Capitolo 25

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"Sveglia" la voce dolce di Dan mi svegliò.
Ero stanca, e l'unica cosa che volevo fare era dormire, non sentire il suo dolce vocino che mi destava dal sonno. Avevo letto nei libri, di bellissimi risvegli tra coppie con lei perfetta e lui pure che la svegliava , ma sinceramente l'ultima cosa che volevo fare era svegliarmi e baciarlo con l'alito terribile che si ha di mattina.
"Charly" disse paziente "si si" dissi alzandomi.
Mi trascinai senza neanche guardarlo verso il bagno, mi guardai allo specchio: capelli arruffati, un po' di maskara sbavato, faccia assonnata: uno schifo.
Ogni mattina ero così, forse ero l'unica al mondo ad essere così orrenda di mattina.
Mi lavai la faccia, i denti e spazzolai i capelli con la spazzola che avevo portato da casa mia; dopo 10 minuti di make-up il mio aspetto era migliorato  di gran lunga e andai da Dan  che stava finendo di mettere a posto le cose in valigia.
"Buon giorno!" Dissi dandogli un bacio a stampo.
"Allora, va bene se usciamo fra mezz'ora? Colazione la facciamo in macchina prendendo un caffè e qualcosa in paese."
"Non ho tempo di fare una doccia vero?" "Sei veloce?" "Non tanto, più che altro poi dovrei stare un'ora ad asciugarmi i capelli.." "No va beh la facciamo sta sera..." "Facciamo?" Dissi sorpresa, lui si mise a ridere.
Dopo 30 minuti eravamo in macchina e presimo come colazione due caffè e due ciambelle al cioccolato.
*20 minuti di viaggio dopo*
"Charly?" "Si amore?" Sorrise.
"Io non so nulla di te, quasi niente." Ci pensai subito, era vero.. "E io non so niente di te.."
"Direi che è il momento di fare una bella presentazione" disse ridacchiando.
"OKAY! Allora io non ho proprio una grande storia, sono nata a Parigi da due ragazzi di Parigi: Sebastien e Alin, i miei genitori; mi hanno avuta quando avevano 30 anni.
Sono nata a gennaio, il 20, e poi tre anni fa è nato Mark, mio fratello." "Ha tre anni?!" Divenne un po' pensieroso. Continuai "Ho una migliore amica che si chiama Juliet e non te la presenterò mai perché è molto più figa di me e te ne innamoreresti, e un gruppo di amici a Parigi della mia classe. Ho la grande passione per la fotografia, per il surf e per la cucina, la trovo una forma d'arte.. Ora sono una delle ragazze più felici del mondo con un ragazzo meraviglioso accanto." Finii con un sorriso a 32 denti e Dan si girò per guardarmi negli occhi sorridente, sprofondare nei suoi occhi mi provocò un brivido, mi faceva sempre quell'effetto.
"Tocca a te.." "Sono un semplice ragazzo delle Hawaii, nato da una ordinaria coppia di New York che, innamoratasi di questo paesino decise di trasferirsi qui e mettere su famiglia, e qui vengo io. Sono nato ad Agosto, il 24, e dopo pochi mesi ero già in mare.
Avevo come migliore amico Jack, ma quando è iniziato il brutto periodo in cui ero uno scemo, ho perso la sua amicizia, spero di riacquistarla quando torneremo, mi darai una mano?" "Sicuramente" dissi in modo dolce. "Ho la passione del surf, del rap e ho da due anni una borsa di studio ad un college abbastanza importante grazie al surf. Nel mio futuro voglio avere una famiglia grande e diventare allenatore di surf dopo aver vinto almeno le nazionali delle Hawaii."
Mi piaceva il suo progetto per il futuro ma non sapevo se potevo farne parte, e lo sapeva pure lui; eravamo tutti e due pensierosi ma non volevo sempre che fossimo tristi a pensare al futuro.
Infine decisi di accendere la radio e testare quanto era bravo il mio ragazzo a fare rap.
Mentre cantava era tutto concentrato ma non era così bravo, faceva ridere tantissimo così non riuscii a trattenermi e iniziai a ridere rumorosamente.
"Faccio così ridere?" Non smisi di ridere "Ma vaffanculo va!" Iniziò a farmi il solletico con una mano, cercai di torgliela ma era troppo muscoloso.
"Dan! La strada! Stai attento alla strada!" Gridai, raddrizzò tranquillamente la Jeep.
Dopo aver messo su un canale di musica che ci piaceva, iniziammo la nostra avventura tra questa meravigliosa isola. Si parte.

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