Giovanna I d'Angiò

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Una delle perle della Penisola Sorrentina al centro di alcune credenze popolari e racconti del terrore. 

L'anima della regina Giovanna I d'Angiò si aggira inquieta tra le sale del Castello Giusso.

Il Castello Giusso è sicuramente una delle "perle" più apprezzate di Vico Equense e di tutta la Penisola Sorrentina. Ciò non solo per la posizione a strapiombo sul mare, che lo rendono bellissimo visto dal mare o dai tanti punti panoramici, non solo per la sua storia antica e misteriosa al tempo stesso, ma anche perché oggetto di leggende e dicerie che esaltano ancora oggi fantasie ed antichi timori. Infatti secondo alcune testimonianze, il Castello sarebbe infestato da un fantasma: l'anima della regina Giovanna I d'Angiò. La leggenda vuole che la regina oltre ad essere un'amante insaziabile, usasse, come una vedova nera, uccidere i suoi giovani amanti dopo un'appassionata notte d'amore. In particolare "si racconta" che fosse solita assassinare i mal capitati, avvelenandoli o tendendo loro delle trappole mortali nelle grandi sale o nei lunghi corridoi del palazzo.

Inoltre, in altri racconti tramandati dall'oralità popolare, si narra che la regina ospitasse nella sua alcova amanti di ogni genere ed estrazione sociale, che venivano rastrellati dai suoi emissari fra i giovani popolani di bell'aspetto. Ma per tutelare il suo buon nome, Giovanna non avrebbe mai esitato a disfarsi di loro appena soddisfatte le sue inconfessabili voglie. Proprio a questo proposito si è narrato, per secoli, che la regina disponesse, all'interno del Maschio Angioino, di una botola segreta dove i suoi amanti, esaurito il loro compito, venivano gettati in questo pozzo e divorati da "mostri marini" e "coccodrilli". In tal caso però la leggenda suole riferirsi a Giovanna II d'Angiò, infittendo così la storia di ulteriori misteri e segreti.

Infatti, entrambe le regine di Napoli, furono protagoniste di eventi delittuosi a sfondo sessuale. Non a caso la regina Giovanna I, fu sospettata di aver assassinato nella notte del 18 settembre 1345 suo marito, il duca di Calabria, nel castello angioino di Aversa. In tal modo sembra quasi che le comuni leggende si siano nei secoli fuse e confuse tra loro. A chi la leggenda vuole realmente riferirsi poco importa allo scrivente, ma è utile sottolineare che ancora oggi, molte persone del luogo o inquilini del castello, giurerebbero di aver visto il fantasma della regina vagare inquieta tra le stanze e i corridoi della struttura e, soprattutto nel mese di agosto, udire salire dalla cappella del Castello Giusso i lamenti e le urla delle anime degli sventurati amanti.


Le Dame del Castello - Storie di FantasmiWhere stories live. Discover now