'Cause you burn with the brightest flame

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Ciao!
Allora io non so scrivere, mi sembra doveroso premetterlo, ma da quando a causa delle olimpiadi mi è tornata in testa Hall of fame ho questo prompt in testa e si è espresso così.
Quindi se volete mettete pure Hall of fame in loop mentre leggete.
Tutto quello che ho scritto è frutto della mia fantasia, non voglio offenderli e tutte le altre cose che dovrei scrivere, ma che non so.
Buona lettura! (Grazie per provarci)

Gennaro ed Alessio si erano conosciuti intorno ai 15 anni, a quell’età sono finiti i sogni fanciulleschi, non si desidera più essere supereroi che compiono azioni eroiche grazie ai loro poteri, semplicemente si vorrebbe superare la giornata senza prendere brutti voti a scuola e senza litigare con i propri genitori; ma allo stesso tempo a 15 anni si è ancora troppo piccoli per sapere cosa si vuole davvero fare del proprio futuro.
Gennaro ed Alessio però erano diversi, entrambi sapevano di voler vivere di musica.

Scoprire quanto bene funzionassero insieme era stato sconvolgente per tutti, per loro due in primis, ma anche per le loro famiglie ed amici. Si ritrovarono a condividere l’uno con l’altro ciò che più avevano di prezioso, la musica per loro era l’arma con cui affrontare la vita quotidianamente; vederli comunicare senza parlarsi, con quell’intesa che fin da subito li aveva caratterizzati era straordinario: ai loro dialoghi muti poteva assistere chiunque, ma solo loro ne erano partecipanti attivi.

Gennaro ed Alessio, a 16 anni, fantasticavano molto su quanto grandi potrebbero essere diventati, si impegnavano parecchio per la loro musica ed ogni piccolo passo era un gradino verso l’alto, verso l’essere i più grandi, essere così in alto da vedere tutti e poter richiamare l’attenzione del mondo battendosi il petto come King Kong, essere talmente vicini a Dio da potergli bussare alla porta.

You could be the greatest
You could be the best
You can be the King Kong, banging on your chest
You could beat the world
You could beat the war
You could talk to God, go banging on his door

A 18 anni erano molto dediti alla loro musica, passavano le giornate nella sede della Casa Discografica locale che aveva deciso di produrre il loro primo EP.
Passavano praticamente tutto il tempo insieme e l’amicizia che li legava sfociò in modo naturale in amore, un amore segreto, nascosto fra quelle mura; un avvicinamento iniziale, causato forse dai bisogni dell’età, che era stato poi un normale allargamento del rapporto fra i due. Così era arrivato un primo bacio imbarazzato ed incerto, poi un secondo più sicuro e poi un terzo, un quarto, un quinto… fino a quando non ne tennero più il conto e il loro amore non fu più un segreto.
Quando erano l'uno nelle braccia dell’altro si sentivano invincibili come quando suonavano, avevano una forza interiore con la quale avrebbero potuto muovere le montagne e rompere le rocce.

You can throw your hands up
You can beat the clock
You can move a mountain
You can break rocks
You can be a master
Don’t wait for luck

Per diventare grandi bisogna farsi conoscere e quando proposero al duo di partecipare al più importante talent musicale del momento, accettarono prendendo questa sfida come un gioco.
Ma questa esperienza andò oltre ogni loro aspettativa e speranza, non solo li dotò di esperienza e diede loro nuovi amici, ma procurò quella fama che bramavano, portandoli ad essere conosciuti in moltissime case italiane.
Iniziarono a girare la nazione cantando e suonando, portando la loro musica prima nei piccoli club, poi in luoghi sempre più grandi per arrivare, a 28 anni, a fare il loro primo tour degli stadi. L’intera Italia sapeva chi erano quei due ragazzi, ormai uomini, partiti da un paesino vicino Napoli, che avevano faticato parecchio, facendo molta strada e sfornando una serie incredibile di successi dal primo momento, loro avevano fatto ciò che nessuno avrebbe mai creduto possibile.

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