Caro amore mio...

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Hey amore,

ti posso chiamare così? Io spero vivamente di sì; sai ogni notte, distesa nel mio letto mi fermo a pensare a come sarebbe andata se quella notte del 30 luglio mi avessi risposto di sì, mi avessi detto che ricambiavi, ma non è successo. Non te ne faccio una colpa, come potrei dato che al cuor non si comanda? Perché mai non dovrei perdonare te senza dare la colpa a me stessa? Ti sto scrivendo per farti partecipe della mia vita e forse lasciare per sempre che il capitolo della mia vita, con te e me come protagonisti, finisca qua.

Sono sempre stata bene, sia dal punto di vista psicologico che fisico, ho sempre avuto una famiglia che mi volesse bene e degli amici con cui stavo bene; eppure ho sempre cercato quello che gli adulti chiamano amore. Allora avevo solo otto anni e mi ero convinta di essere perdutamente innamorata di quello che ora è il mio migliore amico; durò a lungo questa mia convinzione e passavo le estati, da quando avevo otto anni ai miei dodici, a pensare al mio vicino di ombrellone. Non è mai stato bello e neanche ora lo è (come potrei dire di me del resto), ma sa capirmi meglio di chiunque altro, quello che ci lega va oltre la semplice amicizia e non è mai entrato nella zona del mio cuore che ho da sempre riservato per una persona speciale. Nonostante tutto quella persona non è ancora arrivata; pensavo di averla trovata in seconda media, allora non avevo un buon rapporto con i miei compagni di classe e quando un ragazzo si era avvicinato a me abbiamo subito stretto amicizia. Andando avanti nel tempo cominciai a provare qualcosina in più rispetto alla semplice amicizia e solo più tardi lo definii come "amore", Dio solo sa quanto ero ingenua ed oggi ho finalmente capito che non era così, ma ero ancora così piccola ed ero accecata dall'avere un amico in quella classe. E questa mia convinzione andò avanti a lungo, ma lui senza saperlo mi illudeva il più delle volte e beh Dio sa quanto ci tenevo a lui eppure mi è scivolato via dalle mani come se fosse acqua; non chiedevo molto in terza media solo di essere considerata leggermente di più, ma lo sai come sono i maschi a quell'età siete solo dei bambini e a lui più di tutti importava il giudizio degli altri, così da un momento all'altro mi sono ritrovata da sola, per un altro anno. E ci ho sofferto così tanto che il cuore mi stava scoppiando nel petto, non perché fossi innamorata di lui, non lo ero più già da tempo, ma perché l'unica persona che era riuscito ad avvicinarsi a me, nonostante le continue prese in giro dei miei compagni, mi aveva abbandonata. L'estate fra la terza media e la prima superiore ha definitivamente rotto quel filo così sottile che ci legava e ci sono rimasta così male, ma non ho pianto non ci sono riuscita, come potevo del resto? Nel mio cuore già sapevo che lui non poteva essere nulla se non un amico. Passò anche l'estate e iniziai la prima liceo, ma non sprecherò altro del tuo tempo per raccontarti nei dettagli come andò il primo periodo di scuola; bisogna solo sapere che non fu brillante come ora, litigavo sempre coi miei genitori, leggevo fan fiction sui miei idoli sognando sempre ad occhi aperti e studiavo poco. All'inizio pensavo mi andasse bene, ma quando mia nonna il giorno dell'esibizione ti riconobbe, stringemmo amicizia quella che poi io ho rovinato.

Ti ricordi le serate passate al telefono cercando di conoscerci meglio? Io non potrei mai dimenticarle, le tengo strette nel mio cuore cercando di non farle volare via, cercando nonostante tutto di tenermi dentro i bei ricordi causandomi altro dolore; ti ricordi allora? Parlavamo di tutto, di cosa facevamo in quel determinato momento, della tua gatta che durante la notte veniva a disturbarti, di come odiavi il tuo computer perché era lento ed io ti ho parlato di me, mi sono aperta facendoti partecipe del mio passato. E' stato in quel determinato momento che hai iniziato a piacermi, ma tu fortunatamente non te ne eri accorto

Per i tuoi occhi soltanto, io ti mostrerò il mio cuore
Per quando sei solo e dimentichi chi sei
Mi manca la metà di me quando siamo lontani

(If I could fly, One direction)

Era vero, la metà del mio cuore apparteneva a te, la donavo a te, ma tu non l'avevi più afferrata e tenuta stretta a te lasciandola cadere e rompersi in mille pezzi; mi sentivo incompleta senza di te, era come se tu mi completassi. I mesi passarono così in fretta che sono come un ricordo lontano, una carezza lieve del vento sulla pelle, ed io ero cambiata, tu mi avevi cambiata riportando un po' della ragazza che ero prima, avevi riportato un po' della mia allegria, della mia serenità e mi ero innamorata: ti amavo.
Ma era un amore malato, tu eri vuoto dentro e l'ho capito solo adesso. Piangevo, lasciavo le lacrime uscire dai miei occhi per poi farle scorrere sulle mie guance e tutto peggiorò quando conobbi lei: lei che era riuscita ad entrarti dentro come io non ero riuscita a fare, lei con cui ti scrivevi ogni giorno, lei che doveva essere una delle mie migliori amiche.
Alla fine ne sono uscita distrutta, ma più forte, sono uscita dal mio mondo composto da sogni e false speranze, ed ora vivo, ti urlo contro nella mente, ma sono finalmente viva.
Ed ho finito di aprirti il mio cuore, ho finito di versare lacrime sulla carta di questa lettera perché da oggi in poi quel poco che era rimasto di noi verrà cancellato via dalla mia mente, e più lentamente, anche dal mio cuore.
Caro amore mio...
Addio

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