Capitolo 1

1.2K 67 29
                                    

Pensa come una ragazza, parla come una ragazza, recita come una ragazza. SII una ragazza.

Quando aveva cinque anni, sua madre gli sussurrava che lui era la sua dolce figliola.
Giocava con i suoi capelli, pettinandoli tra le sue lunghe dita e lo teneva vicino.
"Ma mamma, io sono un maschio!" Lui si lamentava, mentre lei gli faceva indossare tutti quei vestitini "I maschi non mettono vestiti per femmine!" Sua madre allora lo prendeva e portava nella sua camera da letto per poi legarlo in una sedia, tenendo una frusta tra le mani pallide. "Mi dispiace!" Gemeva, ma lei continuava ad abbattere la frusta sulla sua pelle, tagliandola, aprendola e facendola sanguinare. "Mamma ti prego smettila!" Lui urlava, ma lei non smetteva fino a quando non si fosse soddisfatta.
Ma dopo aver finivo, guardava la piccola figura tremante di Oikawa e cominciava a singhiozzare in ginocchio "Mi dispiace Tori! Mi dispiace!" "Mi dispiace" piangeva, mentre si prendeva cura della pelle di sua figlia. Così tanta gentilezza dopo essere stati picchiati- succedeva sempre.
Però, mentre Oikawa cresceva, la gentilezza svaniva.
Gli anni passavano, i pianti per il perdono diventarono solo lacrime, poi niente più lacrime, infine solo più botte.
Non importava quanto Oikawa ci stesse provando con tutte le sue forze, l'unica cosa che potesse fare era pensare e obbedire.
Pensa come una ragazza, parla come una ragazza, recita come una ragazza, SII una ragazza.
Qualche volta avrebbe fatto ancora un errore. Sedersi in una postura non femminile. Parlare in modo non femminile. Ogni volta che faceva qualche errore che comportava ad un atteggiamento maschile, andava dritto nella camera di sua madre.
Le botte diventavono peggiori nel corso degli anni. Sua madre gli immerse le mani nell'acido quando aveva sei anni e tutto perchè l'aveva sopreso giocare con dei soldatini.
L'ha schiaffeggiato ripetutamente a otto anni, perchè le aveva detto che gli piaceva questa ragazza e disse "Sei una ragazza! Alle ragazze piacciono i ragazzi! Alle ragazze non piacciono altre ragazze!"
Gli ha forzatamente fatto i buchi alle orecchie con nient'altro che uno spillo. Gli ha fatto mettere gli orecchini quando aveva nove anni. E anche se era doloroso, lui continuava ad urlare dentro.
Quando aveva dieci anni, l'ha fatto stare a digiuno per aver preso un chilo, gridandogli che le ragazze non dovrebbero ingrassare così facilemente e che dovrebbero mantenere una figura snella. Così gli fece indossare uno strettissimo corsetto che non poteva mai togliere, nemmeno quando dormiva. Era così difficile per Oikawa respirare, ma non importava quanto potesse quasi morire per mancanza d'aria, lui non poteva lamentarsi.
Un giorno a undici anni, aveva tirato un urlo fortissimo. All'inizio non aveva detto niente, cercando di sentire se qualcuno l'avesse sentito, ma una volta accertata che nessuno se ne fosse accorto, l'aveva preso per il colletto e trascinato in camera, non importava quanto lui stesse calciando e si stesse dimenando. Lo aveva rinchiuso in un piccolo e stretto forno.
Non si lamentò più, non urlò più.
Non avrebbe rischiato.
Avrebbe preferito morire che essere sottoposto alle sue nuove torture.
Aveva imparato a obbedire senza ribattere a sua madre.
Sii una ragazza.
E così fece.


Konnichiwa minna-san🍬
Aggiornerò ogni settimana se potrò.

Povero Oikawa eh?
Quale manga state attualmente leggendo?
Io sto leggendo Magi, Attack On Titan, Owari No Seraph e Fullmetal Alchemist.

Pretty Dresses [ITA] Oikawa x IwaizumiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora