Se oggi sono il computer e lo smartphone. (non più il cane) a essere il migliore amico dell'uomo, se è cambiato il modo in cui ascoltiamo la musica, se il cellulare è diventato un apparecchio tuttofare, molto del merito è suo. Di un californiano geniale e irascibile che si è ispirato a Bob Dylan e a Picasso: è Steve Jobs, l'inventore della Apple, che il 24 febbraio 2016 avrebbe compiuto 61 anni.
Alcuni aspetti della sua esistenza sono stati avvolti dal mistero, a partire dalla nascita: di certo si è sempre saputo che avvenne il 24 febbraio 1955. Dove? Già qui si aprirono le dispute. C'è chi dice che Jobs sia nato a San Francisco (California) e chi sostiene che il piccolo Steven Paul sia venuto al mondo nel Wisconsin. Apple, ufficialmente, si è sempre rifiutata di fornire questa informazione. Finchè la biografia ufficiale di Jobs svelò l'arcano: era nato a San Francisco. Il padre era uno studente siriano, Abdulfattah "John" Jandali, che sarebbe diventato in seguito un professore di scienze politiche.
La madre biologica era una studentessa universitaria che, temendo di non potergli garantire un futuro dignitoso, lo diede in adozione. «Voleva che fossi affidato a una coppia di laureati» raccontò Jobs in un discorso. «Quando scoprì che la mia madre adottiva non aveva finito il college, e il marito neppure il liceo, si rifiutò di firmare le carte. Finché non le garantirono che sarei andato all'università».Come stabilito molti anni prima, nel 1972 Steve Jobs si iscrisse all'università, al Reed College, in Oregon. Ben presto capì che quei corsi non erano poi tanto interessanti e che la vita del college era troppo costosa per le casse di famiglia. Così iniziò ad affidarsi a due consigliere che non lo avrebbero più abbandonato: la curiosità e l'intuizione. Decise di mollare i corsi ufficiali e di seguire solo quelli che gli interessavano. Come quello di calligrafia, dove imparò tutto su scrittura, lettere e caratteri: queste conoscenze sarebbero state alla base, molti anni dopo, delle capacità tipografiche del Macintosh, il primo computer "per tutti" e non solo per smanettoni da laboratorio.
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Steve Jobs "Le sue frasi più belle".
General FictionMolte persone hanno cambiato il mondo,tra le ultime e quelle che sono state più vicine agli appasionati di tecnologia troviamo Steve Jobs un uomo che conosceva il futuro mentre, al tempo stesso, lo creava.