«AAAAHHHH!!!!» Ecco, infatti, il miracolo si è già esaurito. Di solito, sono una ritardataria cronica, ieri è stato uno di quei rari giorni in cui non mi addormento quando spengo la sveglia. Sono le 7:30, magnifico...
Corro da una parte all'altra della casa cercando di vestirmi e sistemare tutto. Alla fine il risultato è...perdo l'autobus, ma questa estate, avendo previsto questa eventualità, mi sono preparata e ho trovato una scorciatoia. Arrivo appena in tempo davanti al cancello, è una strada davvero breve visto che non sono veloce a correre. Prima che entri in classe mi ferma Corine.
«Ciao. Pranziamo insieme anche oggi?»
«Va bene, ci vediamo all'uscita.»
«Sì, ti aspetto. Ah! La tua classe è già entrata, io sono del tuo stesso anno ma sono nella sezione C.»
«Ah... beh...penso che riuscirò comunque a farmi delle amiche, a dopo.» Che peccato. Comunque, infondo, la priorità attuale è correre, quindi...Veloce!
Appena arrivata, in tempo per l'appello, noto sul mio banco un biglietto.
«Durante la pausa, dietro la scuola.» Che inquietante, tuttavia sono curiosa, quindi tanto vale andare.
Durante le lezioni cerco di concentrarmi, ma sono troppo emozionata al pensiero del mio incontro. Suonata la campanella dell'intervallo cerco di arrivare dietro la scuola senza essere vista, appena arrivata capisco subito chi si cela sotto il cappuccio di una felpa bordeux. Jeans strappati e Stan Smith, gli conferiscono l'aria di un ragazzino alla moda e popolare.
«Ti aspettavo un pò prima.»
Dice mentre si toglie il capuccio e si gira verso di me.
Tom Lewis! Quando mi lascerà in pace?!?
«Cosa vuoi?» Glielo chiedo con tono distaccato, cercando di imitare il suo modo di fare.
«Dritta al punto, eh?» Mentre parla gli compare un ghigno sul volto che scompare in pochi istanti.
«Ti ho chiesto di venire qui per chiarire una cosa. Perciò per un attimo dimentica l'opinione di Quella. La ragazza dell'anno scorso, io non la conoscevo, non ci eravamo mai parlati prima che si dichiarasse. Io quelle così le odio: dire di essersi innamorate di una persona senza averla mai conosciuta davvero. Io l'ho rifiutata, è vero, in malo modo, ma poi quando i miei amici l'hanno saputo hanno iniziato a trattarla così.» In effetti... lo capisco un pò. Quando è successa quella cosa persone che non conoscevo, hanno iniziato a-No. Quello è il passato, ora non conta.
«Perchè me lo hai voluto dire?» Gli parlo con fretta, voglio andarmene il prima possibile.
«Perchè, mi hanno informato che voi due vi vedrete di nuovo oggi. Quindi se Quella ti parla ancora di questa storia, tieni a mente le mie parole.» Con questa ultima frase si dilegua e dopo un paio di minuti vado anche io.
A pranzo, Corine mi ha parlato di quella storia e io le ho risposto con ciò che avevo saputo da Tom. Quando l'ho fatto, però, lei si è arrabbiata e se n'è andata. Lasciansomi sola, con la mia mente che ritorna a quei giorni di due anni fa.
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An Easy Story
ChickLitBelle Hender ha quasi tredici anni e si è trasferita a Londra dalla Francia per un trasferimento del padre. A causa del suo passato si è chiusa in se stessa, ma ora inizia la sua nuova vita.