《Tutto è iniziato da una canzone ascoltata per sbaglio su un profilo instagram,si faceva chiamare Mostro,la canzone si intitolava Lettera d'addio, non ho mai provato tante emozioni ascoltando solo una canzone,non ho mai sentito niente del genere prima d'ora mai una canzone raccontava pezzi della mia vita.Ascoltavo tutt'altro genere,il rap,non faceva proprio per me,almeno così pensavo.》prendo un respiro mentre Clara la mia psicologa continuava a scrivere su quel quadernetto
《Continua Alessia》mi incita a continuare,non so perchè mia madre mi abbia spinto da una psicologa,non sono depressa.
《Ascoltavo tutt'altro genere,per esempio le canzoni di Demi Lovato o altre ,belle parole,a volte anche qualche lacrima perchè ero frustrata da tutto ciò che mi succedeva a scuola o in famiglia》
《Quali problemi hai in famiglia Alessia?》mi chiede alzando gli occhi un secondo
《Mio padre è morto tempo fa,mia madre sicuramente pensa che adesso vada tutto bene però tra qualche settimana,mese,anno potrei crollare e andare in depressione》
《Continua a parlare di quella canzone di questo tale ,Mostro》
《La sua voce》sospiro《La sua voce è qualcosa di fantastico,magico quasi,mi allieva tutte le pene,le sofferenze,sento la sua voce e puff》gesticolo《Tutto è magicamente svanito,solo un senso di felicità mi pervade e sono felice》sorrido
《Hai provato a scrivergli?》
《Oh no,sono troppo timida per farlo ma quante lettere quanti pensieri rivolti a lui》
《Sai che siamo a Giugno e tu hai ancora la felpa?》mi chiede poggiando gli occhiali da vista sulla scrivania
La guando con gli occhi sbarrati sono pietrificata non so cosa fare ne cosa dire
《Allora?》mi dice cercando di ottenere una risposta
《Si lo so》ammetto tirandomi ancora più in basso le maniche della felpa.
《Non hai caldo?》mi chiede ancora
Scuoto il capo quasi terrorizzata
《Le puoi alzare?》insiste
E cosa dovrei farle vedere il disastro che sono?
È il mio segreto
Mi alzo lasciando i soldi sulla scrivania e corro via.
Scendo le scale velocemente mentre Carla mi chiama ma continuo a scendere,esco dal condominio e mi dirigo a casa a passo svelto senza guardarmi indietro senza guardami intorno,non alzando lo sguardo,ho paura degli altri.
Mi infilo le cuffie e la voce di quel tale,Mostro,mi fa rilassare i muscoli,mi fa capire che nonostante ora sia sola,lui c'è attraverso queste cuffiette,mi basta avere un amico così.Spazio autrice:
Ciao a tutte e tutti.
Ho scritto questa storia perché grazie a Giorgio ovvero Mostro e le sue canzoni sono riuscita ad uscire da un periodo buio,voglio solo raccontare ciò che mi è successo e poi magari continuando raccontando cosa succederebbe se ci conoscessimo.
Spero vi piaccia.
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Odio il mondo ma mai quanto me stessa// Mostro
FanfictionE' brutto sentirti in difetto con il mondo intero,non avere nessuno con cui confidarsi,con cui sfogarsi,è tutto così triste e grigio,il grigio poi si macchia di rosso,il mio sangue, so che è sbagliato , ma chi mi può far smettere ormai ? nessuno, o...