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Rebekah si svegliò di soprassalto accanto ad uno sconosciuto. Stava per urlare, ma poi si ricordò della giornata precedente, della sua vita artificiale, della sua giornata da umana. Ascoltò i battiti del ragazzo, sentì il suo sangue. Era umano.
Lo svegliò.
- Tu non mi hai mai visto. Noi non siamo mai stati insieme e, non appena me ne andrò, dimenticherai il mio volto-.
Lo guardò. Non aveva più di venti anni. Era biondo, dagli occhi infinitamente azzurri, lo sguardo dolce e protettivo.
A quanto pare sono affascinata da questi uomini. Stefan, Matt, e poi Marcel. Oh, Marcel.
Morse leggermente la mano del ragazzo per assaggiarne il sangue, aveva imparato negli anni a non essere sprovveduta.
È pulito. Non prende la verbena. Meglio andare.
E scomparve lasciando il ragazzo in uno stato di confusione.



Elijah stava bevendo il caffè in maniera apparentemente tranquilla, ma chi lo conosceva bene poteva notare quanto in realtà fosse turbato. Osservava dritto davanti a sé, senza guardare realmente nulla, impegnato solo a cercare di scollarsi da dosso la sensazione di dolore provata il giorno prima. Fu allora che Hayley bussò alla porta con violenza. L'originale non ebbe neanche il tempo di andare ad aprirle o di dirle che non voleva vederla, prima che lei passò ad usare le maniere forti.
Spaccò la maniglia e si ritrovò di fronte all'uomo di cui era innamorata.
- Prego Hayley, entra pure- disse allora, ironicamente.
- Si può sapere che cazzo è successo?! Ieri mi sono svegliata con una sensazione di dolore diverso, un dolore orribile. Ero la moglie di Klaus, o meglio ex moglie, dato che aveva causato un incidente che mi aveva portato all'aborto-
Elijah la guardò sbarrando gli occhi.
- No. Ovviamente non l'aveva fatto di proposito, ma in quella vita non fui mai in grado di perdonargli l'errore. Non avevo mai provato un dolore come quello, è una sensazione veramente orribile. Mi ero avvicinata ad un simile dolore solo dopo averti perso, tanto tempo fa- disse in un sussurrò cercando di ingoiare il nodo in gola che le si era formato.
Non riusciva ancora a smaltire quel turbinio di sensazioni e aveva bisogno di sfogarsi, necessariamente, subito dopo aver capito cosa stava accadendo.
- Forse dovremmo andare da Klaus per trovare Rebekah, Freya e Caroline, ma soprattuto per capire chi può essere stato in grado di fare una cosa del genere- e detto questo si avvicinò alla porta senza degnare Hayley di uno sguardo. Nel profondo però, avrebbe voluto baciarla. Baciarla con foga e dolcezza, con amore e rimpianto, consolarla per ciò che aveva patito, ma si trattenne come faceva da un po'.



Caroline aprì gli occhi e vide un uomo accanto a lei.
Elijah, pensò considerando i giorni passati.
Mise pian piano a fuoco e riconobbe la collanina di Klaus. Riconobbe i suoi muscoli ed il suo bel viso incorniciato da dei riccioli ribelli che ricadevano sulla fronte. Sbarrò gli occhi e con delicatezza, per non svegliarlo, si mise a sedere.
Questa volta siamo nudi!
Si coprì con il lenzuolo e guardò lui respirare tranquillamente.
Ma come diavolo...
Sbarrò ancora di più gli occhi ricordando la giornata precedente. Ricordando ciò che aveva provato per Klaus. Ricordando i loro baci. Ricordando il loro...
Oh, Dio che immenso casino, pensò mentre in realtà il suo subconscio urlava una sola parola: ancora!
Klaus era nudo, bello come una divinità, come il Diavolo, l'emblema della dannazione angelica.
Anche lui aprì gli occhi e, appena la vide, si alzò a sedere confuso e sconcertato. Poi li sbarrò, probabilmente per i ricordi appena ritornati. Osservò lei e mentre la osservava non poté non fare il suo solito sorriso beffardo per la nottata.
Caroline allora, irritata da tutto ciò che era avvenuto, afferrò un cuscino e glielo tirò in viso, così da coprirgli gli occhi mentre si rivestiva. Klaus la vide cercare di alzare la cerniera con scarsi risultati.
Subito le fu dietro.
- Se vuoi ti aiuto- sussurrò.
Caroline tentennò, poi sospirò e tolse la massa di capelli.
- Forse dovremmo parlarne- fu l'unica cosa che gli venne in mente.
- Non c'è nulla di cui parlare. Era solo sesso. Era tutta un'illusione, un inganno, un po' come tu hai fatto con me. Mi hai ingannato. Nulla di più- sbottò acida, cogliendo subito l'occasione per ricordargli ciò che era successo prima della giornata da umani. Non l'aveva di certo dimenticato solo per tutta quella sceneggiata, qualunque cosa fosse.
- Caroline, ne dobbiamo proprio parlare-
Ma lei era già diretta verso l'uscita, troppo arrabbiata anche solo per sentire la sua voce. L'ibrido però non demorse e le corse dietro in cortile.
- Caroline! Dobbiamo almeno parlare di Elijah!- le urlò e lei si fermò.
Non capì subito perché si fosse fermata, insomma, era Caroline, non si sarebbe fermata solo perché glielo avesse chiesto. Fu allora che vide un uomo all'entrata: un uomo dal fascino magnetico e dai capelli e occhi neri. Sorrideva e, qualcosa in lui, gli ricordava Damon Salvatore in un certo senso. Inutile dire che già lo infastidiva.
- Enzo!- le sentì urlare prima di vederla buttarsi tra le sue braccia. Enzo la prese al volo e poi la riappoggiò a terra per fissarla negli occhi.
- Ciao bella bionda-
Klaus si schiarì la gola.
- Lui chi è?-
- Oh, sono solo il grande ibrido originale. Sono Klaus Mikaelson. Sono colui che non può essere raggiunto dalla morte. Sono l'essere che può infliggere la morte. L'unico davvero immortale. Il più grande, il più potente, il più...-
- Il più presuntuoso- finì Caroline.
Enzo la lasciò e lo fissò con una l'unta di curiosità e nient'altro, nessuna paura.
- Immaginavo peggio-.
- Come scusa?-
- Ti aspettavi vivesse in un enorme castello pieno di ragnatele e di schiavi? Magari che avesse i capelli bianchi e la barba lunga- scherzò la bionda.
- Sinceramente sì-
- Come scusa?-
- Ma è lui l'uomo con cui sei andata a letto? La notizia scoop del gruppo "vampiri a Mystic Falls"?-
Caroline arrossì e abbassò lo sguardo ricordando quei tempi, sembrava passata una vita, poi rise debolmente e disse di sì.
- Scusate, io sono qui!- urlò.
- Non frega a nessuno fratello- mormorò Rebekah entrando.
- Salve- disse Enzo usando un tono di malizia guardandola.
Rebekah alzò un sopracciglio quasi disgustata da quel tentativo di seduzione, ma allo stesso tempo divertita da quella sfacciataggine.
- Va al diavolo- rispose soltanto senza poter però trattenere un sorrisino, poi si fermò di fronte a Klaus.
- Si può sapere che cosa è successo ieri? Mi sono ritrovata a letto con uno sconosciuto!-
- Beh, se è per questo, io sono finita a letto con Klaus- disse Caroline avvicinandosi.
La vampira originale girò gli occhi, irritata da quella situazione adolescenziale-Non fate finta che sia stato brutto. Si vede che vi è piaciuto ad entrambi-
- Sorellina la tua mancanza di tatto aumenta sempre di più- era stato Elijah a parlare.
- Scusate, esisto anch'io!- disse Enzo con un tono più forte. I tre Originali lo guardarono.
- Hai tre secondi prima di essere ucciso- sentenziò il più elegante dei tre, solitamente non era così brutto ma quella era veramente una pessima giornata in un mare di giornate orribili.
Caroline, istintivamente, si avvicinò per proteggerlo.
- Sono venuto per una cosa importante. Riguarda i tuoi figli e credo pure Elena-.
La ragazza guardò l'amico senza capire, anche gli altri lo fecero stupiti del fatto che non fosse una presenza del tutto inutile.

Stupido folle amore <<Klaroline>>Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora