Dietro la finestra un uomo osservava con attenzione l'interno della stanza.
Era passato diverso tempo dall'ultima volta che vide Irene, sua figlia. Il suo lavoro, se così si può chiamare, non gli dava molte possibilità di andare sulla terra.
Come Arcangelo e capo di tutti gli angeli ha doveri e compiti da svolgere."Michele non dovresti essere qui" una voce che conosceva bene ruppe il silenzio della notte. Si girò verso suo fratello; nonostante i migliaia di anni sulle spalle non era cambiato di una virgola. Capelli corti e biondi, occhi blu mare e il suo solito sorriso sulle labbra.
"Lo so Gabriele, lo so" rispose "ma non riesco; non posso abbandonarla. Hai visto cosa è successo a sua madre. Devo proteggerla"
"Sai che non puoi fratello. Ariel è con lei, non devi preoccuparti" rispose di rimando Gabriele.Già, Ariel un angelo protettore. Ed il suo compito è la protezione di Irene.
"Hai ragione, forse dovrei darle più fiducia". Sarebbe stato difficile, secondo lui, nessuno era in grado di proteggerla.
Gabriele sorrise dando una pacca sulla spalla possente dell'uomo. Un'altra breve occhiata a sua figlia per poi scomparire nel buio della notte.Nonostante avessero delle possenti ali bianche non fecero nessun rumore, solo il frinire di qualche grillo ruppe quel silenzio surreale.
Rivolse un pensiero a Samanta, l'amore della sua vita. Non poteva ancora crederci che proprio lui si sarebbe innamorato di un umana.
Per la sua bontà d'animo fu fatta rinascere angelo, ma per il peccato commesso anni fa, non potè mai più vederla. Infatti ella era rinata come angelo spirituale, colei che smistava le anime.
All'interno di un piccolo edificio, situato fuori dalle porte del paradiso, ella decideva le sorti degli spiriti. Chi era meritevole poteva entrare, altre, cui avevano peccato, sarebbero state mandate all'inferno.Solo una volta l'aveva vista, durante la sua rinascita. Come capo degli angeli era suo compito, insieme a Gabriele e Raffaele, dare il benvenuto alla nuova sorella.
Rimase imbambolato davanti alla sua bellezza. Era come se la ricordava.
Capelli lunghi, biondi e lucenti come le stelle, labbra rosee e un corpo minuto.
Indossava una tunica bianca che risaltava ancor di più il colore della sua pelle.
Solo il colore dei suoi occhi cambiò; da castani divennero di un azzurro cristallino. Era stupenda.
Cadde in ginocchio, consapevole di non aver nessun potere contro il volere di suo Padre. Una lacrima scese lenta sulla sua guancia mentre vide la sua amata scomparire oltre le alti colonne.Le mani di Gabriele e Raffaele erano appoggiate sulle spalle dell'Arcangelo come per dargli supporto. Sapevano come, il loro amato fratello, stesse soffrendo; tutti e due avevano perso le loro amate durante la guerra contro i demoni, ma per Michele era diverso. Lui aveva una figlia.
Gli angeli, a differenza dei demoni, non potevano procreare; era Dio che decideva. Colui o colei che possedevano un animo puro sarebbero rinati come angeli.Si alzò dal tempio sacro o chiamato anche casa di Dio.
Questo ospitava la statua della divinità e loro tre erano gli unici a cui era concesso di entrarvi.
Al centro era situato il recinto sacro, una vasca scavata nella roccia le cui acque davano vita ai nuovi figli di Dio. Gli angeli.
Tutto intorno alte colonne davano sostegno ad una cupola fatta interamente di cristallo. Tra una e un'altra colonna vi erano poste sculture raffiguranti i tre Arcangeli; Michele, Raffaele e Gabriele. Infondo al tempio, alla destra del padre, vi era una scultura molto più alta e possente delle loro, cui alla base v'era incisa una scritta.
"Il figlio dell'aurora, il figlio prediletto di Dio, il primo fra tutti gli angeli".La sua anima era così pura e lucente che nessun altro angelo aveva la capacità di guardarlo senza rimanerne ciechi. Prima che la sua anima si macchiò di superbia.
Lo sa bene Michele questo, d'altronde era era il suo vero fratello. Solo a lui, Gabriele e Raffaele, i tre Arcangeli, era concesso di vederlo senza la pura di perdere la vista.
I quattro Arcangeli più potenti del paradiso.
Fino alla sua caduta.Chiuse gli occhi, flash e immagini della sanguinosa battaglia fecero capolino all'interno dei suoi ricordi.
"Ci fu una battaglia nei cieli: Michele e i suoi angeli combatterono contro il dragone.
Egli e i suoi angeli non vinsero e per loro non ci fu più posto nel paradiso. Il grande dragone, il serpente antico, il seduttore di tutto il mondo, Lucifero fu gettato sulla terra proprio dal suo stesso fratello; e con lui anche i suoi angeli".Sgranò gli occhi, com'era potuto accadere ciò?
Osservò ancora per qualche istante la statua del primo Arcangelo chiedendosi il perché del suo cambiamento.
"Fratello mio" un esile sussurro e uscì dal tempio.
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Lucifero - l'Arcangelo del male
ParanormaleIrene, vive con sua nonna, dall'età di 12 anni, da quando sua madre venne uccisa. La sua vita verrà totalmente sconvolta. Segreti e verità verranno a galla, scoprendo un mondo, totalmente, diverso da come credeva. Ben presto scoprirà di non essere...