Immagina 28

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La prof di scienze vi ha detto di fare un progetto. Però ha scelto lei le coppie per farle più equilibrate. Dato che in classe siete dispari, sei tu quella che rimane senza e a fine ora ti chiama per parlare. Sei un po' preoccupata ma vai alla cattedra. "Y/N ho deciso, dato che sei la più brava di questa classe, di farti fare il progetto con un ragazzo di terza." "Ok, va bene." "Vieni con me." Esci con la prof e ti porta nella classe dello studente misterioso. Bussa ed entra chiedendo al professore "Può far uscire un attimo Galli?" Tu appena senti quel cognome sussulti. 'Cosa? Galli? Magari non è lui..' pensi. Il professore in classe chiama "Tancredi, esci con la professoressa che deve parlarti." In quel momento ti agiti. 'Oddio oddio oddio. Tancredi Galli. No. Non ce la posso fare. Voglio morire all'istante.' Lui esce e appena ti vede ti sorride e tu ti accarezzi il braccio per l'imbarazzo di quella situazione. "Galli, lei è Y/N, una delle mie studentesse migliori. Avevo pensato di farvi fare il progetto di scienze insieme dato che anche tu sei molto bravo in materia." "Va bene. Non la deluderò." dice senza smettere di sorridere. "Molto bene. All'intervallo, o quando potete, organizzatevi. Avete due settimane." "Si, stia tranquilla." La prof ti riaccompagna in classe. Ti giri verso Tancredi, che ti guarda, ti fa l'occhiolino e poi entra in classe. Arrivate davanti alla porta della tua classe, la prof bussa e spiega brevemente il perché della tua assenza, mentre tu vai al posto. La tua compagna di banco, nonché la tua migliore amica, ti chiede sussurrando "Allora? Chi è il tuo compagno di progetto?" "Non ci crederai mai. Non ci credo neanche io." "Dai dai, dimmelo." "All'intervallo probabilmente verrà a cercarmi perché dobbiamo organizzarci, quindi lo vedrai." "Non vedo l'ora."
La lezione finisce in fretta ed esci in corridoio con la tua amica. Vedi Tancredi che va alle macchinette, prende un pacchetto di patatine e poi, vedendoti, si avvicina. Prima che ti raggiunga però ci mette un po' perché c'è tanta gente e hai tempo di parlare con la tua amica. Ti dice "No! Non ci credo! È lui?" "Se intendi Tancredi, beh, si." "ODDIO! AUGURI!" Lei se ne va in classe per lasciarvi soli e lui arriva. "Ciao Y/N." "Ciao Tanc." Ti chiedi se smette mai di sorridere o ha una paralisi. "Allora.. Quando possiamo iniziare?" ti chiede. "Per me va bene anche oggi. I miei sono via e ho casa libera." "Ti va se pranziamo insieme e poi andiamo a casa tua?" Nella tua testa si sta scatenando un putiferio. 'Wait what? Tancredi mi ha appena chiesto di... pranzare.. insieme? Ok... Se non sono ancora svenuta è un miracolo.' "Allora?" ti sveglia dai tuoi pensieri. "Eh? Ah, ehm, ma certo!" "Ok. Allora ti aspetto davanti a scuola. A dopo." In quel momento suona la campanella di fine intervallo. "A dopo." rispondi, ma dubiti che ti abbia sentito.
Dici tutto alla tua compagna di banco mentre aspettate il professore ed è super emozionata, peggio di te. "Si però stai calma ok? Ci devo uscire io e dovrei essere io emozionata." "Okok, mi calmo."

Suona l'ultima campanella del giorno ed esci. Saluti la tua amica prima di andare incontro a Tancredi che ti sta aspettando seduto su un muretto. "Ciao." dici timidamente. "Ciao!" dice lui alzandosi e abbracciandoti. 'Keep calm and respira. Keep calm and respira.' ti ripeti. Senti il tuo cuore impazzire appena si stacca e, con voce dolce, ti chiede "Cosa vuoi mangiare?" "Per me va bene qualsiasi cosa. Decidi tu." "Un kebab?" "Perfetto." "Ok andiamo."
Vi sedete uno di fronte all'altro e intanto che aspettate ti chiede "Allora, Y/N, parlami un po' di te." "Beh, che dire. Mi piace molto disegnare e leggere." In quel momento arrivano i vostri kebab e iniziate a mangiare. "Cosa leggi?" "Storie d'amore e romanzi. Ah, e nel tempo libero guardo video su youtube, tipo i tuoi." Sussurri le ultime parole come se ti vergognassi. "Davvero? E ti piacciono?" Annuisci. Bevi un sorso e riprendi a parlare. "Mi piacciono molto i disegni che fai. Io non sono molto brava. Principalmente copio disegni già fatti. Non sono capace a farli da sola." "Beh, se vuoi, ti insegno qualche tecnica che uso io." "Mi piacerebbe tanto!" rispondi più entusiasta di una bambina di due anni a cui hanno appena regalato una bambola. "Ok! Ahahaha." Scoppi a ridere anche a tu. "Dove abiti?" ti chiede dopo aver riso. "Non tanto lontano da qui. A piedi ci mettiamo un quarto d'ora se camminiamo piano." "Ah che bello."
Uscite dal locale e iniziate a camminare lungo il marciapiede. Nessuno parla, ma ad un certo punto lui ti spinge scherzosamente. Lo guardi male e lo spintoni anche tu. Così per tutto il percorso per arrivare a casa tua vi spingete. Appena entri in casa butti lo zaino e poi butti te stessa sul divano esausta come se avessi lavorato per tre giorni senza fermarti. "Siediti pure dove vuoi." Lui si siede sulla poltrona in prossimità del divano. "Fai così tutti i giorni?" "Praticamente si, quando non ci sono i miei." Vi guardate e scoppiate a ridere. "Parliamo del progetto?" ti chiede. "Ma va. È ancora presto. Lo possiamo fare anche in tre giorni. Facciamo altro." Ti siedi composta sul divano e lui si siede vicino a te. Si avvicina al tuo orecchio e ti sussurra "Sai cosa potremmo fare?" Tu deglutisci rumorosamente e lui inizia a farti il solletico. Tu scoppi a ridere e ti manca l'aria. Lui smette di farti il solletico e tu hai una specie di attacco d'asma. Lui preso dal panico fa la respirazione bocca a bocca. Quando sente che il tuo respiro si è normalizzato ne approfitta e inizia a baciarti. Tu chiudi gli occhi e ti lasci trasportare dalle sue labbra che si muovono insieme alle tue. Ti corichi senza staccarti un secondo e lui sta sopra di te, con le mani poggiate sul divano per tenersi sollevato e non schiacciarti, mentre tu giochi con i suoi capelli carezzandoli dolcemente. Si stacca e ti guarda dritta negli occhi per poi sorriderti a pochi centimetri dalle tue labbra. Tu alzi leggermente la testa per annullare la distanza tra le vostre bocche, ma lui si allontana. Alzi ti più la testa per raggiungerlo ma si allontana di più. Tu allora offesa lasci cadere la testa sul cuscino e lui si avvicina a te per baciarti e toglierti la smorfia formatasi a causa sua, che si trasforma in pochi secondi in un sorriso.

Immagina || Tancredi Galli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora