Capitolo 18

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Un uomo si avvicinó a noi chiedendo "Ragazzi cos'é successo state bene? Presto portatemi la valigetta del pronto soccorso." Chiese, non mi fidavo, non ho un buon presentimento. Sesto senzo non mi tradire. Fu lí che una lampadina nella testa, mi fece come dire, tornare in me, cosi io risposi "No grazie, io devo proprio andare, pensate voi a lui" dissi cercando di trovare una scusa. Cosí quell'uomo si precipitó da me e mi fermó, mi mise un fazzoletto in bocca, lo sapevo, sono loro, sono i trafficanti di droga, mugugnai qualcosa di incomprensibile e dopo un paio di secondi, svenni. Quella sostanza, era molto forte, e pesante. Non riuscivo a tenere gli occhi aperti, dovevo lottare per vendetta e per continuare a vivere.

Mi risvegliai in una camera, cazzo dinuovo legata ad una sedia, mi agitai cercando di liberarmi almeno da quelle strette corde che circondavano le mie braccia, ma per le manette che tenevano stretti i miei polsi, nulla da fare, con il mio agitarmi risvegliai Max, e subito dopo ecco che entrarono, i trafficanti di droga con la tipa dell'aereo e il tipo che mi aveva bloccato. Come dovevo fare, non c'era possibilitá che io riuscissi a liberarmi.

"Ben risvegliati" disse la tipa. Con la sua solita voce stridula, da oca.

(Per me sono tutti tipo e tipa, oppure coso o cosa).

Continuó. "Vi lascieró andare, se tu mi darai il codice" Urló alla fine contro Max. Figurati se non te lo ha dato la prima volta, come puoi sperare la seconda.

"Non so di che codice parli, cazzo", cambiai espressione. Stavo ricordando qualcosa. E se Maz non avesse il codice, moriremo.


"Bene visto che non parli.." continuó "allora di ciao ciao alla tua carissima amica" passó il suo sguardo che era puntato su di Max a me, mi spostó con tutta la sedia, e mi mise difronte a Max, mi puntó una pistola contro, e..

"No, ti prego, lei lasciala in pace!" Gridó.

"Se vuoi che resti viva dammi il codice " disse iniziando con le minaccie.

"Ma non so nulla di questo codice, cazzo lo vuoi capire" si giustificó.


"Bene iniziamo" e dopo..

Un dolore atroce alla gamba, sparó, minchia che dolore, urlai. Non bastava aver sofferto cosí tanto, dovevo continuare a soffrire. Papá se solo ci fossi stato tu, mi avresti salvato come da bambina, una macchina mi stava per investire era a pochi metri e andava velocissima. Papá ti rivoglio con me. Io sapró chi ti ha ucciso, e vi vendicheró. Sola al mondo Non ha più senso la vita, ma prima prometto che vi vendicheró..

"Noo" urló in seguito lui...

Lei dopo..

Spazio autrice

Ecco come promesso un nuovo capitolo !!
Spero vi sia piaciuto e...

CIAONE !!

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