Capitolo 5

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Ed ecco qui che ritorna l'autunno:la temperatura cala, il sole non brilla piú come prima e tutti sono piú tristi, io sono piú triste. . .,eppure, sono sempre stata una ragazza solare, a cui il sorriso non sparisce mai ma in questo periodo dell'anno è difficile essere sempre felici: l'infelicità è nell'aria.

Sono nel mio letto, sotto le coperte ad osservare il soffitto illuminato dalle lucine a forma di stelle che Austin e papà miseró quando ero piccola. . .
Ricordo che all'età di 8 anni, la notte avevo paura del buio ,cosí, un giorno, mentre io e la mamma eravamo fuori casa per dei servizi, papà e il "fratellone" mi decorarono il soffitto con quelle lucine in modo da rendere la stanza sempre illuminata. . . il mio volto quel giorno era illuminato quanto quella meravigliosa stanza, ma ancor piú gioioso era il viso di Austin che da fratello maggiore "si sentí il dovere di salvare la sua sorellina dal mostro del buio" sue testuali parole.

Questo è uno di quei momenti in cui penso ai ricordi, alle emozioni passate e a cosa ne sto facendo della mia vita. . .spero ,un giorno, di riuscire a diventare qualcuno di importante con le mie sole forze e il mio impegno e vivere della mia passione come fanno i miei genitori. . .eh, già,proprio loro, gli esseri piú responsabili e protettivi e noiosi che conosca, mi meraviglio a crederci ma mi mancano tantissimo.
Sin da piccola, hanno sempre viaggiato per lavoro ed ogni volta lasciavano me ed Aust a casa dalla nonna; in quella casa mi divertivo un mondo. . .nella stanza in cui dormivamo io e mio fratello, c'era un piccolo scivolo rosa in legno e un'altalena che costruí mio nonno.

Scesi dal mio letto e dopo aver infilato le pantofole mi recai in camera di Austin, aprii leggermente la porta e feci capolino, lo vidi sdraiato sul letto con fare pensieroso, quando giró la testa e mi vide si mise a ridere:"Cosa c'è, sorellina? Non dirmi che hai paura del buio?! Ricordo di aver speso un'intera paghetta per comprarti quelle lucine!"
"Ehi! Nessuno ti aveva costretto!" risposi
"Tutto pur di non farti dormire nel letto di mamma e papà o intrufolarti nel mio nel pieno della notte"
"Okay, okay!"dissi alzando le mani:" Allora, posso entrare e rimanere qui in onore dei vecchi tempi o resto fuori la stanza sola soletta al buio?" chiesi,
"No, dai, vieni qui" mi disse indicando il suo letto e aprendo il braccio in modo che ci appoggiassi il capo e aggrovigliarmi a lui.
"Mi mancava stare qui, tra le tue braccia"dissi stringendomi piú a lui "Sai, è difficile ammetterlo, ma mi sono sempre sentita protetta quando sono con te, come se fossi una specie di scudo che mi ripara sempre"
Inizió ad accarezzarmi i capelli e mi diede un bacio sulla fronte:"Grazie per esserci stato sempre,Aust"
"Dormi Sophie , domani sarà una lunga giornata" disse facendomi mettere le coperte e chiudendo gli occhi per cadere in un sonno profondo. . .

"SVEGLIA DORMIGLIONAAAA!"
"Sono sveglia, sono sveglia!"
risposi agitata dopo esser caduta dal letto del signor "disturbo mia sorella mentre sogna di incontrare Brad Pitt"
"La colazione è pronta" mi disse Austin :"scendi in cucina",
"Mi stava per invitare a pranzo,non è giusto!" Esclamai saltellando sulle scale facendo attenzione alla caviglia slogata, "Chi?!" chiese quel fratello distruggisogni, "Come chi?! Brad!" risposi, "Ahhhh. . .quell'attore ormai anziano. Ho capito chi! Io sono molto piú bello"
"Si, certo. . .per le biondine della S.S.S"
"Ah ah ah! Spiritosa! E tu per i Lucas strapompati della S.S.S"
"Non è piú divertente ora che hai pronunciato quell'orribile nome" dissi facendo una linguaccia dopo essermi seduta al tavolo per fare colazione.
"Davvero?! È cosí orribile e antipatico come dicono?"
"No, di piú. Ma ora non voglio parlare di ciarlatani senza cervello che sanno giocare a football. . .voglio solo gustarmi questi squisiti pancake con la panna e Nutella che mi hai cucinato"
"Ehm, si. . .a proposito di questo..."disse grattandosi il collo
"Ho portato la colazione piccolina" disse Brandon sventolandomi davanti al viso un sacchetto marroncino che fino ad ora non avevo notato.
"Che ci fai tu qui?" Chiesi
"È arrivato prima che ti svegliassi e ci ha portato la colazione ,sapendo che io non so fare niente ai fornelli e nemmeno tu" mi rispose mio fratello,
"Oh... Gr-grazie Bran" dissi allungandomi verso di lui per prendere la busta invitante che Bran spostó verso di sé in modo da farmi cadere e ritrovarmi tra le sue braccia ed ad un millimetro dal suo viso
"Piccolina, attenta alla caviglia"disse Brandon fissandomi mentre io ormai mi ero persa in quei suoi occhi
"Belli gli unicorni" disse prima di darmi un bacio sul naso, io ancora incantata a lui, inizialmente non capií cosa disse fino al richiamo di quel rovina momenti di Austin:"Ehm, ehm,niente smancierie davanti a me e con mia sorella. Bran, un metro di distanza per favore"
"È meglio se vado a prepararmi" dissi andando verso la camera
"In realtà mi dispiacerebbe se te ne andassi e mi lasciassi qui, a pensare ai tuoi bellissimi unicorni"mi rispose con un sorisso sghembo.
Arrossì e di colpo mi girai per fargli una linguaccia ricambiata da un suo sorriso...il suo sorriso, non c'è risveglio migliore di ritrovarsi un Brandon sorridente nella mia cucina.

