'Tutti utili, ma nessuno indispensabile'
Noi siamo, per un lasso di tempo che varia per anni, minuti nella mente e nella vita di qualcuno: siamo un pensiero costante, discontinuo, stabile o instabile.
Esattamente, siamo creati per riempire tempo e spazio; ma per le persone che rientrano nella nostra vita non siamo indispensabili, saremo soltanto un passaggio, e il vuoto che creiamo andandoce dal loro tempo, verrà colmato da altre persone, anche esse, non indispensabili.
Tutti, a un certo punto della nostra vita, perderemo una persona, lasciandola andare volendo o no, e essa, se ne andrà portandosi con sé Felicità, ricordi e emozioni, lasciando un vuoto, incolmabile, o almeno per ora.
Io ho perso lei, pensavo di poterla dimenticare senza problemi, colmando questo vuoto, non con un'altra persona, ma con qualcos'altro, e invece no, nel tempo trascorso senza di lei non sono riuscito a far altro che pensare a lei, ogni minimo dettagli mi riportava a lei.
L'odore del cappuccino, che dopo averlo assaporato, assumevano le sue umili labbra, il color oro del campo di grano vicino a casa mia, lo stesso colore dei suoi capelli morbidi appena lavati, il gusto delle tenere fragoline dell'orto dei miei genitori, lo stesso gusto mi riportava al profumo che emanava il suo cuscino, su cui ci premevo con delicatezza il naso quando lei era via, in viaggio, per ricordarmi che era sempre con me, che dei semplici chilometri non ci avrebbero mai diviso, non sarebbero bastati neanche quelli a impedirmi di amarla.
Lei era una di quelle persone per cui vale la pena alzarsi la mattina per poi passare tutto il giorno con lei, dedicarlo interamente a lei, a quel che era noi,era il mio lieto fine, il mio capitolo felice nel libro della mia vita, pensavo che dopo che lei aveva preso posto nel mio mondo non se ne sarebbe andata, me lo aveva promesso, lo aveva giurato, ma io le ho fatto spezzare la promessa condanandomi a una vita infelice, spoglia, vuota senza di lei, la mia felicità.
Ma nel tempo le persone cambiano, cambiano idee, pensieri e sentimenti, lei è cambiata, e io non sono cambiato insieme a lei e, questo forse, la spinta a volare via da me, a allontanarsi lentamente, in punta di piedi, senza far rumore, cercando di non lasciare alcun dolore, portando via da me e da casa nostra, ogni suo piccolo frammento, e poi, appena riuscì a ricostruirsi spari' lentamente, come una piccola lumaca, fragile, ma protetta dal suo guscio. Forse è tutta colpa mia, non sono riuscito ad impedire che lei, di soppiatto si allontanasse, dovevo impedire che si avvicinasse all'indipendenza, abbandonando l'unica cosa da cui doveva dipendere, me.