MONSTA X ⇜ Minhyuk+Hyungwon
《Un giovane ragazzo, Chae Hyungwon, si ribella all'ordine imposto dal padre, nonché il sovrano del regno attualmente in auge, facendo parte della resistenza, un gruppo di ragazzi di nome "The Clan", guadagnandosi cosí il...
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"Ouch!" Aprii gli occhi di scatto dopo essere stato trascinato giù dal letto a forza e con mia sorpresa trovai Wonho a fissarmi con aria seccata. "Ma che ti prende?!" Chiesi.
"Come cosa mi prende! Sono le 12:00 passate! Ti ho chiamato decine di volte, una volta ogni tanto utilizzalo quel cellulare che usi come soprammobile." Mi rispose, porgendomi una mano per aiutarmi ad alzare.
Accennai un sorriso, infondo sapevo perfettamente com'è fatto il carattere del mio amico d'infanzia, ormai non ci facevo troppo caso; afferrai la sua mano, mettendomi in piedi ancora tramortito dal sonno e dalla botta improvvisa.
"Sei stato tutta la notte a fantasticare sulla tua principessina? Hai trovato un modo per dirglielo?"
Lo zittì, fulminandolo con lo sguardo. Wonho era l'unico a sapere dei sentimenti che provo per Hyungwon e soprattutto del mio "piano" di fuga, così ogni tanto si divertiva ad ammiccare il fatto che io sia completamente fuori di testa.
"Forza, prendi qualcosa di pulito, gli altri ci aspettano fuori."
"Faccio subito!"
Lo vidi all'improvviso avvicinarsi un po' troppo a me piace e questo mi fece immobilizzare all'istante. "Sì...?"
"Nulla. Hai delle belle occhiaie, sai?" Mi poggiò una sua mano sulla guancia.
"Smettila, stupido!" Sbottai, spostando la sua mano. "Esci subito fuori di qui o mi spoglierò qui davanti a te!" Mi girai iniziando a togliermi la maglia bianca e larga.
"Eppure sarebbe uno bello spettacolo..." Rise, squadrandomi dall'alto al basso.
"Ho detto, FUORI! ... vi raggiungo subito." Gli tirai la maglia addosso ma lui la scansò girando i tacchi.
"Eh va bene, piagnucolone~!" Infine fece spallucce e richiuse la porta della mia stanza dietro di se, subito dopo essere uscito. Sospirai stanco di prima mattina.
***
Fra uno sbadiglio e l'altro finì di raccogliere tutto ciò che poteva tornarmi utile e lo infilai in borsa, dopodiché uscii di casa salutando frettolosamente i miei.
"Ecco arrivata la celebrità ragazzi!" Scherzai, mentre gli altri mi ridevano dietro, per pietà probabilmente.
"Sei proprio un dormiglione, hyung..." Intervenne Changkyun. "Hyungwon sarà già arrivato al nostro punto d'incontro da un pezzo, incolperemo te se mai dovesse prendersela con qualcuno!" Iniziammo a fare strada.
Aah– solo il pensiero di un litigio con quell'angioletto mi metteva in ansia... e sotto sotto mi eccitava anche un pochino. Sono proprio una pessima persona...
Poco prima d'arrivare al clan notammo che il cielo si era scurito improvvisamente, sembrava esserci aria di tempesta, un brutto presentimento presentimento cominciò a nascermi dentro che iniziò a farmi venire i crampi allo stomaco ed a farmi sudare freddo, non mi sbagliavo mai in queste circostanze.
Appena misi piede sul "nostro" territorio i miei presentimenti sembravano essersi realizzati, come al solito.
Un grande caos regnava fra botti di ferro arrugginito ed attrezzi sparpagliati di qua e di là, sembrava un campo di battaglia e di Hyungwon neanche l'ombra.
"Hyungwon?!" Urlai senza pensarci due volte. "Mi dispiace d'averti fatto aspettare, è tutta colpa mia, lo so che ti stai nascondendo da qualche parte... ma questo scherzo non è divertente!" La mia ansia continuava a salire esponenzialmente.
Kihyun mi richiamò facendomi notare le impronte di diverse forme lasciate nel fango e su tutta la terra. "Devono averlo portato via, sembrano essere le impronte degli stivali degli uomini dell'esercito." Analizzò.
Non volevo crederci, era successo tutto troppo in fretta e non avevo idea di cosa fosse giusto fare in quel momento, preferì seguire il mio istinto.
"Io vado." Annunciai, cogliendo gli altri di sorpresa.
"Hey! Dove pensi di andare?! Vengo con te." Mi fermò Wonho, prendendomi per un braccio.
"Pensate che vi lasceremo andare così? Veniamo anche noi, mi pare ovvio!" Ci sgridò Shownu.
"Cosa aspetti? Dicci dove siamo diretti." Aggiunse Jooheon, sembrava l'anima infuocata, come se fosse un super eroe.
"Bene... casata Chae." Ci fu un momento di silenzio collettivo. "Non siete costretti a seguirmi, ragazzi..."
"Oh insomma! Pensi che un vecchio maniaco del controllo possa farci paura? Sbrighiamoci a riprenderci il nostro amico."
"Grazie... ragazzi."
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Finalmente il secondo capitolo... Devo ammettere che non mi aspettavo che arrivasse così presto l'azione... ahahaha, lo ammetto, avendo scritto questa storia d'estate non la ricordo molto bene... (cose che non importano a nessuno)
