Between Us ||Spin-off ACDT3||

3. Martedì

Martedì

Il martedì è il giorno di Lucas. Uno di quelli che preferisce di più di tutta la settimana. Lucas è felice. La sua lezione mattutina va tutta liscia. Chris arriva per la prima volta nella sua vita in ritardo, beh prima che inizi la lezione, ma comunque in ritardo rispetto al solito, portando con sé una bambina al seguito, la sua sorellina. Sua mamma è al lavoro e la scuola ha deciso di prendersi un giorno per fare disinfestazione.
"Non è un problema se resta qui con noi, vero? Lisa è una bambina davvero buona, non disturberà" dice Chris velocemente, impaurito da una possibile risposta negativa del professore.
Ma Lucas impazzisce alla vista di bambini e scuote la testa. "Non è affatto un problema". E prima che l'aula si riempa le fa tantissime domande e le fa vedere cosa si può fare con un foglio di carta e delle forbici poco pericolose.
E Lisa continua a giocare in silenzio in un angolino della grande aula, aspettando che Lucas finisca la sua lezione, per poi mostrargli il suo lavoro. Glielo porge con un sorriso. Quel foglio ritagliato e decorato, gli origami con la carta. "È bellissimo" la elogia con un sorriso enorme.
Glielo restituisce, ma la bambina lo rifiuta, scuotendo la testa e ridacchiando. "È per me?" chiede sorpreso.
"Sì" dice la bambina e Lucas è quasi commosso mentre la ringrazia.
Rimpiange quasi di non aver studiato per insegnare all'asilo o alla scuola primaria.
"Lei non ha figli, professor Horan?" chiede Chris.
"No, non ancora" risponde, mentre i pensieri gli attanagliano la mente. Quello è un argomento troppo delicato per Lucas, che però affronta raramente con Derek.
"Sarebbe un ottimo padre" dice Chris con un sorriso.
Sorriso che Lucas non ricambia. Se Chris avesse saputo che quello sarebbe stato uno dei motivi che avrebbero influito sulla depressione di Lucas, di certo non avrebbe detto una frase del genere.
La lezione del pomeriggio è saltata e lui esulta quasi, perché può fare una sorpresa a Derek e pranzare direttamente con lui in ospedale, piuttosto che parlargli al telefono.
Derek si illumina non appena vede suo marito che entra nel reparto.
"Che ci fai qui, amore?" gli chiede con un sorriso dolce.
"Mi mancava mio marito, che sta mattina ha scritto solo una misera x sul mio bigliettino" dice Lucas con disappunto.
Il biondo ridacchia. "Mi dispiace. Ero davvero in ritardo". Si alza sulle punte e bacia Lucas sulle labbra, per farsi perdonare. "Vieni, andiamo a mangiare qualcosa".
Dopo quella mezz'ora insieme, Lucas può tornare a casa. Si sente davvero ispirato da quella mattina, così appena mette piede nella sua abitazione, quasi corre nello studio. Ci resta per ore e scrive poesia. Da quando si è laureato ha riscoperto anche quella passione. Ama scrivere in versi e mettere parti di sé in piccole strofe. Ovviamente perde la cognizione del tempo, come ogni martedì, perciò ordina le pizze, che arrivano esattamente qualche minuto prima che arrivi Derek. Lucas si sta mettendo una camicia addosso quando il fattorino suona e lascia i bottoni ancora aperti, tanto che quando arriva Derek fulmina sia Lucas che il fattorino, che va via quasi spaventato, dopo aver preso la sua mancia.
"Devi smetterla di mettere sempre tutto in mostra" lo rimprovera Derek, accompagnando il tutto con uno schiaffo sul sedere sodo del più alto.
"Magari era etero" borbotta Lucas, sistemando le pizze sul tavolo.
Derek sbuffa e gli abbottona la camicia. "Chiunque diventerebbe gay con te".
Lucas ride. "Esagerato".
"Nessuna esagerazione".
Lucas non riesce a trattenere il sorriso davanti alla gelosia del suo uomo.
Mangiano le pizze ancor prima che si freddano e poi Lucas si ritrova a mettere fretta a Derek. "Se mi fai arrivare in ritardo, te la faccio pagare".
Il martedì sera è uno dei momenti che Lucas ama: il club serale di lettura.
È un gruppo di dieci persone davvero simpatiche. Derek in realtà si sente sempre fuori luogo lì in mezzo e ne farebbe volentieri a meno, ma non farebbe mai quel torto a Lucas. E di certo non lo lascerebbe da solo quando Evan, un biondino che si sta laureando, ammira Lucas un po' troppo.
Inoltre Lucas legge sempre qualcosa di suo a quel club e a Derek quei momenti fanno perdere la testa. Lucas è orgoglioso di se stesso mentre legge e Derek cerca di non ridere. Anche lui è molto orgoglioso di suo marito. Lucas riceve gli applausi e i complimenti e poi torna a sedersi accanto a Derek. Quest'ultimo gli stringe la coscia con la mano, ricevendo in cambio uno splendido sorriso.
Lucas è elettrizzato per il resto della sera, tanto che continua a chiedere a suo marito quale parte gli sia piaciuta di più della sua lettura. "Lu, la risposta resterà sempre la stessa se mi fai sempre la stessa domanda". 
Ma Lucas sbuffava senza perdere il sorriso. "Magari ti viene in mente qualche altra parte che ti ha particolarmente colpito". Derek rotea gli occhi. Non sopporta quando Lucas lo tratta come se fosse un suo studente che deve affrontare l'esame, ma per quella volta lascia correre.
Lucas parcheggia l'auto sotto casa in modo indecente, ma se ne frega. Prende Derek in braccio, cogliendolo di sorpresa e facendolo gemere spaventato. Almeno è riuscito a trattenere un urletto lì in mezzo alla strada. "Mettimi giù, scemo!" esclama Derek ed è grato che a quell'ora in portineria non c'è nessuno, perché li prenderebbero per stupidi. Non che non abbiano mai fatto cavolate da adulti, anzi, ne hanno fatte fin troppe, ma in due anni sono riusciti ad acquistare una certa decenza nel palazzo da quando si sono trasferiti lì e Derek non vorrebbe perderla adesso. "Lucas". Entrano nell'ascensore e le porte non si sono ancora chiuse che il più alto, che continua a tenere Derek dalle cosce, fa schiantare le loro labbra insieme con irruenza. Le loro lingue si intrecciano e il loro fiato diventa corto. Lucas avrebbe voglia di farlo lì nell'ascensore, ma la corsa fino all'ultimo piano dura troppo poco. Deve poggiare di nuovo Derek sul pianerottolo davanti casa, per poter ritrovare le chiavi di casa e aprire la porta. È già tardi dopotutto e loro ridono e si rincorrono fino al piano di sopra e in camera, prima di finire l'uno sopra all'altro sul letto e tornare a baciarsi.