Una volta arrivata in camera chiusi la porta alle mie spalle e mi diressi nel bagno situato nella mia stanza da letto mi spogliai e feci una doccia veloce lavandomi i capelli con lo shampoo alla pesca.
Quando finiì misi la biancheria intima, mi lavai i denti e usciì dal bagno per dirigermi nella cabina armadio alla ricerca di qualcosa da mettermi, alla fine optai per un paio di jeans blu a vita alta che mi arrivava poco più giù dell'ombelico ed una maglia corta bianca "a scatola".
Quando ebbi finito di vestirmi andai vicino la specchiera che si trovava nella mia stanza e mi asciugai i capelli con il phon.
Finito me li pettinai lasciando che ricadessero a onde sulle spalle ed
infine misi un pò di mascara, presi lo zaino ed uscì dalla stanza, scesi le scale ed andai in cucina trovando Austin e Brandon seduti sul divano parlando e quando mi videro smisero subito di confabulare e mi guardarono: "Hai finito di prepararti finalmente" borbottò prima di alzarsi dal divano, prendere lo zaino, darmi un bacio sulla guancia e dirigersi fuori la porta. Stavo per uscire dalla porta ma Brandon mi bloccò per un braccio "Che ne dici se prima di uscire mangi la colazione?" Disse porgendomi il sacchetto di prima e quando lo apriì trovai una cosa che mi fece illuminare gli occhi, lo guardai e lui annuì prima di dire :"Si cornetto alla crema come piace a te" disse anticipando la mia domanda lo abbracciai ed insieme andammo verso la macchina di Austin per dirigerci verso scuola.

Arrivammo a scuola verso le 8:45: mancavano solo un paio di minuti all' inizio delle lezioni, così decisi di aspettare Abby e Jess all'entrata della scuola.

Mi appoggiai al muro di un corridoio di fronte l'entrata:" Aust,Bran io aspetto Abby e Jess ci vediamo a pranzo" dissi loro.
"Okay, a più tardi" disse Aust prima di darmi un veloce bacio sulla fronte mentre Brandon mi faceva un occhiolino di saluto, prima che si girarono attraversando il corridoio per dirigersi in palestra come facevano ogni giorno per ascoltare qualche avviso dell'allenatore, questo accadeva soprattutto quando alle porte c'era una serie di partite molto importanti come quelle che avrebbero dovuto affrontare tra un paio di giorni per qualificarsi.

Quando scomparirono dalla mia visuale mi ricordai di non aver portato una bottiglietta d'acqua cosi mi diressi ai distributori vicino gli armadietti per comprarne una, mandai un messaggio ad Abby e le scrissi che ci saremmo viste al mio armadietto che si trovava affianco al suo,così dopo aver comprato la bottiglia d'acqua mi avviai verso il luogo d'incontro e decisi di ascoltare un pò di musica sull' IPod.

Misi riproduzione casuale e mentre sentivo le note iniziali della prima canzone. . .qualcuno mi coprii gli occhi "Chi sono?"
"Ehm. . .non so. Per caso sei Damon Salvatore, pronto a portarmi volando a Mystic Falls e abbandonare le mie fastidiose e noiose amiche?" dissi ridendo. . .
"Ehi!! Jess ed io non siamo noiose!" Piagnucoló Abby mostrando il suo volto e prendendo mi a braccetto seguita da Jess "Sempre meno di te che pensi sempre e solo a Correre,correre e correre e correre e correre. . ."

"Okay, Jess, afferrato il concetto. Comunque, non c'è solo l'atletica tra i miei pensieri. . ." dissi con aria allegra

"Cosè? Cupido ha fatto finalmente il suo lavoro o ti sei vendicata di quel Lucas?" chiese Abby
"Tutte e due le opzioni ma piú la prima, di quel Lucas atleta senza cervello. . ."
"E sexy" aggiunse Jessica
"Non ne voglio piú sentir parlare!"
"E allora, scommetto che hai un piano per il nostro Bran" mi guardó interessata Jess

"Pensavo al ballo di inizio anno...sono già iniziati i preparativi e la classe mia e sua parteciperanno... spero che qualche scintilla si accenda"

"Per poi fare fuoco e fiamme al ballo di fine anno, continua ti sto seguendo" disse Jessica

"Almeno lo spero dato che sarà un ballo LUI INVITA LEI e dovrà farlo Brandon il primo passo" dissi non molto convinta
"Ahhh, già vi vedo: tu e lui al centro di una sala, che abbracciati ballate,ballate e ballate" disse Abigail con occhi sognanti

"E visseró per sempre felici e contenti,fine" aggiunse Jessica
"Ahahah, non dite stupidaggini, anzi... andiamo in classe" risi attraversando il corridoio per arrivare in palestra.

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