il viaggio che farai.

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Buona fortuna amore, nel viaggio che farai.
Buona fortuna amore, ovunque tu sarai.

Già, si era rassegnato. Harry sarebbe partito tra tre settimane e non sarebbe potuto andare con lui. "Viaggio di lavoro" si. Che sarebbe durato circa 5 anni, nei quali Louis non avrà ferie ed Harry lo convince che non è sicuro andarlo a trovare. Si erano sposati da poco, in fin dei conti. E per carità, era felice per il suo ragazzo, ormai marito, avrebbe guadagnato molto, ma davvero era troppo. Che poteva fare? Era andata così. Poteva solo augurare buona fortuna al suo ragazzo e sperare di aver modo di vederlo.

Nei posti più lontani, che non hai visto mai.
Perché non c'è domani, se non come vorrai.

Damasco. Siria. Guerra.
Eh già, era stato assegnato ad essere un reporter di guerra. Non sapeva quando lo avrebbe rivisto, ma soprattutto, non sapeva se lo avrebbe rivisto. Tutto ciò stava dilaniando dentro entrambi. Già non ne potevano più.
Potevano solo sperare.

Dammi tutto adesso, tutto quello che hai.
Dammi l'odore addosso, se no mi perderai.
Della tua pelle in fiamme, dammi l'amore in faccia e i morsi sulla carne.
La vita che si slaccia.
E si slaccia.

Le tre settimane volarono. E Louis chiese a Harry un ultima notte. Fecero l'amore in modo totalmente diverso dai mesi scorsi.
Si amavano e si sentiva.
C'era la voglia di diventare un solo corpo ed una sola anima, una cosa sola.
Si amarono come mai prima d'ora.

Ti hanno insegnato i tuoi, che il mondo è in una mano.
Le righe sulla pelle, da dove proveniamo.

Harry ne era certo, aveva trovato tutto il suo mondo in un piccolo corpo, fragile e stanco che ora giaceva sorridente accanto a lui. In una persona fantastica, capace di prendere la vita sempre con il sorriso sulle labbra, qualsiasi cosa accadesse.
Si sporse e iniziò a baciare ogni singolo segno che percorreva il candido corpo di Louis.
Ogni voglia, macchia o cicatrice, anche insignificante.
Tutto era un pezzo di storia, ed Harry, era determinato a conoscerla nei minimi dettagli. Voleva far parte di Louis nel modo più completo possibile.

E se lassù un angolo di cielo ci appartiene.
Vale la pena in questo posto seminare il bene.
E come viene.

Harry sistemava le ultime cose, Louis pregava.
Pregava Dio di far tornare Harry sano e salvo.
Pregava Dio di dargli la forza.
La forza di continuare a lottare anche se Harry non era al suo fianco. Ma non si è poi così lontani se si è sotto lo stesso cielo, no?

Buona fortuna vita, buona fortuna amore.
E niente più dolore, -ore, -ore.

Pochi minuti ed avrebbero annunciato quel fottutissimo, stramaledetto, volo. Erano non abbracciati ma come incatenati l'un l'altro. Louis cercava di ripetersi che doveva lasciarlo e basta, senza pensarci, ma tutto ciò che riusciva a fare era piangere e singhiozzare sulla spalla del suo amato. Non era forte.
Continuava ad augurare buona fortuna ad Harry, a dirgli di tornare presto.
Continuava a piangere, non era così stupido e non credeva che Harry sarebbe tornato.
Nemmeno Harry ci credeva.

Dammi tutto adesso, tutto quello che hai.
Dammi l'odore addosso, se no mi perderai.
Della tua pelle in fiamme, dammi l'amore in faccia e i morsi sulla carne.
La vita che si slaccia.
E si slaccia.

Nelle menti di entrambi, piccoli flashback passarono fugaci, quasi ad aver persino loro paura di disturbare quei due in un momento simile.
Flashback della loro storia, che "non doveva mai finire." Era già finita?
Louis non aveva risposta, Harry nemmeno.
Non se ne capacitavano, di come la vita potesse dividerli.
Piccoli flashback delle loro notti più belle e dei loro sorrisi migliori.
Del loro matrimonio.
Avevano i cuori spezzati e le braccia troppo legate.
Il tempo stringeva.

Basta dai, non ce lo lascio il cuore un'altra volta.
Ancora buona fortuna amore.

E Dio solo sa come ma ce la fece.
Non appena pronunciarono il nome del volo di Harry, Louis sciolse l'abbraccio.
Gli arrivó un sussurrato "ci vediamo presto."
Singhiozzó e lo bació per l'ultima volta.
Poi si voltò di spalle.
Pronto a prendere una strada diversa, da solo.

E ti sei chiesto mai, tutto finisse ora.
E' già finito tutto.

Ne era sempre più certo: doveva andare avanti, Harry non sarebbe tornato. Chi sopravviveva alla guerra? Nessuno. Men che meno un reporter!
Rimase in piedi davanti la vetrata.
I pugni chiusi lungo i fianchi.
Guardò l'aereo prendere il volo.
Disse mentalmente addio ad Harry e scoppiò in un pianto disperato.
Non era vita.

Ma ricomincia ancora.
E ancora.

Due braccia lo strinsero da dietro.
Guardò quelle mani esageratamente grandi sul suo piccolo corpo.
Una piccola croce sulla mano sinistra.
Sorrise raggiante e si girò, gettandosi in collo ad Harry, continuando pesantemente a piangere, ma stavolta di gioia.
Lo riempì di baci ovunque, niente era perduto.
Uomo di poca fede!
Harry lo posò a terra, gli scostó i capelli dal viso e lo bació lentamente, con tutto il desiderio e l'amore del mondo.
Poi lo trascinó-letteralmente- al check in, Louis era alquanto sconvolto, ma felice.

Buona fortuna amore, nel viaggio che farai.
Buona fortuna amore, ovunque tu sarai.

Cambiò il costosissimo biglietto per Damasco in due per arrivare a Osaka. Giappone.
Louis e la felicità erano ormai una cosa sola.
Era una follia.
Una stupida, stupenda follia.
Partirono assieme, fregandosene del lavoro di entrambi.
Lontano.
Da tutti e tutto.

Dammi tutto adesso.
Tutto quello che hai.
Dammi l'odore addosso.
Se no mi perderai.
Della tua pelle in fiamme.
Dammi l'amore in faccia.
E i morsi sulla carne.
La vita che si slaccia.
E si slaccia.

Inutile dire che finirono a far l'amore per tutta la settimana, ogni notte.
Inutile dire che finirono felici.

End.

S.A.:
Giuro, nella mia mente era migliore.
Auguri a noi.
+3.💕
xitsgottabehaz

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 18, 2016 ⏰

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Buona fortuna amore. [OS LARRY.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora