Capitolo 30

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"Ehi.." Sentii Dan sussurrarmi nell'orecchio.
"Che ore sono?" "10"
Sbuffai, poi alzai la testa per guardarlo e gli sorrisi.
Mettendomi le mani sulla vita e mettendosi sopra di me iniziò a baciarmi, ero molto imbarazzante la mattina, ma lui mi voleva lo stesso, non lo capivo proprio.
"Devo farmi una doccia Dan.." Dissi spostandomi da sotto di lui.
"Anche io" proseguì con un ghigno sul viso.
Lo guardai malissimo mentre iniziai a cercare la mia roba vestita solo di una sua maglietta.
Entrata in bagno chiusi la porta ma Dan la riaprì ed entrò.
"Guarda che non ti faccio nulla" continuò lui "Non ti credo." "Ti prego!" "non sono ancora pronta" "A fare una doccia?!" Rispose divertito; si, avevo un po' detto una cagata, ma non me la sentivo molto di fare la doccia con lui.
Appena entrai in doccia lo sentii entrare ed arrossii, mi aveva messo le mani sulla vita. Non sapevo dove guardare, sotto di sicuro no, ma neanche in faccia.
"Tu da cosa inizi?" Dissi cercando di interrompere quel silenzio imbarazzante  "Shampoo per il corpo" lo prese e se lo mise un po' sulle mani e si avvicinò per spalmarmelo. "Scordatelo Dan questo è per te." E gli appoggiai le mani piene di schiuma sulla pancia, mi guardò torvo.
Mentre spargevo lo Shampoo sul mio corpo, Dan mi mangiava con gli occhi.
"Smettila di guardarmi così." "Ti da così fastidio?" "Mi metti in imbarazzo." "Mi spiace carina.." E si avvicinò per baciarmi. Era molto più a suo agio del solito, come se fosse stufo della mia chiusura verso di lui ed il mio continuò dubitare della sua fiducia. Io mi fidavo di lui, ero solo insicura ed imbarazzata.
Mi appoggiò al muro e ricambiai il suo bacio;  ad un certo punto sentii l'acqua più calda scorrere sulla mia pelle, poi diventò bollente ed urlai. "Dan chiudi quel coso!" Lui lo chiuse e lo regolò come prima, ci mettemmo a ridere.
"Posso almeno metterti il balsamo?" "Se ci tieni così tanto a mettermi le mani addosso.." Iniziò a spalmarmelo e a massaggiarmi la testa, io continuavo a dargli indicazioni ed avvertimenti.
"Amore, so come si mette un balsamo, non sono scemo." Ridacchiammo.
"Ora tocca a te, su dai, mettimi lo shampoo per il corpo." "Non ci pensare neanche." "Che noiosa.." "Potevamo farlo un'altra volta, tu invece hai insistito proprio a farlo oggi!" "Scusami" e mi solleticò la pancia. "Non.. Non ci prova.. DAN!" Iniziò a farmi il solletico ed io iniziai a ridere come una matta e a scalciare e dare pugni per difendermi.
In fine mi abbracciò, i nostri corpi nudi, che ormai si conoscevano quasi del tutto, erano a stretto contatto; all'inizio ero rigida come un bastone per l'imbarazzo, ma poi mi rilassai e restai tra le sue braccia per un po'.
"Siamo qui da mezz'ora lo sai?" "Si.." "Se andassimo a fare colazione?" Continuò lui.
Poco dopo eravamo in strada con i capelli bagnati a cercare un posto per bere un caffè.
Dopo aver ordinato ci sedemmo su un tavolo ad aspettare che i nostri caffè fossero pronti.
Appena furono pronti, entrai nel bar e mi avvicinai al bancone per prenderli, avevo il cellulare in una mano e le chiavi della stanza in un'altra, i caffè scottavano e, mentre uscivo dal negozio, feci cadere le chiavi. "Maledizione" dissi cercando di piegarmi per raccoglierle.
Un ragazzo si avvicinò e me le porse, lo riconobbi, era quello che il giorno prima aveva aperto la porta della mia stanza! "Grazie.Aspetta.. Ma tu sei.." "Oddio si! Mi spiace così tanto! Tu sei quella ragazza di ieri in intimo! Scusa, l'avevo scambiata per la stanza dei miei amici." Arrossii imbarazzata. "Anche tu francese?" Mi disse in francese. "Si.." Era alto e magro, non muscoloso come Dan, ma era più grande di me , aveva la carnagione abbronzata e i capelli e un po' di barba scura, aveva fascino.
"Sono Robert." "Charlotte" dissi sorridendo . "Ora devo andare, il mio ragazzo mi aspetta." Dissi indicando il tavolo dove Dan  era intento a guardare il cellulare. "Ah.. Quel ragazzo tutto muscoli e niente cervello?" Lo guardai male, ma lasciai perdere, era un cretino.
"Quanto ci hai messo per prendere questi caffè?" Disse Dan. "C'era gente."
Feci la mia colazione e vidi ad un certo punto dietro Dan, un gruppo di ragazzi con anche Robert che si era fermato a guardarmi e ad indicarmi, evidentemente Robert gli aveva detto di me; non ci feci caso, non lo avrei più rivisto d'altronde.
Dan mi distolse dai miei pensieri toccandomi la mano. "Tutto okay?" "Si certo, oggi andiamo a fare quel giro in bici?"
Ci divertimmo un mondo e andammo a fare un picnic in spiaggia molto romantico.
Infine la sera eravamo diretti a prendere dei drink in un locale popolare di Honolulu.
Ero vestita con un tubino nero aderente e corto, dei tacchi ed una coda alta che mi slanciava, ero sexy, molto sexy.
Appena uscii dal bagno, dopo aver messo un rossetto rosso in fretta e furia, mi guardò stupefatto. Non poteva non dirmi qualcosa.
"Sei.. Sei bellissima."
FINALMENTE! Lo aveva detto!
Lo abbracciai e lo riempii di baci.
"Bastano queste due parole per farti cadere ai miei piedi?" "Basta un tuo sguardo.." Dissi stringendogli la mano e uscendo dall'hotel.
Ci avviammo verso il locale, prendemmo un tavolo e ordinammo i drink.
Eravamo accoccolati sul divano ad aspettare i drink mentre chiacchieravano del più e del meno.
Mi accarezzò le gambe "Sei bellissima" mormorò. Mi fece sorridere di nuovo ed appoggiai la testa sulla sua spalla.
Mi stringeva forte a se, era una sensazione bellissima.
I nostri drink arrivarono e il cameriere ci disse che c'era pure un buffet.
"Vado prima io che se no ci rubano tutto" disse Dan. Rimasi lì sorseggiando il mio drink, quando arrivò Dan e mi disse che la pasta era molto buona.
Mi alzai dal divano e mi diressi al tavolo del buffet nell'altra stanza.
Stavo prendendo un po' di carote, quando sentii una mano sfiorarmi il braccio, mi voltai di scatto ed era quel ragazzo, Robert.
Il mio cuore iniziò a battere.
"Buona sera" disse in francese. "Sola?" Era tutto così sbagliato, ma dannatamente intrigante. "No, c'è il mio ragazzo." Dissi infastidita continuando a prendere le carote, alzò gli occhi al cielo.
"Di che città sei?" "Parigi" "pure io!" Gli sorrisi, aveva molto fascino. "Tu che fai all'università?" "Oh.. Io la inizio dopo l'estate.." Dissi un po' imbarazzata, ero piccola. "Che fai?" "Design" "io faccio architettura nella tua stessa università allora! Solo che sono al 3º anno." "Ah.. Bene.." L'avrei magari rivisto.. Non era un buon segno, mi sentivo in pericolo di fianco a lui, era come se non esistesse nessuno quando c'era lui. "Quindi, ci si vede ad ottobre." E mi baciò sulla guancia. Rimasi lì impietrita, non me l'aspettavo.
"Quanto ci metti a prendere queste cose?"
Dan subentrò sorridente, meno male che Robert se ne era andato; che nome orribile il suo.
Dovevo smetterla di pensare a lui, io avevo Dan e me ne stavo innamorando.
"Ero indecisa se prendere i piselli o le carote." Dan mi guardò un po' male, ma non si curò della mia strana affermazione ed andammo sul divano.
Dopo che bevvi un po' e finii in fretta il mio drink ne ordinai un altro da dividere con Dan. "Dammene un po'" disse lui "un attimo, ancora un sorso, è troppo buono." "Ora lo finisco io però."
Ero un po' brilla ma stavo bene, e non ero ubriaca.
Appena vidi Robert uscire dal locale con i suoi amici, che mi avevano ancora guardata, lo guardai fisso negli occhi e poi mi misi a baciare Dan che subito mi prese per la vita e mi strinse il sedere.
Sapevo che ci stava guardando, sentivo i suoi occhi fissi su di noi, e sulle mani di Dan che mi toccavano dolcemente, gli avevo fatto capire come stavano le cose.
"Andiamo a dormire?" Disse Dan. "Forse.." Dissi con malizia, e uscimmo dal locale.

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