La scelta

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Mi risveglio da quella caduta traumatica, sento le foglie secche sotto di me e il sangue che esce da una ferita sul viso.
Mi guardo intorno: non vedo Ariana.
Sento le braccia deboli e pure le gambe.
Vedo ancora doppio e non so se riesco ad alzarmi. Mi faccio forza però e cerco quella ragazza.
Cammino nelle vicinanze, se Matt l'avesse presa? Se fosse morta? Non potrei sopportarlo, ho già una persona da ritrovare.
"Ariana!" Urlo e sento solo il rumore delle foglie secche quando vengono calpestate, perché Ariana mi ha detto che quella ragazza non era Noemi? Quel ragazzo bendato rara Scott?
Niente ha più un senso.
Matt non potrebbe uccidere l'unico fratello rimasto; dopo che ha scoperto della morte del suo presunto fratello, Shawn, lui non avrebbe la forza per uccidere Scott.
Da lontano, stesa sull'erba vedo lei.
Ariana.
Non è stata presa da lui.
Corro verso di lei anche se non riesco a tenermi in piedi.
Mi siedo a gambe incrociate e le scosto i capelli dal viso. Lei apre dolcemente gli occhi e appena mi riconosce sorride.
"Dobbiamo andare." Dico con incertezza, vorrei ritornare in quel posto per scoprire qualcosa, per trovare un cadavere sperando che sia quello di Scott e non quello di quella ragazza che forse era Noemi.
"Pensavo che ti avessero preso." Mi dice alzando una mano e poi la appoggia sulla mia guancia.
"Se non vogliamo rischiare dobbiamo andarecene. Qui non è sicuro." Lei si alza e si appoggia a me e risaliamo dal punto in cui siamo caduti.
Ora non c'è nessuno.
È come se non ci fosse mai stato nessuno.
Tutta tranquillità.
"Andiamo." Le dico indicando la macchina, il sole picchia sulle nostre teste e spero che non mi venga un mancamento.
Saliamo in macchina e corriamo via da quel posto, sono stato stupido a portarla lì.
Parcheggio davanti a casa mia e corriamo verso l'entrata.

Miranda è ancora nel letto che dorme profondamente e io vado di fuori a fumare una sigaretta, lei mi segue e mi guarda mentre fumo.
"Ti dà fastidio?" Le chiedo.
"No, mi chiedo perché lo fai?"
"Devo rilassarmi; non è facile questa situazione."
Finisco la sigaretta e mi sento decisamente meglio.
"Vieni, ti riporto a casa." Dico ad Ariana con un sorriso.
"Va bene, però non sparire per sempre." Mi dice.
"Non lo farò mai. Devo solo scoprire dove si trova Noemi e soprattutto devo trovare chi ha creato tutto questo."

Dopo averla riportata a casa mi dirigo verso la fabbrica dove abbiamo trovato Jessica e dove Shawn è stato ucciso. Scendo dalla macchina ed entro senza esitare. Apro la porta dove un tempo c'era la povera Jessica. Questo posto è come una stanza di un manicomio, cerco nei cassetti di un piccolo cassetto impolverato, ma ci sono solo siringhe che probabilmente usavano per drogare Jessica.
In fondo a quella stanza cupa e fredda vedo una porta. Mi alzo da terra e la apro; ci sono varie cose.
Un divano al centro della stanza e un tavolino con un posacenere e della droga appoggiata sopra. Una scrivania alla quale mi avvicino e vedo delle altre foto. Però non le solite con leso ragazze, questa volta ci sono io quando spingo Matt giù da quella collina. Poi quella di qualche ora fa, io e Noemi che ci baciamo, io che uccido quel ragazzo a casa di Matt. E quella dove scopro che Michael muore.
Che cosa ci facevano lì?
Ho sempre avuto qualcuno che mi fotografava.
Per ricattarmi se mai un giorno avessi scoperto chi era stato a fare tutto questo.
Perché lui sa di cosa sono capace.
Sa che sono pericoloso e che farò di tutto per trovarlo.
Scappo via da quel posto e mi dirigo a casa Espinosa, non ci dovrei ritornare ma ho una possibilità di scoprire qualcosa o di trovare la ragazza che amo.
Scavalco il muro e poi mi arrampico fino alla finestra della camera di Scott. Non c'è nessuno così mi precipito dentro.
Anche se so che forse Scott è innocente guardo, comunque nella sua roba. Trovo il suo telefono, probabilmente lo avrà dimenticato.
Lo sblocco in un attimo perché lui è una di quelle persone che si scordano le password e per questo posso entrargli nel cellulare facilmente. Controllo la galleria, i messaggi e le ultime chiamate... ma niente. Finché non trovo un messaggio interessante mandato da un numero sconosciuto: Non posso più sopportare tutto questo. Scrive Scott e il misterioso tizio risponde: Cerca la verità e poi vieni qui.
Poi c'è un messaggio con su scritto un indirizzo; è la casa di Mike... perché quel tipo gli ha scritto così?
Corro via da quella casa e appena sono in macchina faccio un bel respiro e poi vado verso la casa di Michael.
I genitori non ci sono, è tutto così tranquillo. Grazie a Mike so come entrare in casa sua.
La sua famiglia nasconde le chiavi di casa in un vaso all'entrata.
Originale.
Fortunatamente l'allarme non è attivo; devo trovare qualcosa pure qui. Perché qualcuno ha spostato il cadavere di Mike ed è stato qualcuno che non voleva far sapere la sua morte.
Questo vuol dire che pure Mike sapeva qualcosa che non doveva sapere.
Guardo dappertutto, convinto di trovare qualcosa in una casa di qualcuno che non c'entra nulla con questa storia.
Finisco in camera di Mike, perfettamente in ordine.
Controllo nella libreria, nei cassetti... ovunque ma nulla. Però ad certo punto sento un rumore, è un cellulare che squilla... è sotto il letto. Allungo la mano per prenderlo e c'è un messaggio. Sembra lo stesso numero che c'era sul telefono di Scott.
Vieni nel posto dove Luke ha cercato di ucciderti.
Rabbrividisco, questo è il cellulare di Matt.
Perché è qui?
Come è arrivato qui?
Chiunque abbia scritto quel messaggio sa che cosa ho fatto quella sera.

Ricordo ancora dove "uccisi" Matt, nonostante il traffico riesco ad arrivare in quel posto dopo circa un'ora. Da lontano vedo una sagoma di un ragazzo, non reagisci a capire chi sia inizialmente, ma appena cammino verso di lui lo riconosco subito.
Matt.
"Sei arrivato finalmente." Dice voltandosi verso di me e appena si gira due ragazzi mi tengono salde le braccia.
"Matt, ma che sorpresa. Sapevi già che sarei venuto vero?"
"Ovvio, anche il mio capo lo pensava, sai? Ma non era del tutto convinto." Replica lui con un sorriso malefico mentre i due ragazzi mi tengono stretto.
"Sono successe tante cose nell'ultimo periodo non trovi? Hai scoperto tante cose e ucciso tante persone. Ma la domanda è: perché non ti ho ucciso?"
Lo guardo in un modo terribile, però ora lui non ha paura di me perché delle persone non mi permettono di ucciderlo.
"Ti sei innamorato, vero? Amico mio che cosa bella." Dice schiaffeggiandomi e io mi ritraggo. 
"Vaffanculo Matt, sei un animale. Porca puttana uccidi come se non ci fosse un domani."
"Luke... non ti ucciderò, tu meriti di soffrire come hanno fatto tutte le mie vittime."
"Mi torturerai? Mi drogherai? Avanti... fallo." Dico mentre cerco di mostrare le braccia.
"Sarà una sfida la tua. Dovrai fare una decisione."
"Di che tipo? Drogami con LSD o eroina?"  Lui ride maliziosamente.
"Dovrai decidere chi salvare." Lo guardo perplesso non capisco cosa gli passa per la testa.
"Hai un'ora di tempo, in quell'ora solo una persona salverai. L'altra morirà, non pensare di salvare entrambe perché non è possibile. In un'ora no." Lui mi butta per terra un foglio dove ci sono scritti due indirizzi.
"Questi posti richiedono un'ora entrambi."
"Chi devo salvare?" Gli faccio.
"Noemi o Ariana? Una delle due morirà. Sta a te decidere chi salvare."

I'M NOT DANGEROUS ||LUKE HEMMINGS||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora