Gennaio

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FEDERICA

Mio marito mosso da pietà e sensi di colpa nei miei confronti ha deciso di organizzare un capodanno a sorpresa per rendermi felice, dopo avermi costretta a letto per una settimana, così ha contattato le mie amiche e ha fatto andare tutti nella nostra casa a Forte dei Marmi. Quando siamo arrivati, dopo che ho passato il viaggio a piangere e a lamentarmi del fatto che fossi grassa, che non potessi fare nulla altrimenti le bambine sarebbe nate e che ero insopportabile, per la gioia dei miei bambini che ad un certo punto pur di non ascoltarmi si sono messi le cuffie e si sono guardati un cartone animato sui televisori in macchina. O meglio, Chris ha messo le cuffie a suo fratello, mentre Ric rideva perché ero allibita. Stranamente non mi ha detto nulla del mio umore, mi ha solo ascoltata per tutto il viaggio, fin quando, arrivati davanti alla nostra villa, ho notato la presenza delle macchine delle mie amiche e sono diventata felice. Lo scuotimento e lo sbuffare di Ric l'ho visto, ma ho fatto finta di nulla, perché intraprendere una conversazione sul fatto che sia felice solo con le amiche e non con lui, mi avrebbe fatto indurre il parto per sfinimento.

La notte di capodanno è stata bellissima, abbiamo riso tutti insieme fino alle 3 del mattino, quando Ric ha deciso di portarmi nella nostra camera in braccio, perché a parer suo ero troppo stanca per percorrere quel lunghissimo metro che mi separava dal letto.

Mi ha tenuta tra le sue braccia tutta la notte, mi ha coccolata, ha amato ogni centimetro del mio corpo e del mio cuore e mi sono svegliata al settimo cielo. Stranamente sta ancora dormendo, e non voglio svegliarlo, così sgattaiolo fuori dalla porta andando a sbattere contro Lisa che è in giardino con Nico e Prisci, che è tornata con Josè dopo la piccola parentesi "Elliot". Le seguo in giardino, dove, nonostante sia il 1 gennaio, c'è il sole e la temperatura non è così fredda. Mi avvolgo in una coperta e mi siedo al tavolo insieme a loro salutandole e ringraziandole ancora per la fantastica sorpresa.

«e se andassimo a pranzo insieme mollando uomini e piccoli umani?» domanda Lisa.

Annuisco ancora rimbambita e così le altre due. Lisa spazientita, scuote la testa ed esclama «potete anche fingere di avere ancora un cervello e bofonchiare qualcosa».

Ridiamo insieme e decidiamo di andare fuori tutte per festeggiare il nuovo anno. Ahimè mi ero, per un istante, dimenticata di Ric e del fatto che sia nato per rompere e rendermi la vita più complessa di quello che già è. E proprio mentre penso a come fargli andare giù il fatto che voglia uscire con le mie migliori amiche il primo di gennaio, richiesta che ovviamente è paradossale per i suoi canoni, ecco che compare in cucina con i suoi pantaloni della tuta neri che mi fanno dimenticare il mio nome e una maglietta a maniche corte grigia. Si passa una mano tra i capelli prima di voltarsi e vedermi. I suoi occhi azzurri si scontrano con i miei e le sue labbra tese si distendono in un sorriso caldo, che ben presto svanirà.

«devo andare a litigare con mister rompicoglioni, ragazze» esordisco prima di alzarmi faticosamente dalla sedia

«ti farà storie anche per questo?» domandano Prisci e Nico

«ohhh altrochè. Non avete idea per cosa le faccia le storie» ridacchia Lisa facendomi ridere a mia volta.

Entro in cucina e Ric si avvicina subito a me, togliendomi la coperta dalle spalle, e prendendomi il viso tra le mani prima di baciarmi

«come stai, piccola?» chiede accarezzandomi i capelli. Sbatto gli occhi come una cerbiatta «bene. Buon anno, Ric» e gli sfioro le anche facendogli fare la sua espressione da furbo.

«perché sbatti le ciglia?» domanda capendo subito che sto tramando qualcosa che non gli piacerà

«niente amore mio.... niente» sussurro con la voce più dolce che riesca a fare, evitando di scoppiargli a ridere in faccia.

Io e Te. Terzo capitoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora