Nono Capitolo.

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<<Papà sto arrivando, è inutile che continui a mandarmi messaggi!>> registro un secondo messaggio vocale mentre esco di casa. Sono andata un attimo a casa mia per vedere come procedono i lavori dato che questa mattina hanno portato gli ultimi mobili che devono essere montati. Non sono rimasta neanche mezz'ora perché mio padre non la smette di mandarmi messaggio, gli ho detto che sarei arrivata con qualche minuto di ritardo.

Inoltre mamma sta portando Baia e Giacomo al centro d'allenamento prima di tornare in America dal suo compagno, quindi devo sbrigarmi se voglio arrivare in tempo almeno per salutarla.

Quando arrivo, dopo aver parcheggiato l'auto in garage, trovo i miei fratellini seduti sugli spalti ad osservare gli allenamenti assieme a mia madre e ad un uomo che dovrebbe essere Spencer.

<<Ciao.>> dico quando sono abbastanza vicina a loro. Entrambi i grandi si voltano verso di me mentre i miei fratellini rimangono ad osservare l'allenamento dei ragazzi incantati.

<<Amore di mamma, come stai? Posso presentarti Spencer, sai è la persona con cui ho deciso di continuare la mia vita.>> sorrido, anche se non può interessarmi di meno di quest'uomo. Per me rimarrà sempre l'uomo che ha rubato mia madre a mio padre ed ha portato via la tranquillità nella mia famiglia. <<So che andrete tanto d'accordo.>> okay, adesso sta passando oltre il limite.

<<Come potrei andare d'accordo con l'uomo con cui hai tradito papà? No, spiegamelo perché io non lo so proprio.>> dico fredda e aspra nei confronti di questa donna davanti a me. Fino a qualche minuto fa ero felice di vederla, nonostante tutto ciò che mi ha fatto passare, perché è mia madre. Ma adesso... vorrei non aver visto nessuno dei messaggi di papà.

Lei rimane sorpresa dalle mie parole, afferra la mano di Spencer e si tiene a lui. Perché sta facendo tutta questa scena? Mi conosce, doveva immaginarsi la mia reazione una volta conosciuto il suo amante.

<<Sono tua madre Charlotte, non rivolgerti a me in questo modo!>> comincia ad urlare come una pazza, diventa paonazza in viso mentre l'uomo dietro di lei tenta in tutti i modi di calmarla. Non sento più i ragazzi in campo correre ed il mister ha smesso di richiamarli con il fischietto. Ha attirato l'attenzione di tutti quanti su di noi. <<Sei solo una bambina viziata che si lamenta di tutto quanto. Renditi conto di come tratti le persone, hai sempre voluto una vita da principessa ed ora ti ritrovi fidanzata con un calciatore che non potrà mai darti ciò di cui hai bisogno. Non hai più una vita sociale perché ormai non esci più di sera! Sei stata anche abbandonata dalla tua migliore amica che se n'è andata a Madrid. Tu...>> basta, ora sono stanca di ascoltare tutte le cazzate che ha da dirmi. Mi giro di spalle e corro via, mi faccio spazio tra i ragazzi ed entro nella struttura dove si trovano gli uffici. Una bambina viziata. No, non è vero. Sto lavorando per andare a vivere da sola, per essere finalmente indipendente

'Si, ma ricordati che papà ti ha comprato la villa.'

Non potrà mai darti ciò di cui hai bisogno. No. Paulo è tutto ciò che ho sempre desiderato. E' dolce e romantico, geloso e possessivo, amo questa combinazione.

'Si ma non ti porta neanche a cena fuori ogni tanto,'

Sei stata abbandonata dalla tua migliore amica. No. Cristina non mi ha abbandonata, è tornata a Madrid perché vuole far partire la sua carriera da modella e quello è il posto giusto. Poi chattiamo e ci videochiamiamo quasi ogni sera.

'Si, ma non è come averla accanto nei momenti brutti.'

Ecco, è proprio adesso che la vorrei qui a Torino. Potrei correre a casa sua e lasciare che mi aiuti a rialzarmi e ad affrontare tutto come ho fatto quando ho scoperto che i miei genitori avevano avviato le pratiche per il divorzio. E' stato il periodo più brutto della mia vita e non voglio ripercorrerlo.

Il più bel goal||Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora