Capitolo 2

553 47 85
                                    

14 agosto, ore 08:34

"Ziaaaa! Svegliati, oggi dobbiamo informarci per il surf!"

"Mh, un attimo Tenma..."

"Va bene, visto che sei dormigliona vado a fare colazione da solo, ci vediamo dopoooo!"

"Tenma, aspetta, ma come..."

E si chiuse la porta.

"...Hai fatto ad entrare nella mia camera...?" Sussurrò Aki ributtando la testa sul cuscino e ricominciando a dormire.

Aveva proprio un nipote pazzo, energico senza dubbio, ma pazzo.

{...}

14 agosto, ore 9:23

'Perfetto! Ed ora che ho fatto un pasto abbondante sono pronto per iniziare al meglio la giornata!" Pensò soddisfatto Tenma dirigendosi verso la reception.

Il giorno prima dopo aver conosciuto Tsurugi era andato a vedere la sua stanza.

Con un balcone che offriva una vista mozzafiato, la stanza (che a parer di Tenma era una casa) si divideva a sua volta in altre quattro più piccole: appena entrati c'era un salotto moderno dai colori scuri, dove al centro spiccavano due divani ed una poltrona; in un angolo c'era un minifrigo con qualunque tipo di alcolico in commercio, di fronte ai divani era posizionato un televisore HD e 3D e una piccola scrivania si trovava accanto la porta.
La stanza di sua zia era quella matrimoniale l'aveva vista solo di sfuggita, mentre la sua era rimasto venti minuti ad osservarla sognante: il colore blu scuro dei mobili e della scrivania si intonava alla perfezione con quello bianco delle lenzuola e dei muri; il letto singolo era posizionato sotto la finestra dalla quale entravano i raggi del sole che illuminavano la stanza e la rendevano calda ed accogliente.
Ultima stanza, ma non meno importante, il bagno; con le pareti di colori chiari, una vasca idromassaggio, una doccia, vari mobiletti dove sistemare i farmaci e quant'altro, un water, un bidet e  due lavandini ti faceva venire voglia di passare lì il resto della tua vacanza.

Insomma, era più bello di come Tenma se lo aspettava.

Per non parlare dell'albergo.

Campi da tennis, campi da calcio, campi da beach volley e da tamburelli, campi da pallavolo coperti, campi da basket, SPA, due sale di cinema, un teatro, cinque sale da pranzo, una sauna per ogni piano, una piscina enorme con tanto di acquascivoli coperta ed un'altra ancora più grande fuori, sale di videogiochi e banconi pieni zeppi di aperitivi in ogni corridoio.

Sembrava il paradiso.

Comunque non era tutto quello a rendere felice Tenma, bensì il pensiero che molto presto avrebbe imparato a surfare.

Fin da bambino seguiva le gare di surf e trovava semplicemente magnifici i ragazzi che riuscivano a restare in equilibrio per tutto quel tempo e che facevano tutte quelle acrobazie. Ed ora lui aveva la possibilità di imparare almeno a salirci su queste cose chiamate tavole, e questo lo elettrizzava da morire.

'Mh, non c'è molta fila per fortuna, solo una persona... chissà se c'è Kyousuke!'

Si mise dietro una vecchia signora ed attese per cinque minuti; quando fu il suo turno si posizionò di fronte al bancone e rimase deluso nel vedere che c'era una ragazza.

"Come posso aiutarla?" Chiese gentile quest'ultima.

"Ehm... sono Tenma Matsukaze, mi vorrei informare per gli orari delle lezioni di surf prenotate da Ichinose Kazuya."

Take me aliveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora