Mi chiamo Beatrice Evans , ho 14 anni, vivo a Milano e domani inizierò il primo anno di superiori al liceo artistico Fontana, non molto lontano da casa mia. Sono una tipa strana, odio il rosa, e qualsiasi cosa sia femminile e mi vesto in maniera molto particolare. A motivo di ciò, sono vittima di bullismo da quando andavo in prima media. Inoltre, 3 anni fa circa ho iniziato a mangiare per affogare il mio dolore, che nessuno capiva, e solo l' anno scorso grazie a una personcina impicciona che tutti chiamano "psicologa", ( Ma che io preferirei definire "strizzacervelli") sono riuscita a migliorare la mia vita e a capire chi sono io e chi voglio diventare. Questo percorso credo mi abbia aiutata a risolvere molti conflitti che provavo internamente, e di conseguenza ha definito il mio carattere; ho imparato a rispondere alle prese in giro e a credere in me stessa, così facendo sono dimagrita e ho perso 12 kg, e con l'aiuto della palestra, sono arrivata ad avere un fisico abbastanza tonico.Spero davvero di incontrare quest'anno persone con un briciolo di cervello, tante persone con cui fare amicizia, e perché no, anche bei ragazzi.
Beh si anche se non sono una ragazza 'trucco & parrucco', mi piacciono i ragazzi, anche se come quando scelgo i vestiti, sono un po particolare con i miei gusti. Alle medie le mie amiche quelle fighe e popolari raccontavano delle loro avventure (romantiche), ed io mi chiedevo sempre se anch'io avrei trovato un ragazzo come lo voglio io, un po particolare come me. Lo spero proprio, perché finora le uniche persone che mi dicono che sono bellissima e mi riempiono di attenzioni sono mia nonna e mia zia..anche se non penso di essere proprio così brutta da non trovare un ragazzo...ho due occhi tra verde e azzurro e labbra a canotto ( che piacciono a mia cugina in quanto dice che ho "labbra da rossetto") contornate da lentiggini, che personalmente non amo moltissimo.Magari quest'anno sarà quello fortunato...
Beh, almeno spero..perché nella mia vita di fortuna non ne ho mai incontrata. Uno dei motivi per cui mia cugina mi consigliò di parlare con uno psicologo, era per il fatto che mi sentivo una nullità assoluta, e non venivo minimamente considerata dalla mia famiglia, fin dalla mia nascita: mio padre si è rifiutato di crescermi, lasciando mia madre sola..mia madre invece diceva di volermi crescere..ma era brava solo a parole..le uniche persone che credo di dover ringraziare per la persona che sono ora sono mia nonna, mia cugina e mia zia. Gli voglio bene in ugual modo, e le sento come tre mamme per me.
Oltre a loro non ho mai avuto amiche strette, ma solo per passare del tempo, di conseguenza andando da una psicologa di nome Marianne, finivo sempre per parlare anche per due ore consecutive di tutto quello di cui non avevo mai parlato in tre anni, piangendo anche quando raccontavo del bullismo, e di come mia mamma rempisse la mia cugina di secondo grado Rebecca, (figlia di sua cugina Debora, morta a soli 38 anni, lasciando le sue figlie Rebecca, la maggiore e Giada, della mia età) mentre non si degnava mai di farmi una chiamata o di mandarmi un messaggio, e se ero io a cercarla rispondeva sempre con il solito "stavo per chiamarti tesoro!" Oppure, "Ti stavo pensando proprio in questo momento!". Non era gelosia, era solo voglia di avere una madre, e io non penso sia corretto dare affetto a una ragazza che la mamma l'ha persa, se non lo dai prima alla tua di figlia.
Il percorso che feci durò un anno. Una seduta alla settimana.
E devo ammettere che anche se all'inizio ero un po scettica sul fatto di parlare ad un estraneo della mia vita, perché non lo avevo mai fatto e nascondevo tutto sotto un sorriso falso, ( ed ero brava, perché quando la psicologa parlò con mia nonna, mia zia e mia cugina parlando del bullismo, di mia mamma, di mio papà e di tutto il resto, rimasero scioccate in quanto non se lo sarebbero mai aspettate che io soffrissi così tanto)ho capito che mi ha aiutato a crescere e ad affrontare meglio la mia vita.
Manca poco a domani.
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Cry, Baby
FanfictionÈ bello quando siamo felici, quando pensiamo di avere la persona giusta per noi proprio davanti agli occhi. Ma soprattutto è bello sapere che tutte le storie hanno un lieto fine... ...o forse no