L'incidente.

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Conan: 'Ai sveglia!!' Urló paonazzo dall'altra parte della stanza.
Ai: 'Ma che sta succedendo?' Dice dopo essersi svegliata in preda al panico per le fastidiose urla di Conan.
Conan: 'Se non ti alzi immediatamente non so cosa potrei farti.' Dice fermo e distaccato.
Ai: 'Stavo dormendo così beatamente, cosa cavolo vuoi?'
Conan: 'Non fare la finta tonta, ti prego.'
Ai: 'Senti non so di cosa tu stia parlando.'
Conan: 'Ti prego Ai, ti scongiuro, dimmelo!' Lacrime salate incominciarono a scendere dagli occhi scuri e lucidi del bambino.
Ai: 'Conan perchè stai piangendo?' Disse cercando di avvicinarsi a lui.
Il piccoletto indietreggió: 'Non provare nemmeno ad avvicinarti!'
Ai: 'Perchè mi stai trattando in questo modo? Eh? Dimmelo!'
Conan: 'Lo so che hai provocato tu l'incidente di Ran!'
La stanza cadde in un silenzio tombale.
Colpevole o non colpevole la piccola Ai si era cacciata in un bel guaio, un guaio che non trovava vie d'uscita.
* * *
Ai: 'Dottor Agasa mi creda, non sono stata io!'
Dottor Agasa: 'Lo so piccola ma molta gente non la pensa in questo modo. E tu Shinichi calmati.'
Conan: 'Come faccio a calmarmi? Come?! Non posso calmarmi sapendo che Ai c'entri qualcosa con tutta questa storia.'
Ai: 'Senti non darmi la colpa per qualcosa che non ho fatto. Non so nemmeno cosa è successo.' Stranamente aveva un tono calmo e pacato.
Conan: 'Come faccio a sapere che tu non hai fatto niente?'
Ai: 'Ti fidi di me?'
Nessuna risposta.
Ai: 'Conan, rispondi.'
Nessuna risposta.
Ai: 'Stai cercando di dirmi che non ti fidi di me?'
Conan: 'Ai..'
Ai: ' Bene Conan, ottimo!'
La piccola riuscì a distruggere il silenzio creatosi in quella stanza: 'Dottor Agasa mi puó dire cosa è accaduto?'
Dottor Agasa: 'Ran ha avuto un incidente, qualcuno le ha manomesso il freno e beh, Shinichi pensa che sia stata tu...'
Conan: 'Ho tutte le ragione per crederlo. Tu la odi!'
Ai: 'Si, ammetto che la odio ma non farei mai del male ad una persona a te cara!' La calma che si avvertiva prima nella sua voce si trasformó in rabbia e subito dopo in disperazione.
Conan: 'Beh Ai..'
Ai: 'Cosa, cosa?'
Conan: 'Non ho nessun motivo per crederti.' In fondo al cuore sapeva che non era così.
Ai: 'Dottor Agasa io esco a prendere una boccata d'aria fresca, non cercatemi.'
Conan: 'Non puoi andartene!'
Ai: 'E perchè Conan? Perchè ci tieni alla mia salute o perchè credi che vada a tirare un tiro mancino a Ran? Ma fammi il piacere.' Uscì in fretta sbattendo la porta per non far notare le lacrime che scendevano a dirotto.
* * *
La piccola scienziata vagava per la città senza una meta, vide una panchina e sia andó a sedere.
Ricordava quel posto, ci veniva sempre da piccola anche se non aveva nessuno con cui giocare.
Ai: 'Perchè crede che sia stata io? Avrei avuto mille ragioni per farlo ma lui era l'unica e singola ragione che mi avrebbe spinta a non farlo.' Inizió a pensare a voce alta.
Un bambino magro e abbastanza pallido si avvicinó a lei: 'Perchè stai parlando da sola?'
Ai: 'Se non l'avessi capito stavo solamente pensando a voce alta.' Rispose sbuffando.
'Ah capisco, beh io mi chiamo Ellex e tu?'
Ai: 'Io mi chiamo Ai.'
Ellex: 'Che bel nome!'
Ai si decise finalmente ad alzare la testa e subito si perse nei suoi grandi occhi blu. Più blu del mare.
Ai: 'Tu invece hai sei bellissimi occhi.' Disse continuando a fissarlo.
Ellex: 'Io mi sono appena trasferito, posso dire di aver trovato la mia prima amica e anche la più bella direi!'
Ai: 'Non so che dire..' Si fece tutta rossa dall'imbarazzo.
Ellex: 'Di questo non ti devi preoccupare, parlo io per te.' Si chinó per posare un leggero bacio sulla guancia della ragazzina.
Altro che rossa dall'imbarazzo, rossa come il peperone!
Iniziarono a passeggiare continuando a parlare dei loro hobby e del più e del meno.
Ellex: 'Posso offrirmi di accompagnarti a casa, mia bella donzella?' Disse scherzando.
Ai: 'Certo mio esuberante cavaliere!' Rise di gusto.
                           * * *
Din Don.
Ai suonó il campanello della casa del grassoccio dottore, ovvero casa sua.
Conan aprì la porta e si affrettó a dire: 'Dove cavolo sei stata? Eravamo in pensiero.'
Ai: 'Ero con Ellex.'
Conan: 'Ellex?'
Ai: 'Il mio nuovo amico.' Disse con aria soddisfatta.
Ellex: 'Ai dovrei proprio andare, ci vediamo domani!' 
Ai: 'Allora a domani!' La piccola scienziata posó un bacio sulla guancia del bambino prima di farlo andare via.
Conan: 'E lui da dove è sbucato?'
Ai: 'E a te cosa interessa?' Fece un piccolo ghigno.
Conan: 'Comunque con Ran si é sistemato tutto.'
Ai: 'Cosa hanno detto? Che sono stata io?'
Conan: 'No beh, sembrava un atto premeditato ma è stato solo un incidente.'
Ai: 'Mi dispiace che i tuoi sospetti non erano fondati. Beh, viva la fiducia!'
Conan: 'Scusa.'
Ai: 'E di cosa? Di non esserti fidato di me o di avermi umiliata? Lascia perdere.'
Conan: 'Comunque non puoi frequentare quello lì.'
Ai: 'Quello lì ha un nome e per la cronaca posso frequentare chi voglio.'
Si avvicinó a lui e con fare freddo disse: 'Sei geloso percaso?'
Conan: 'Io? Ma no!' Mentì il ragazzo.
Ai: 'Bene!'
Conan: 'Ottimo!'
Rabbia. Solo rabbia.
Quella sera andarono a dormire in due camere separate con la testa pieni di pensieri.

•AngoloAutrice•
Lo so benissimo che mi volete fucilare. Saranno tipo più di due mesi che non pubblico. Vi sono mancata??
Da oggi scriveró costantemente, promesso!
Alla prossima!❤️

Detective Conan.✨(in pausa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora