I PARTE.

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Salve a tutti! Sono qui per proporvi una OS molto particolare alla quale tengo parecchio: una Anastasia AU.
E' da sempre il mio cartone preferito e non ho potuto fare a meno di scrivere una Larry con questa trama.
Ovviamente tutto la OS si ispira al cartone animato anche se ci sono molte modifiche, sia di trama sia a livello di personaggi e dei loro rispettivi caratteri. Spero di non aver combinato un completo disastro perchè scrivendo ho sentito molto l'ansia da prestazione e la paura di rovinare il mio cartone del cuore. Detto questo ci sentiamo alla fine se avrete la pazienza e la voglia di arrivare in fondo.

S.


San Pietroburgo, 1916

'Harry, Harry quante volte vi ho detto di non correre per i corridoi'
Donna Natasha stava -ormai da ore- rincorrendo il piccolo granduca per tutto il Palazzo Reale.
Aveva il fiatone e i piedi gonfi mentre il bambino sembrava perfettamente in forze e per nulla stanco.
'Suvvia Natasha non dirmi che sei già affaticata' la prese in giro Harry, i riccioli morbidi e quelle due adorabili fossette ad incorniciargli il viso.
'Signorino finalmente vi siete fermato' Natasha lo raggiunse, prendendolo saldamente per mano.
Il bambino le lanciò un'occhiata vispa 'Ma ti stavo tenendo allenata per il ballo di domani sera' Sbattè innocentemente gli occhioni e Natasha sospirò.
'Signorino Harry io non andrò al ballo. Voi, piuttosto, non potete prendere un malanno quindi vi consiglio di rientrare nelle vostre stanze fino all'ora di cena'
Il bambino sembrò considerare per un attimo la cosa poi scosse il capo, sgattaiolando fuori dalla presa dalla povera bambinaia.
'Mi dispiace Natasha ma ora devo assolutamente andare a raccontare del ballo di domani!'
'Ma signorino...' cominciò la donna poi sospirò sconfitta.
Harry era il bambino più dolce ed esuberante di tutte le Russie e lei lo sapeva bene.


'Louis, Louis, dove sei?'
Harry vagava per le cucine alla ricerca del suo migliore amico. Era più grande di lui di qualche anno ed era uno sguattero, un orfanello che lavorava da anni nel Palazzo.
'Harry, cosa succede?' Un bambino di circa dodici anni, con i capelli biondo cenere e due grandi occhi azzurri e il viso sporco di marmellata fece la sua comparsa nella stanza.
Harry rise 'Lou! Hai di nuovo mangiato la marmellata di nascosto. Non è appropriato -mimò Harry con le dita, citando il suo terribile precettore che era solito ripetergli quanto questa o quella cosa dovesse essere appropriata o meno.
'Avevo fame e sai quanto può essere insopportabile il vecchio Simon nelle cucine'
Harry sgranò gli occhi e gli si fece vicino, allarmato 'Ti ho di nuovo tolto i pasti? Louis ti prego dimmelo'
Il più grande fece scivolare la voce del suo amico su di sè come balsamo per il cuore e quest'ultimo si riscaldò un pò: purtroppo il vecchio Simon, il cuoco, lo puniva molto per il suo caratteraccio e ancora spesso le punizioni consistevano quasi sempre in un digiuno accompagnato da una buona dose di schiaffi. Louis ci era abituato.
'Lascia perdere Haz' gli disse sorridendogli.
Il suo amico gli si avvicinò 'Sai che potrei parlarne a papà e...'
'Signorino Harry, sto assolutamente bene' lo riprese affettuosamente Louis, fingendo un'espressione seria, di quelle che vedeva sempre sfoggiare ai grandi.
'Sei il mio più caro amico Louis. voglio solo accertarmi che tu sia felice' ammise Harry abbracciandolo.
Louis rimaneva sempre affascinato dalla dolcezza del principe e di come fosse sempre pronto ad aiutarlo.
'Lo so Harry' rispose stringendolo a sua volta 'Ora dimmi quello che dovevi'
Harry parve ricordarsene e si illuminò.
'Oh sì, ero venuto per informarti della bellissima notizia! Domani sera qui a palazzo si terrà un ballo'
Il viso di Harry era contornato dalla sue meravigliose fossette, proprio come capitava ogni volta che sorrideva genuinamente.
Louis non potè resistere alla tentazione di infilare un dito dentro quei due bellissimi crateri, facendo ridacchiare ancora di più il più piccolo, divertito.
'Dai Lou, sii serio. Hai capito che notizia?'
A quel punto il giovane servo si rabbuiò un poco, ben consapevole che il ballo era riservato solo ai reali e non di certo alla servitù.
'Harry, sono molto felice per te' rispose tuttavia, cercando di sfoderare uno dei suoi sorrisi migliori.
Il piccolo granduca, però, inclinò il capo, confuso 'Perchè per me? Per noi! Tu ovviamente parteciperai'
'Sai bene che non posso, io sono solo un servo e...'
'No, tu sei prima di tutto il mio migliore amico. Il ballo è stato indetto per festeggiare i Romanov e il loro trecentesimo anno di reggenza e ti informo che io sono uno di loro e non c'è niente che mi renderebbe più felice della tua presenza va bene?'
Louis fu estremamente emozionato e felice nel sentire quelle parole, così cariche d'affetto sincero. Harry e tutta la sua famiglia gli avevano sempre voluto un bene vero, e lo avevano accolto a casa quando lui era poco più che un bimbo piccolissimo.
'Harry so che per te è così ma vedi questi balli sono cose per persone importanti, come te e la tua famiglia'
Harry ridacchiò 'Cosa ne puoi sapere tu? Hai solo dodici anni'
'Ne so quanto basta, piccolino'
Il piccolo granduca mise su un broncio adorabile 'Non mi chiamare così solo perchè sei più grande'
Louis gli fece una carezza gentile 'Non ti chiamo così solo per questo ma anche perchè sei il mio migliore amico e sei più piccolo anche se so che non ne hai bisogno perchè sei un reale vorrei sempre proteggerti da qualsiasi cosa'
Louis era cresciuto molto in fretta ed era molto più maturo di qualsiasi bambino della sua età. In cucina, il maggiordomo Nicolav se ne andava in giro dicendo che in realtà lui era un diciottenne intrappolato nel corpo di un dodicenne; fu per questo che il piccolo servo si lasciò andare a quella confessione -strana quanto vera.
Probabilmente Harry non avrebbe compreso a fondo il significato che gli attribuiva Louis, ma lo avrebbe preso come una semplice promessa di difenderlo. In fondo era quello che facevano -o avrebbero dovuto fare tutti a palazzo.
Ma la sensibilità del piccolo reale era spiccata tanto quanto la sua intelligenza. Fu così che saltò al collo di Louis e lo strinse a sè, forte fortissimo, quasi lasciando entrambi senza fiato.
'Ti voglio bene Louis, non so come farei senza di te'
Poi, quando entrambi apparvero sufficientemente soddisfatti di quella stretta, Harry lasciò il più grande non prima di avergli giurato un 'Domani sarai al ballo!'
Harry Edward Styles.
Il futuro zar di tutte le Russie.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 16, 2016 ⏰

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