질투

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|Gelosia

Andai a lavoro controvoglia. Sentivo la mancanza di Yoongi, ma mi aveva ferita. Arrivata di fronte alla porta mi fermai, per prendere coraggio.
Una volta aperta, lo trovai sdraiato sul suo letto, lo sguardo assente mentre fissava il soffitto.

《Ciao. Come stai oggi?》

Non mi rispose, così mi avvicinai.
Continuò a non guardarmi nemmeno, sembrava in una dimensione tutta sua.

《Suga, rispondimi per favore.》

Non sapevo come comportarmi. Stavo per richiamare nuovamente la sua attenzione, quando il mio telefono squillò. Capii subito da chi era partita la chiamata: Jimin, il ragazzo che frequentavo prima del lavoro.
Uscii dalla stanza per rispondere, e finalmente Yoongi si girò verso di me.

《Jimin? Cosa vuoi?》

Mi manchi...

《Senti... scusami, ma credo sia
meglio smettere di sentirci.》

Perché? Ho sbagliato qualcosa?
Hai trovato qualcun altro?

《Mi dispiace. La colpa non è tua,
te lo assicuro.》

Mi voltai verso Yoongi, ormai non riuscivo a fare a meno di lui.

《Sono troppo distratta dal lavoro, non posso concentrarmi su nient'altro.》

Va bene... Addio, Areum.

Tornai dal mio paziente, che era passato dall'ignorarmi completamente a non staccarmi gli occhi di dosso.

Chi era quello?

《Non credo ti debba interessare.》

Dimmelo, immediatamente!

《Perché ti comporti così?》

Per un attimo pensai che fosse geloso, ma accantonai subito quel pensiero. Non mi sembrava possibile che io contassi veramente qualcosa per lui.

Non voglio che qualcuno ti abbia.

Lo fissai senza riuscire a parlare.

Mi sentii stranamente felice.
Era davvero geloso di me? Speravo di avere nella sua mente un posto speciale, come lui lo aveva nella mia.
Perché volevo certe attenzioni da lui? Perché la sua opinione aveva tale importanza? Stavo forse impazzendo anch'io?

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