a casa loro(ff)

29 3 0
                                    

(Quasi tutto inventato, non sono mai stata a Roma)
Ho appena preso il treno per Roma, ho litigato pesantemente con mia madre, forse troppo, comunque prendo le cuffiette e metto una playlist a caso, guardo furi dal finestrino, e poco a poco mi addormento.mi sveglia una gentile signora seduta accanto a me, appena apro gli occhi la luce mi da  fastidio, fuori dal treno mi ricordo di non aver preso nulla se non telefono, caricabatterie, circa 100€ e un cambio che avevo già nello zaino. mi maledico  uno ogni lingua esistente sulla terra. Dopo un po' mi accorgo di avere fame, ma dato la mia bulimia e che non vedo nessun WC decido che posso sopportarla per ora. Mentre tiro su la testa dal portafogli un ragazzo mi viene addosso, lo guardo e per poco non mi si ferma il cuore.
LowLow. È. Davanti.a.me.
Giu:"scusa, non ti avevo vista"
Io(con voce calma):"ma figurati" e con disinvoltura "me lo fai un autografo?"
Giù:"scusa bimba, sono in ritardo comunque..."e mi passa un foglietto. Leggo l indirizzo.Ok, no io sclero malissimo! Ma subito una voce nella mia testa mi dice:"e sentiamo perche dovrebbe dare il suo indirizzo a una ragazzina qualunque che trova in Stazione?!" in effetti ha ragione, ma non conosco nessuno in questa città, tanto vale provare.
Arrivo, è un quartiere bellissimo in confronto al mio, eppure in tutte quelle storie di wattpad dicevano che era un quartiere pieno di spacciatori, (ce ne sono di meno che da me!)comunque, suono una voce molto familiare chiede"chi è?"
Io:"la ragazza alla stazione"
Lui:"ma chi?"
Io:"sei Giulio?"
Lui:"No sono Giorgio cosa devi dirgli?"
Io:"giù e in casa?"Lo sento gridare qualcosa poi la voce di Giulio mi richiede chi e, mi apre e mi dice a che piano è.
Salgo, lo vedo in boxer che viene ad abbracciarmi, mi chiedo perche tutta questa confidenza ma  mando a fanculo quella voce e lo abbraccio anch'io ,e , dal nulla inizio a piangere (boh), mi sento al sicuro tra le sue braccia, quando si stacca e mi accompagna fino a una stanza che mi dice che potrei usare io, lo ringrazio e quando sono sicura che se ne sia andato mi butto sul letto gigante e mi addormento.
Quando mi sveglio sento dei rumori strani, esco dalla stanza e vedo tutto buttato a terra, ma  mi preoccupo troppo, dopo tutte quelle storie ormai so che ha degli attacchi di rabbia, quindi vado in bagno, vedo il solito armadietto dei farmaci, lo apro e vedo lo xanax, lo prendo e seguendo i rumori lo trovo rannicchiato a terra, gli porgi i farmaci, lui alza lo sguardo, mi vede e quella smorfia mista tra rabbia e dolore diventa innocente come il viso di un bambino, prende le pasticche, si alza e mi abbraccia di nuovo.
Aspetto finché non si stacca lui e chiedo
"Va meglio?"
Giù:" si grazie, ma come lo sapevi?
Io:"sei un artista, sei ricco e  famoso ti conosco abbastanza" "tu invece come sapevi che non ho dove stare?"
Giù:" avevi l aria spaventata ma sicura che solo pochi hanno. Perche?ho fatto male? "Dice sarcastico
Io lo guardo negli occhi, non sono vuoti come molti dicono, forse è solo che non li sanno leggere.

Me
Che ne dite?scrivetemi tutto nei commenti
Scusate gli errori
Continuo a 2 stelline

fatti randomDove le storie prendono vita. Scoprilo ora