La mia storia.

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La mia storia inizia esattamente il 2 di agosto nel 1999 alle 03:00 di mattina, circa. Era una mattina calda, afosa, ma nonostante tutto mia madre mi ha aiutato a far iniziare questa storia forse un pó faticosa, forse un pó difficile e complicata ma mi ha aiutato e lo sta ancora facendo. La mia storia inizió quel giorno, come ogni persona ricordo molto poco della mia infanzia, ma in modo particolare ricordo di alcune vacanze, ad esempio quelle trascorse in Calabria, o quelle trascorse a Mirabilandia e Gardaland...ecco appunto...le vacanze se si possono chiamare cosi, visto che sono stati gli unici momenti in maniera "spensierata" dove era presente anche mio padre anche se a causa del suo lavoro non era molto presente in famiglia ed é appunto per questo che con lui ricordo poco nonostante il fatto che io abbia passato metà della mia vita con lui. Non riesco a rendermi conto della <<fortuna>> che ho avuto nel trascorrere del tempo con lui per il semplice fatto che ora non é presente ne nei miei confronti che in quelli di mio fratello; tralasciando questo fatto io mi chiamo Federico e provengo da Roma questo per me é uno sfogo che provo a fare o appunto a scrivere, non sono mai riuscito a sfogarmi veramente, aprendo il cuore con qualcuno ma da molti anni provo a scrivere delle situazioni/fatti accaduti su dei fogli <<volanti>> per poi buttarli perché consapevole che quei fogli non dovranno essere letti da nessuno, ora invece vorrei provare a condividere la mia storia, ció che provo...particolarmente difficile da capire ne sono consapevole, ma tentare non nuoce. Bhé...magari io inizio eh, spero non vi annoi, e se dovesse succedere...mh...buon per voi. La mia vita per i miei gusti non é stata delle migliori, o almeno fino a qualche anno fa, circa 4, anche perché ora peggiora sempre più...non é stata delle migliori perché? Perché nei miei confronti mio padre é stato poco presente e per un figlio maschio il padre é il suo supereroe <<privato>> (come ogni figlio/a nei confronti del padre) soprattutto se il padre magari svolge un lavoro ad esempio il meccanico, come mio padre, che per me quel lavoro é sempre piaciuto per il semplice fatto che adoravo vedere una macchina rotta che non funzionava e dopo 1/2 giorni sentire il rumore del motore, era come una magia per me e perdevo molto tempo a chiedere a mio padre come funzionassero i motori...ma non mi ha quasi mai coinvolto in molte situazioni di meccanica, non so il vero motivo e non ho mai chiesto il perché ma non lo faceva quasi mai e questo mi faceva star male. Pian piano crescevo e le mie passioni cambiavano, dai motori alla pesca sportiva, al calcio e alla cucina. La pesca sportiva in realtà era una passione di mia madre e di alcuni familiari che crescendo hanno portato con se anche me facendomi appassionare per quest'hobby a volte creativo, e che a me aiuta molto a riflettere sul fatto della vita e su cosa voglio veramente da me stesso e da altre persone; l'altra passione é la cucina, che anche questa me ne fece innamorare mia madre che mi faceva salire sulla sedia in ginocchio e mi faceva lavorare alla pasta o a dei biscotti e da dei semplici biscotti ne sta nascendo una vera e propria passione. Ma non sono qui per parlare delle mie passioni ma della mia famiglia, dell'amore per dei figli. Nel dicembre del 2004 nasce mio fratello Riccardo, per me una gioia infinita visto che ora avevo un nuovo compagno di giochi, una nuova persona con cui condividere le mie cose ogni giorno della mia vita. Inizialmente non lo sopportavo...piangeva sempre...si lamentava ed io ero li che lo cullavo...ma niente piangeva ancora dippiù se provavo a sfiorarlo, difatti ogni foto presente in casa dove ci stiamo noi raffigurati lui piange sempre, si é molto triste come cosa visto che non qualsiasi foto da piccoli che abbiamo uno dei due é sempre triste. In presenza di mio fratello ricordo molti piu fatti, forse perché avevo qualcuno con cui giocare o forse perché ero leggermente più grande, ma ricordo di più. Nel 2012/13 i miei genitori scelgono di acquistare un camper perché con lo sport di mio fratello ( pattinaggio in linea) dovevamo viaggiare molto per l'Italia e viaggiare in macchina non era una buona cosa visto le lunghe distanze e i soldi che si sarebbero spesi, con il camper magicamente tutto miglioró soprattutto la situazione familiare presente in casa, mio padre si riavvicina molto e nei viaggi é molto presente nei nostri confronti ma improvvisamente a metà del 2013 i miei decidono di separarsi...il mondo mi cadde addosso, non sapevo più cosa fare raramente avevo sentito di persone che si separavano e quelle poche persone dicevano che era una cosa brutta e tutto ció mi spaventava. All'inizio della separazione mio padre scomparì di nuovo non era per niente presente, non si faceva mai sentire e raramente lo incrociavo per strada. Nel 2014 lui cerca di riavvicinarsi decidendo di portarci in vacanza, la prima vacanza dove mia madre non era presente, c'era un vuoto tra di noi, mancava qualcosa, mancava una tesserina che completava il nostro puzzle ed era facilmente percepibile. Durante le vacanze mio padre conobbe una persona, lui ancora pensa che io non sappia nulla ma non é cosi...avevo 14 anni non 3 ero stupido ma non cosi tanto, a mia madre non dissi nulla per paura che lei ci stesse ancora più male di quanto stava realmente ma anche lei poco dopo lo capì facendo una visita al campeggio dove ci trovavamo, ma la prese in modo molto saggio senza dire nulla ma riportando tutto dentro di se. Dopo quell'anno mio padre scomparì di nuovo...ci prese per giocattoli che quando voleva noi ci trovavamo li pronti ai suoi ordini, crescendo ho imparato a dire di no, mi sentivo usato visto il fatto che ci portava in campeggio solo per stare con la persona che aveva conosciuto. Lo stesso anno con mio fratello andammo a vedere un film al cinema 'Jurassick park' e nel film il fratello minore chiede al fratello minore perché lui ha passato più tempo con papà a differenza di lui, quella frase mi colpì molto visto il fatto che uscendo dalla sala mio fratello mi fermó e mi disse << fé ma perché sei stato più tempo con papà? Questo non é giusto tu ci sei stato dippiù>> cosa potevo rispondere? Aveva 9 anni e già aveva capito alcune cose, ero rimasto a bocca aperta, era la prima volta dove mi trovai senza una risposta pronta, per fortuna che li si trovava mia madre e gli spiegó alcune cose...ma quella frase mi fece riflettere talmente tanto da prendere la situazione presente in casa in mano, in modo da crescere e diventare più forte come figura d'esempio per mio fratello, alcune volte ho parlato anche a mio padre di questa frase detta da mio fratello ma é come se per lui fosse indifferente visto il fatto che ancora non si é fatto vivo, ma io oramai a 17 anni quello che ci stava da capire l'ho capito, ma lui a 11 cosa puó capire? Non riesco a capacitarmi di tutto questo, perché un padre dovrebbe fare questo, perché un padre non dovrebbe essere presente per i/il figli/o?! Provo un disgusto piuttosto atroce "abbandonare" dei figli senza mai farsi sentire, senza mai prendersene cura, senza mai chiedere come stanno. Come si puó vivere con un padre che non ti chiede come stai?! Credo sia la domanda più importante da fare ad un figlio oltre al farla ad una persona, da una semplice domanda formata da due parole potrebbe uscire un discorso, un dialogo da discutere con il proprio genitore, ma niente, tutto questo ti provoca rabbia repressa che non riesci a scaricare perché non vuoi parlarne per paura che non vieni capito...per paura di essere preso per matto e questo di fa stare male perché sai che quell'accaduto ti rimarrà dentro facendolo ribollire al tuo interno facendoti diventare un vulcano pronto ad eruttare, ma senza la forza nel riuscire a completare l'opera. Una bomba. Nonostante tutto ció che ha fatto mio padre lo ringrazio perché questo mi ha fatto rafforzare i rapporti con mia madre facendo si che io e lei siamo una cosa unica, un unico scudo di protezione, é la mia forza, la mia ragione di un domani, colei che ti fa sorridere, questa é la mia vita, la mia vità é mia madre.

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