tu non puoi capire

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"Signorina,signorina. La prego si svegli "

"Maria ti prego lasciami dormire "

"Signiorina vostro padre le vuole parlare urgentemente"

"Cosa!" Papà mi vuole parlare strano visto che lui non ha mai avuto tempo per stare con sua figlia. Ha sempre pensato agli affari dell'azienda. Scesi dal mio amato letto e mi precipitai al bagno mi lavai la faccia. Mi vesto una maglia larga e lunga che arriva fino alle cosce e dei pantaloni di tuta di due taglie più grande . E mi lavai i denti anche se ho l'l'apparecchio e misi gli occhiali e scesi giù da papà, che lo trovai seduto sul divano.

"Beatrice ma qundo la smetterai di vestirti cosi! Lo sai che io ti posso comprare vestiti di ottima qualità"

"Papà non ricominciare e dimmi perché mi vuoi " li dissi scocciata.

"Ti ho iscritto in una scuola"

"Cosa!! Ma papà..."

"Niente ma ora verrai con me a scuola "

"Posso almeno sapere che scuola è?"

"Liceo linguistico "

"Finalmente hai capito che la ragioneria non fa per me"

"Si ma ora andiamo "

"Okay, ma non ho i libri e tutto il materiale della scuola "

"Ho gia fatto tutto io" beh non mi stupisco visto che papà decide sempre per me e fa le cose prima che li faccia io .
Salimmo in macchina e mi porse lo zaino.

"C'è tutto qua" indica il mio zaino"e il resto cel ha maria quando torni teli darà tutti "
Papà mise in motore la macchina e ci precipitammo verso la scuola ci impiegammo un minuto per arrivare .

"Vai io devo andare a lavoro"

"Ok"scesi dalla macchina e mi precipitai al l'ingresso. O dio quanti alunni ci sono migliaia.
No questa scuola non fa per me e mi giro per tornare a casa ma vado a sbattere con qualcuno.alzo lo sguardo e una ragazza molto bella occhi maroni capelli biondi e ricci labbra rosa e indossa anche lei gli occhiali da vista ma quelli moderni. Indossa una maglia rossa aderente e dei pantaloni stretti neri abbinati alle scarpe nike rosse.

"Hey ciao io mi chiamo Elisa"

"Piacere Elisa io mi chiamo Beatrice "

"Sei nuova? "

"Si "

"Come ti sembra la scuola ?" mi chiese guardandosi intorno.

"Bella ma e troppo affollata"

"O dio no no !"

"Che ce?"

"Sta arrivando la ragazza piu popolare della scuola "

"E quindi? "

"Tu non puoi capire, lei ogni anno sceglie una persona"

"Sceglie una persona? "

"Si. Che dovrebbe farle tutto cio che vuole e se non accetta li farà sempre i dispetti e lo/a sfottera per tutto l'anno "

"O dio ma che razza di persona e "

"Non tel ho saresti mai aspettato giusto? Pensavi che fosse soltanto una di quelle mociosette che pensano ai ragazzi e alla moda?"annuisco"anche a quello pensa se li tocchi il ragazzo che vuole "scopare" non sai che succede"

"Ooo mamma"

"E si "

"Comunque che classe fai?"

"Non lo so devo andare alla segreteria per prendere i fogli dei orari "

"Vieni ti accompagno "

"Non ti preoccupare posso fare da sola"

"No ma che andiamo " questa ragazza oltre ad esse bella e anche amichevole. Ci incamminammo verso la segreteria. O dio se ci andavo da sola di sicuro mi sarei persa e molto grande se vorrei dividerla in ville, la dividerei in 4.

"Eccola qua " mi indico la porta di legno.

"Ci e voluto del tempo per arrivare "

"Invece no dovresti sapere quando sono lontane le classi da l'una e l'altra "

"Ma che e sta scuola"entramo nella segreteria e trovamo una signiora di 30 anni.

"Ciao ragazze. Cosa vi serve?" ci chese sorridendo.

"I fogli per i miei orari "

"Allora benvenuta come ti chiami?"

"Beatrice Martines "

"Oh ma che piacere conoscerla. E un onore averla tra di noi "

"Come Beatrice sei figlia a Jenson Martines o dio io...io...ho parlato con te o mio dio"

"Senti tu non dire a nessuno il mio cognome "

"Perché?"

"Perche gia mi basta che parlino male del mio abbigliamento e cetera....hai capito "

"Yes signiorna Martines "

"Smettila e dai"

"E come fai con professori quando ti chiameranno per l'appello "

"Parlerò con loro "

"E loro ti ascolteranno "

"Ovvio che si perche sono figlia a Jenson Martines "

"Hai dannatamente ragione "

"Signorina Martines ecco gli orari "

"Grazie e la prego non mi chiama mai Martines "

"Va bene "

"Bea andiamo"

"Andiamo"apenna usciti dalla segreteria.

"Bea che lezione hai?"

"Italiano "

" e quella classe " mi indicò la porta che ho difronte "io invece ho inglese "

"Allora ciao buona lezione "

"Ciao, anche a te"

Entrai in classe e li trovai tutti nella classe.

"Ehmmm...ciao"dissi imbarazzanta "

"Ho Salve signiorina mar..." non la lasciai finire la parola.

"Le posso parlare ?"

"Si certo" disse con un sorriso in faccia ovvio che era finto. Uscimo dalla classe.

"Per piacere non dite il mio cognome, non lo dite mai e per piacere lo rivolga anche a tutti gli altri prof "

"Ma certo "

"Okay ora possiamo entrare " li dissi

"Ma certo " entriamo in classe e trovamo un casino indescrivibile .

ScusamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora