Cap. 6

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Il sole scompare e la luna prende il suo posto tra le miliardi di stelle nel cielo.
La temperatura è terribilmente calata rispetto a questa mattina: ci saranno cinque gradi! L'aria è gelida!
Tutti noi passiamo la notte all'interno del rifugio attorno al focolare.
Questo pomeriggio Megan e gli altri si sono procurati la legna, sapendo che sarebbe servita. Logan è rimasto con me all' accampamento e ho avuto modo di conoscerlo meglio.
Arrivò in questo luogo circa sei mesi fa vestito di stracci. Un vero e proprio incubo...
Venne accolto da Tim e Michael, gli altri due ragazzi che cercarono di uccidermi nel deserto.
« Qui la vita è sempre messa a repentaglio. Non sai mai che cosa potrà accadere un domani.
Sopravviviamo, giorno dopo giorno; cerchiamo di non abbatterci... »
Le sue parole mi hanno fatto venire i brividi.
Non avevo idea della gravità della situazione fino a quel momento.
Ho paura.
Ci sono loro adesso, ma non sono tranquilla...

A causa del freddo, tendo spesso le mani verso le fiamme, per cercare calore.
Sento bruciare.
Non sui palmi delle mani, bensì sul polso.
Aumenta di intensità ogni volta che eseguo il gesto.
Decido di dare un'occhiata.
Arrotolo la manica della maglietta fino al bicipite.
Si tratta di un disegno, come un marchio bollente e di un colore tenue.
Non riesco a capire che cosa possa raffigurare, poiché sono presenti solamente due linee leggermente ricurve posizionate una sopra l'altra.
Scotta molto.
Al tatto è ruvido.
Come se si stessero formando dei solchi sulla mia pelle.
Mi sto preoccupando.
Non ho idea di cosa significhi e ho paura a chiedere spiegazioni.
Più lo guardo e più il timore cresce.
È una cosa normale?
Fa parte di tutto ciò?
L'unica cosa che so per certo è che non potrò stare a fissarlo in eterno in attesa che la risposta arrivi da sé.
Abbasso la manica della maglietta coprendo quell' inquietante simbolo.
Nonostante il fastidio, cerco di non pensarci.
Che strano...
Tutto questo...
Il deserto, il discorso con Logan, questo disegno...
Devo pensare al presente, solo al presente.
Ascolto la conversazione dei ragazzi.
Lo sento pronunciare parole misteriose, sconosciute.
Parlano di un' insolita foresta, di creature mostruose e de "gli altri".
Tutto ciò mi crea una gran confusione in testa. Non sono più in grado di ragionare, questo incubo mi sta uccidendo.
***
Qualche ora più tardi mi faccio cullare dal rumore delle foglie, mosse dal vento e chiudo gli occhi, coricata sul morbido tappeto di erba.

|| SPAZIO AUTRICE ||

Heyyyy salve people!
Lo so che non aggiorno da un secolo ma eccomi qui!
Bene, mi odierete per questo...
Mi scuso se io capitolo è cortissimo ma non ho molto tempo di scrivere in questo periodo...
Comunqueee
Se vi è piaciuto fatemelo sapere!
Vi ringrazio per tutte le visualizzazioni, i commenti, le stelline.
Venite qui che vi abbraccio tutti!
Un bacione!
~ Valeeee

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