Per fortuna non era Darcy

138 18 18
                                    

Harvard. Ammessa ad Harvard. Andrò negli States. Se me lo avessero detto un paio di mesi fa, non ci avrei creduto.

Dopo la morte di mio padre, il dolore e il profondo senso di vuoto che mi hanno devastata, non avrei mai pensato di poter ritrovare la forza,la voglia, il desiderio di realizzare i miei sogni. Pensavo che avrei passato la mia vita professionale tra blog e giornali locali,ed invece sono qui a valutare il programma dei corsi di giornalismo di una delle più prestigiose università americane.

Dopo la vendita della Villa di famiglia, mia madre ha fatto la sua classica uscita di scena da vera diva: scomparsa nel nulla, o meglio di certo in vacanza in qualche nuovo posto esotico da vip. Non scorderò mai le parole che mi ha detto il giorno del funerale "del suo ex" come lo definisce lei - tesoro, la vita va avanti,sei giovane e bella, cambia look e trovati un bel ragazzo. Non c'è lacrima che un buon fondotinta non possa coprire- dopo questa frase, era salita sulla macchina sportiva del toy boy di turno salutandomi con la mano.

Sincera?Non mi ferisce più. Da ragazzina, prima del divorzio, ho sofferto a causa della sua personalità predominante, del suo look appariscente,del suo essere sempre sopra le righe. Non ha battuto ciglio, quandole ho detto che sarei rimasta a vivere con papà; le ho fatto un favore.

Papà me lo diceva sempre, quando ci rintanavamo in biblioteca per sfuggire ai the delle donne d'alta classe londinese che organizzava mia madre, - Lizzy, tua madre ti vuole bene, è fatta così, un giorno magari scriverai un romanzo su di lei!-

Quanto mi manca mio padre. Era l'amministratore delegato della casa editrice"Darcy Edizioni" fondata da mio nonno, suo padre, neglianni '60.

Starete pensando "Lizzy", "Darcy", ci ricordano qualcosa...

Vi racconto: Mio nonno, Tom Richardson, durante un viaggio-studio in America conobbe una bellissima ragazza newyorkese, Emma Dylan, mia nonna. Una volta sposati si trasferirono fuori Londra nella Villa di famiglia e la nonna, accanita lettrice ed amante dei romanzi di Jane Austen, fece arrivare da New York decine e decine di scatoloni ricolmi di libri con cui riempì la biblioteca. Questa sua passione portò presto il nonno a lasciare il suo lavoro in banca e creare una casa editrice insieme a lei. La Darcy edizioni dall'amore per la nonna per i classici.

Non ridete, ma mio padre si è beccato il nome Fitzwilliam, a me è andata meglio Elisabeth, la nonna ci teneva tanto, è stata lei a trasmettermi la grande passione per la lettura.

I libri e la zia Jane sono parti integranti della mia vita. Leggere mi aiuta ad affrontare la vita. Nei libri trovo conforto, sicurezza,rifugio nei momenti difficili della vita, come questo. Stare seduta sulla poltrona di pelle di papà, sentire ancora il suo profumo,sfogliare uno dei manoscritti che stava leggendo, mi aiuta a percepirne la presenza.

Tra un paio di giorni dovrò lasciare definitivamente questa casa, questa stanza che è stata tante volte il mio angolo segreto; i libri della nonna verranno donati al Jane Austen Centre di Bath, come avrebbe voluto la nonna, ma Orgoglio e Pregiudizio verrà con me insieme alla poltrona di papà.

Chissà se i nonni e papà sarebbero contenti nel sapere che questo posto così magico diventerà la location dei sogni di tanti giovani sposi e che la Darcy edizioni grazie alla guida di John, un nipote americano della nonna, giovane e promettente manager, pubblicherà in tutto il mondo...

Tutto sembra aver trovato un nuovo posto, una nuova storia, solo io mi sento ancora divisa a metà tra il passato ed il futuro.

Mentre mi perdo nei miei classici film mentali e turbinii di pensieri, sento squillare il cellulare.

-Pronto Susan dimmi.

-Ciao Lizzy, che combini?

-Stavo preparando gli scatoloni con i libri della nonna, tu?-

Per fortuna non era DarcyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora