Sto ore a pensare a lui... Un pensiero fisso che non riesco a interpretare. Siamo sempre stati amici, io e lui... La sua voce calda che dice del suo amore per un' altra ragazza è una pugnalata al petto. Mi sono distaccata da lui per non soffrire, per non sentire più quei brividi di quando mi ha visto piangere e con la sua mano sulla mia spalla mi ha chiesto: "Cosa c'è che non va? " Cazzo. Vuoi veramente sapere cosa non va? Bene.
" Possiamo vederci? " gli chiedo per messaggio.
" Sì, dove? "
" Nel nostro posto. "
"Perché? Noi abbiamo un nostro posto? "
" Ah sì scusa... Beh, ci vediamo dietro la chiesa, sugli scalini. Ti aspetto lì."Sono passate due ore.
Io sono seduta sul secondo scalino... Non è venuto da me, per lui non varrò mai la pena, avrà sempre di meglio da fare.
Inizia a piovere. Le gocce fredde che cadono sulle mie braccia nascondono le mie lacrime. La pioggia è arrivata prima di lui. Ancora.
" La verità è che... Non esiste un posto 'nostro' perché per me il posto giusto è ovunque sia tu. "
Mi dice una voce, la sua voce.
Mi ha messo l'ombrello sopra di me e mi sta parando dall'acqua. Io lo guardo... Mi sorride, con le fossette che lo rendono perfetto.
" Mi hai aspettato... Nonostante la pioggia, nonostante tutto"
Dice guardandomi con tenerezza. E io lo guardo, guardo dentro i suoi occhi profondi come la notte più scura e lì non ci vedo più e ricominciano ad uscire le lacrime.
"Ma...che fai? Piangi?! " chiede stranito, lui mi ha sempre visto forte, poche volte ho pianto.
"S-sì perché...perché sei arrivato! Nonostante tutto, nonostante sono dovuta stare due ore sotto la pioggia ad aspettarti, tu sei qui! Non so perché non sei arrivato prima, ma ora sei davanti a me e quindi di aspettare... Ne è valsa la pena". Lui mi asciuga una lacrima e mi sussurra. " Non dovrai più aspettare. Nemmeno io lo farò più, sono stufo. Usiamo troppe parole che sono inutili... Bastano i fatti. "
E così io, senza rendermene conto, lo bacio.
Lui chiude l'ombrello e sotto quella tormenta, le nostre labbra si toccano in un modo dolce con le sue mani sulle mie guance.
Metto le mie mani sopra le sue finché non porta le sue sui miei fianchi lasciando le mie sul suo petto che va sintonizzato con il mio. Le nostre labbra si separano e vicino al suo viso gli dico:
" È vero, i fatti valgono più delle parole. Però ci tengo comunque a dirti che ti amo, va bene? Che per te, affronto una tempesta."
"E io ci tenevo a dirti che ti amo, che per te ci sarò sempre, anche durante la tempesta."
Ma in cuor nostro sappiamo che queste cose le avevamo capite da un po'. Va tutto bene.
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Gli occhi sono lo specchio dell'anima
RandomRaccolta di tanti piccoli racconti inventati e/o inspirati a storie vere. Tanti vari temi ma quelli principali sono: l'amore, la distanza, l'adolescenza, le delusioni... Non ci sono protagonisti fissi, solo una persona che racconta di qualche moment...