Jungkook POV.
Non posso negare che nell’aria si sentiva un po’ di tensione, nessuno parlava da quando il manager aveva lasciato la casa. Volevo dire qualcosa per rompere quel ghiaccio spesso che si era creato in quelle quattro mura, ma, era impossibile data l’indifferenza di ognuno dei componenti.I loro sguardi erano persi nel vuoto, c’è chi stava al cellulare, c’è chi aveva le cuffie, e chi invece guardava un punto non definito della stanza.
Il mio sguardo si posò su un ragazzo che aveva un espressione confusa, esso dopo poco si girò e mi guardò con quegli occhi castani così profondi che ti ci perdevi dentro senza via d’uscita, era uno di quegli sguardi che non riesci a distogliere il tuo un po’ intimorito, un po’ inebriato.
Taehyung POV.
L’aria era un po’ fredda nella stanza, forse i riscaldamenti non erano ancora accesi. O magari era la tensione in ognuno di noi. Poiché nessuno spiccicava parola. Devo ammettere che mi stavo annoiando da morire, erano minuti che la cosa andava così.Mi sentì quasi osservato, qualcuno aveva posato il suo sguardo su di me, mi girai per vedere chi fosse. Era quel ragazzino di questa mattina. Devo ammettere che averlo rivisto poi alla Big Hit mi aveva sorpreso e non poco. Ecco perché andava di fretta quando abbiamo sbattuto.
I nostri sguardi si incrociavano, nonostante mi fossi accorto che mi stesse fissando lui non fece una piega e continuò a guardarmi dritto negli occhi. Mi venne come spontaneo spezzare quella tensione porgendogli un sorriso, che lui non esitò a ricambiare per poi girarsi a guardare un altro componente del gruppo.
[Passò quasi unna mezz’ora prima che i BTS si decidettero a prendere confidenza tra loro. Cosa che iniziò Seok Jin.]
<<bene, chi ha fame?! Io ho fame!>> disse per poi alzarsi, ma si fermò subito dopo <<Qualcuno sa dove sono i fornelli?!>> chiese poggiando una mano sulla nuca e sfregandola un po’ imbarazzato. Una dito gli indicò il piano cottura proprio alle sue spalle. Era il leader Namjoon che fu il primo a rispondergli soltanto con un gesto però.
Gli altri membri compresi JungKook e Taehyung lo osservarono dirigersi verso la cucina e cominciare a rovistare negli sportelli, dove poi prese una padella e la poggio sulla penisola alle sue spalle. Si diresse verso il frigo e lo aprì, pieno di gioia poté notare che non era affatto vuoto, anzi. C’erano parecchie cose al suo interno.
L’aspirante cuoco non ci mise molto a decidere cosa prendere, all’ungò entrambe le mani e prese delle uova e della pancetta, chiudendo poi il frigo con una spallata. Si diresse nuovamente al piano di cottura e accese i fuochi per poi poggiarci la padella con un filo d’olio sparsoci sopra precedentemente, aspettò poco che si riscaldasse, ci ruppe due uova e ci posò sopra due fette di pancetta. <<Allora nessuno vuole niente?!>> chiese nuovamente il più grande. Gli altri ragazzi sentendo il profumo che emanava la cucina di Jin si alzarono dirigendosi alla penisola e sedendosi poi sulle sedie che vi trovavano lì.
JungKook POV.
Vedendo il resto del gruppo alzarsi e dirigersi verso la penisola decisi anch’io di farlo. Mi sedetti in una di quelle sedie rosse, accanto a me si sedette un ragazzo dai capelli molto scuri, quasi neri aggiungerei. Non ricordo bene il suo nome, ma credo che si chiamasse Park Jimin?!. Il ragazzo al mio fiancò si girò a guardarmi e cosa che assolutamente mi non sarei aspettato mi rivolse la parola. <<Tu ti chiami JungKook non ne così?!>> <<Proprio così!>> Gli risposi subito dopo. <<Sei il più piccolo?!>> chiese il nero. <<Credo di si..tu quanti anni hai?>> gli chiesi incuriosito, poiché non sembrasse molto più adulto di me, quasi avessimo la stessa età a dire il vero. <<17!>> disse il ragazzo sorridendomi. Lo guardai perplesso, era veramente più grande di me.. <<Io 15>> risposi.
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Begin~L'inizio.
FanfictionGli incontri più importanti sono già combinati dalle anime prima ancora che i corpi si vedano.