Draco se ne stava lì, fissando il suo corpo dentro la bara, pronta per essere chiusa e seppellita. Con un lento movimento, le prese il braccio sinistro, passando con le dita sulla brutta cicatrice. La pelle era fredda, liscia e perfetta. Non aveva nessuna imperfezione, nessun taglio o segno fuori posto, l'unica cosa che stonava era quella maledetta cicatrice. Quella parola, incisa nella sua pelle. Lui non se lo sarebbe mai perdonato. Quella sera, di 11 anni fa, avrebbe dovuto ribellarsi e fermare sua zia, fermare quegli urli strazianti che gli riempivano la testa ogni qual volta che cercava di addormentarsi. Si, la sua punizione era il tormento. Il tormento di sentire ogni volta la sua splendida voce, urlare e chiedere pietà, chiedere aiuto che purtroppo arrivò tardi. Quel giorno si ripromise che sarebbe cambiato, che avrebbe aiutato gli altri, che non sarebbe più rimasto solo a guardare. Quando pochi giorni dopo andò da Harry Potter, offrendogli il suo aiuto, svelandogli dove e come poter uccidere Voldemort, sentiva di essere sulla strada della redenzione. Grazie anche ad Hermione che fu l'unica ad accettarlo subito, senza pensarci due volte. Quando lui gli chiese il perché, le parole di lei le rimasero incise nel cuore
"Tutti noi sbagliamo nella vita Draco. Chi commette un errore più grave, chi meno. Ma la vera bravura sta nel capire quando e come rialzarsi, per rimediare e affrontare l'errore. Se tu sei qui, vuol dire che lo hai capito e con coraggio, ti stai rialzando"
Non le potrà mai dimenticare quelle parole. Da quel giorno, le cose andarono sempre meglio. Ora che ci ripensava gli sembrava impossibile che negli anni successivi lui aveva contribuito all'uccisione di Voldemort, alla cattura dei restanti mangia morte, alla proposta di un matrimonio e alla creazione di una famiglia. Oh come poteva dimenticarsi di quei giorni così belli ed importanti?!
Si ricordava di averle fatto la proposta sotto un arco di edera, nel giorno del matrimonio di Harry e Ginny. Lei era bellissima, indossava un vestito blu notte con il corpetto in raso e i bordi argentati da brillantini. Era una favola.. Ma dopotutto, cera mai stata un volta in cui era brutta?!?No, mai!! Su questo ne era certo. Lei si era commossa, con le guance leggermente rosate, tipiche del suo imbarazzo, si era chinata alla sua altezza e l'aveva circondato con le braccia, baciandolo dolcemente e stringendolo forte a se.
Si ricordava quando decisero di andare a vivere al Malfoy Manor, fondamentalmente fu stata una scelta di lei, sapeva quanto Draco ci tenesse a quella casa, quanto era importante per lui. Lo aiutò con la magia a rimodernarlo, cambiando alcuni mobili, colorando le pareti, riportando luce e vita.
Si ricordava del primo natale passato assieme, di quanto lei era felice mentre apriva il suo regalo, sembrava una bambina. Erano stati invitati per il pranzo di Natale a casa Weasley, ed erano stati benissimo. Rimase sorpreso quando la signora Molly gli fece una sciarpa anche a lui, verde con le sue iniziali ricamate in argento. E dovette ammettere che non era affatto male.
Si ricordava quel giorno in cui la loro vita cambiò radicalmente, quando lei gli annunciò che non sarebbero più stati soli in quella casa, ma si sarebbe aggiunto un terzo ospite. La sua felicità era alle stelle. In poco tempo, era arrivato ad avere una famiglia tutta sua.
Si ricordava di 6 anni fa, il giorno della nascita di Scorpius, quando sentiva le urla di Hermione e lui non poteva fare niente per aiutarla. Quando poi entrò dentro la stanza, l'immagine di lei sul letto, con la fronte sudata, la faccia stanca ma sorridente mentre stringeva suo figlio tra le braccia, quella era un'immagine indelebile. Come anche la seconda volta 2 anni dopo, quando diede alla luce la piccola Antares. Quella volta non vollero sapere il sesso del bambino, ma in cuor suo, ci avrebbe scommesso che fosse stata femmina. Una bambina meravigliosa. Entrambi con gli occhi grigi, lui biondo come il padre, lei castana come la madre. Oh se assomigliava alla sua Hermione!
Si ricordava anche di quel giorno, in cui le tenebre si abbatterono su di lei. Quando il dottore gli disse che non aveva molto da vivere. Il suo corpo era invaso da una malattia genetica. Da quel giorno, lui si chiuse per una settimana nel suo studio di pozioni, con la speranza di trovare qualche antidoto, qualche pozione che la potesse aiutare. Ma non cera niente da fare.
STAI LEGGENDO
Remembering Hermione.
Short Story"Tutti noi sbagliamo nella vita Draco. Chi commette un errore più grave, chi meno. Ma la vera bravura sta nel capire quando e come rialzarsi, per rimediare e affrontare l'errore. Se tu sei qui, vuol dire che lo hai capito e con coraggio, ti stai ria...