Capitolo 7

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Mi guardo allo specchio a forma intera. Mi chiedo se è giusto vestirmi elegante, non sapevo dove mi avrebbe portata, ma faticavo ad immaginarmelo in una pizzeria piccola, sfoglia e sporca. Sicuramente portava le sue ragazze in luoghi magnifici, ristornati di lusso, hotel a 5 stelle e luoghi esotici di ogni tipo. Ma io non ero una delle sue ragazze, ero una stupida ragazza che era piombata nella sua vita e che faticava a far uscire, non ero altro che un insetto che infestava la sua vita, oltre che la sua casa. Mi chiedo se il vestito blu, lungo fino al ginocchio che indosso vada bene per dove mi porterà, è il vestito più elegante che ho trovato. Sospiro, prendo la borsetta appoggiata sul letto e scendo. Peter era già nel salotto, seduto sul divano a guardare la televisione, non si accorse nemmeno della mia presenza, ed io presi quel tempo per studiarlo meglio. Era vestito abbastanza elegante, una giacca nera, una camicia bianca, un pantalone nero, ed una cravatta bianca ed argentata, le scarpe lucide, anche esse nere. Mi avvicinai al divano, tentando di fare il minimo rumore possibile e gli dico -Sono pronta- lui si gira verso di me e mi osserva per qualche istante, senza dire niente, poi si alza e mi prende la mano, la bacia e guardandomi negli occhi mi dice -Sei stupenda- prende il telecomando dal tavolino (stava guardando la partita di Madrid contro Barcellona) e spegne la televisione. Prende il mio braccio, e ci dirigiamo alla porta. La apre ed aspetta che io esca, poi esce lui. Pablo non era così galante, Peter era molto premuroso e gentile. Ci dirigiamo alla sua automobile, una macchina nera, sportiva, una macchina perfetta per lui. Mi apre la portiera e lui si siede al sedile del conducente, partiamo, la macchina va velocissima. 

Ci fermiamo d'avanti all'areoporto ed io rimango interdetta, lui mi apre la portiera e mia iuta a scendere. Mi guida fino ad un piccolo aero bianco. -Hai un aereo privato?- gli domando, girandomi verso di lui. -si- mi conferma e saliamo a bordo. -Destinazione?- gli chiedo. -Dove vuoi tu- mi dice. -Che ne dici di Parigi?- gli domando -Non ho mai visto la tour eiffel e sono molto curiosa di andarla a vedere- Lui mi fa l'occhiolino e dice al pilota la destinazione. 

Ti amerò per sempre. LaliterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora