jessica, deve saperlo. Quella a casa Espinosa era l'altra migliore amica." Mi informa e mi assale in mente il ricordo di quella ragazza mentre si contorceva su quel lettino.
Mi suona il cellulare, è ancora Matt.
"Rispondi!" Esclama Noemi.
"Non ci penso neanche a parlare con quel tipo. È morto." Cerco di autoconvincermi, ma è tutto inutile. Senza che me ne accorga Noemi trascina il dito sullo schermo e la chiamata è in corso. C'è un silenzio insopportabile.
"Pronto?" Dico con voce tremante; non risponde nessuno.
Riprovo a formulare la domanda più volte ma niente; sempre quel silenzio.
Chiudo la telefonata e resto impietrito davanti a lei.
"C'è poca connessione nell'aldilà?" Ironizza Noemi strappandomi un sorriso.
Mi chiama di nuovo.
Prendo coraggio e rispondo mettendo in vivavoce, ma nessuno risponde: come se non ci fosse nessuno dall'altra parte.
"Butta giù Luke." Mi ordina Noemi che mi precede e mi fa cadere il cellulare.
"Tu sei pazza." Dico alzando una mano e poi mi chino per raccogliere il cellulare pregando che non si sia rotto.
"Domani vai la porti da Jessica o a scuola?" Mi chiede ed effettivamente non so cosa rispondere perché entrambe le scelte sono rischiose: se la porto da Jessica potrebbe avere un attacco di panico e se la porto a scuola c'è Scott e, francamente non mi fido a lasciarla da sola.
"La porterò da Jessica." Dico facendo spallucce e accendendomi una sigaretta.
"Starò io a casa sua nel pomeriggio: almeno avrai un po' di tempo per dormire." Mi dice mettendomi le mani attorno al collo.
"Non ho sonno." Replico con sicuro di me stesso e lei fa una risata ironica che fa sorridere pure me.
"Le tue occhiaie dicono qualcos'altro." Ribatte e poi le rubo un piccolo bacio sulle labbra.
"Hai sonno eh?" Dico notando che sbadiglia ogni secondo, lei mi fa cenno di sì e le sorrido.
"Dai vai a riposarti, è stata una giornata lunga." Le suggerisco e lei mi ascolta; dalla finestra vedo che si butta per terra e si mette delle coperte e appoggia la testa su un cuscino.
Mi accendo un'altra sigaretta e resto a fissare la mia città illuminata da milioni di luci.Mi sedetti per terra osservando i miei amici mentre parlavano, fumato una sigaretta mentre la cercavo.
Avevo aspettato tre ore all'intervallo e quindi avevo bisogno di vederla.
Vicino a me vidi Calum: un amico di Cameron che mi chiese una sigaretta. Senza pensarci troppo su gliela diedi affinché si rovinasse i polmoni come me.
"Cerchi sempre quella ragazza?" Mi chiese guardandomi.
"È così palese la mia cotta per lei?" Dissi mentre guardavo davanti a me e facevo un tiro.
"Perché sei così ossessionato da lei? Non le hai mai rivolto la parola, perché è così importante per te?" La qualità migliore di Calum era quella di non farsi mai i cazzi proprio, però non glielo rifacciavo mai.
"Non lo so, lei anche con un solo sorriso mi fa ridere e ne ho proprio bisogno."
In quel preciso istante arrivò Ethan e mi fece un cenno di saluto e ricambiai.
"Ancora quella ragazza Luke eh?" Mi disse retoricamente e in quel momento pensai a come salvarmi da quella fatidica situazione che odiavo.
"Devo ammetterlo però, è figa!" Continuò Ethan e mi fece incazzare perché pure a lui piaceva.
"Ho visto cinquanta sfumature di grigio ieri sera." Disse Calum sorridendo.
"Ma che cazzo c'entra ora?" Replicai con tono scocciato e subito dopo sbuffai.
"Vi immaginate quella ragazza nei panni di Anastasia?" Disse toccando un tasto dolente che mi fece malissimo. "Siete dei fottuti animali!" Esclamai a pugni stretti, facevo appello a tutte le mie forze per non menarlo.
"Anche tu lo vorresti Luke, non sono stupito." Replicò Ethan.
"Ma andate a fare il culo!" Dissi a denti stretti andandomene.
Erano dei fottuti egoisti se pensavo questo di lei.Scaccio via quel ricordo dalla mente, sto ricordando cose che ho fatto in passato quando ero ossessionato, cosa vogliono dire?
Che la mia mente mi stia dicendo attraverso questi ricordi chi ha causato tutto questo?
"Così vicino eppure così lontano dalla verità." Dico con un filo di voce e quella frase mi riecheggia nella mente per tutta la notte.
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I'M NOT DANGEROUS ||LUKE HEMMINGS||
Misterio / SuspensoUna sera tra amici si trasforma in un incubo dopo che Luke Hemmings uccide Matthew Espinosa. Dopo la sua morte si accorge che la vita delle persone che ama è in pericolo.