Marylin 27. The end

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"Quando ti innamori pure dei suoi difetti e delle sue paure, non puoi farci più niente, la sua anima ti è entrata dentro e ci rimarrà incastrata per sempre."

Marylin

È passato un anno da quella sera.
Sono stati dodici mesi bui, pieni di paure e di rimpianti.
Dopo quella sera portai Jami da uno psicologo e sembrò riprendersi finché quattro mesi dopo, la ragazza misteriosa si presentò di nuovo davanti la porta, incinta. Diceva che ora Jami era suo, insieme al bambino che teneva in grembo. Inutile dire che è stato un incubo ma Jami è caduto ancora una volta in depressione e ho dovuto scavare sulla questione da sola.
La ragazza era l'unica bambina con cui Jami andava d'accordo nell'orfanotrofio ma poi lui se ne andò con Derek e lei rimase lì. Era pazza e dopo tanta fatica scoprì che il bambino che aveva in grembo in realtà era di un tizio, pagato per mettere incinta quella ragazza e non dire che era figlio suo. Un fottuto incubo, insomma. Ma dopo tanto tempo ne siamo usciti.
Scuoto la testa, incredula su ciò che è successo un anno fa, e continuo a mettere le Patatine nei piattini.
Una volta concluso, li porto in salone e li poso nel tavolo grande.
Mi guardo intorno, abbiamo fatto un bel lavoro. La scritta "Buon compleanno" e i palloncini blu creano una strana aria di festa.. le immagini di topolino e di altri cartoni animati attaccati ai muri, la tovaglia piena di immagini simpatiche per bambini. Sulla torta la foto di Dimitri appena nato e la scritta "Buon primo compleanno Dim" che mi fanno emozionare.
Già, è passato un anno da quando uno strano ometto è diventato la mia forza e la mia ragione di vita.
È già passato un anno da quando quel bellissimo bambino mi ha reso mamma.
Due braccia mi circondano la vita e subito il profumo di jami mi rilassa.
-"È bellissimo qui." Mi sussurra all'orecchio.
-"Abbiamo fatto un bel lavoro." Dico
-"Già. Mary, ho trovato una cosa in bagno.. forse è meglio che ti giri.." dice.
Mi volto e lo vedo in piedi, con una scatolina in mano.
Okay, l'ha vista. E ora?
-"Amore, devi vedere questo." Dico andando verso la borsa è uscendo il test di urina fatto ieri mattina.
Lo fissa e poi mi chiede..:
-"Quindi sei incinta?" Ha gli occhi lucidi e gli tremano le mani.
-"Si, jami. Sono incinta."
È stato un anno difficile, pieno di problemi e questo mi fa avere paura su quale reazione possa avere.
Passano alcuni secondi, che sembrano ore, e mi abbraccia con tutta la sua forza. Ricambio l'abbraccio, prendo la sua faccia tra le mie mani per baciarlo e noto che sta piangendo.
Lo bacio e sussurra:
-"Grazie. Grazie di esistere Mary."
Ma la giornata continua e iniziano ad arrivare persone..
Arriva la mamma di Rebecca, un'amica di mio figlio..
Era la mia compagna di stanza quando partorì Dim e i nostri figli si tolgono pochi giorni..
Io e Georgia abbiamo stretto amicizia subito ed è una grande amica.
-"Allora? Gliel'hai detto? Come ha reagito?" Mi dice subito dopo aver baciato mio figlio augurandogli buon compleanno e lasciare sua figlia nel box con lui.
-"Gliel'ho detto e ha reagito bene, credo." Dico
-"Credi? Che vuol dire credi?" E continua così finché non arrivano gli altri invitati.
-"Tesooro." Grida la voce di Jami dalla cucina..
Lo raggiungo..
-"Che è successo?" Dico
-"Credo si siano bruciate le pizzette." Dice e lo guardo.
-"Seriamente?" Non ci credo..
-" Ma erano crude due Minuti fa, le ho controllate."
Lui ride..
-"Amore, le hai controllate mezz'ora fa e di cottura vogliono solo dieci minuti. Ordino le pizze!" Dice ridendo e abbracciandomi.
Rido anch'io. Chi se ne fotte delle pizzette!
-"Torna di la, io chiamo la pizzeria e vengo anch'io." Dice il mio adorato marito.
-"Grazie.. Ti amo!" Dico mandandogli un bacio al volo mentre torno in salone.
"Nonna!" Grido quando vedo Iris giocare con Dim e Rebecca.
-"Tesoro mio! Sei riuscita a bruciare le pizzette, vero?" Dice ridendo
"Ei! Erano difficili da fare, non è colpa mia!" Dico offesa.
-"Tesoro, le ho fatte io. Tu dovevi solo metterle in forno per dieci minuti." Dice ridendo e infondo so che non è un rimprovero ma un modo per confermare a se stessa che sono sbadata e non saprò cucinare mai.
-"Jami sta ordinando le pizze." Dico ridendo insieme a lei..
Dopo circa mezz'ora le pizze e le pizzette per i piccoli arrivano e nella sala sono tutti concentrati a mangiare perciò c'è pochissimo rumore.
Alla mia destra ci sono mio padre e Grice con i bambini..
Alla fine ho imparato a farci l'abitudine e ho un buon rapporto con tutti loro.. mentre con nonna è tutto come sempre.
La amo tanto.
La serata continua tranquilla e dopo un po' arriva il momento della torta. Prendo mio figlio in braccio e, insieme a Jami, ci mettiamo davanti la torta e le candeline.
-"TANTI AUGURI A TE" gridano e inizio a pensare a come conobbi Jami, il cappuccino sulla sua maglia e i colori sui miei capelli.
La rabbia e la curiosità di conoscere quel ragazzo..
-"TANTI AUGURI A TE." ripetono e la mia testa vaga sul giorno in cui scoprì di essere incinta, la paura, le lacrime, i dubbi e l'amore.
"TAAANTI AUGURI A DIMITRI." Ed eccolo.. vedo mio figlio appena nato, così indifeso, così bisognoso d'amore sulle mie braccia, Jami ancora in coma, il pianto di felicità.
Le emozioni miste che non so spiegare.
-"TAANTI AAAUGURI AA TEE." e così finisce la canzoncina e io torno alla realtà. Vedo mio figlio ridere ancora una volta, con quei occhietti verdi e le guanciotte enormi.
Vedo mio marito, con lo stesso sorriso di mio figlio spegnere le candeline mentre mi tocca la pancia.
Vedo la mia famiglia e vedo la felicità nei nostri occhi. La vedo negli occhi di mia nonna che fino due anni fa non pensava di potersi mai trovare qui e così. Negli occhi di Jami felice finalmente di essere tranquillo circondato dalla sua famiglia.. la vedo negli occhi di mio figlio, ingenui e buoni, noncuranti della malignità che esiste in questo mondo.
Guardo in alto e so che Derek ci sta guardando sorridendo, felice di aver creato un altro amore e aver ritrovato il suo.
Avvicino mio figlio e bacio quelle guanciotte che si ritrova.
Lo bacio e sono sicura di proteggerlo finché al mondo avrò anche un minimo di forze.








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