One Last Time | camren

St. Martin

Attraversai il lungo corridoio bianco della clinica St. Martin fino a raggiungere l'enorme portone blu che divideva la sezione A Alzheimer dalla sezione B disabili medio/gravi, così come facevo ogni mattina per recarmi al mio splendido lavoro.

Pur avendo solo 22 anni ero un'infermiera già affermata stimata e rispettata da tutti i colleghi più grandi e con maggiore esperienza di me, durante l'ultimo anno di college avevo già molte proposte di lavoro ma lavorare al St. Martin era stato il mio sogno da quando a 6 anni sopravvissi ad una meningite virale.

La passione e la dedizione che mostravano le infermiere del reparto mi rapì fin da subito e decisi che prendermi cura delle persone era esattamente quello che volevo fare nella mia vita.

Il St. Martin era la clinica ospedaliera più grande di Boston, casa di cura nell'ala destra del piano terra, comunità per ragazzi disabili nell'ala sinistra, reparto di traumatologia al primo piano, oncologia al secondo e al terzo piano una clinica psichiatrica contenente soggetti con numerose patologie medio-gravi.

Io appartenevo alla comunità per ragazzi disabili, amavo profondamente ognuno di quei marmocchi dalla piccola Elizabeth, bambina down di 6 anni, al ragazzotto Jerry un quindicenne autistico meravigliosamente dolce.

Il Direttore Sanitario era lo zio del mio amico Will infermiere del reparto di traumatologia, ci conoscevamo fin dall'infanzia ma nonostante questo il signor Aaron Cole non era mai stato un tipo da favoritismi ed era fermamente convinto che nella vita ogni cosa va guadagnata e sudata anche a costo di mettere da parte la propria vita privata per affermarsi nel lavoro, ed era esattamente quello che avevo fatto io.

Dopo la morte dei miei genitori non avevo fatto altro che buttarmi nel lavoro e in pochi mesi ero stata spostata dalla casa di cura alla comunità, l'ultimo step, il più importante da raggiungere, era la traumatologia.

Dopo aver fatto qualche anno di esperienza lì avrei conseguito il master in caposala e avrei finalmente raggiunto il mio obiettivo.

Quella mattina però accadde qualcosa che cambiò radicalmente la mia vita.