Chapter 4

99 16 10
                                    

Resto ancora qualche minuto a scrutare la macchina dalla finestra e poi lascio perdere.
Salgo le scale ancora un po' scossa e mi dirigo in camera, sciacquo il viso, mi lavo i denti e dopo essermi infilata il pigiama mi infilo sotto le coperte.
"Notte eh" dice Jo entrando nella stanza, si butta sul materasso posizionato appositamente per lei a terra e si addormenta nel giro di cinque minuti.
Beata lei.
Io faccio sempre fatica a prendere sonno, penso, e nel frattempo le mie palpebre si chiudono pian piano.

Il mattino seguente facciamo tutto di corsa, Jo deve prendere il treno e io devo andare a scuola, così una volta fatta colazione ci salutiamo e lei se ne va.
Mi mancherà.
Corro velocemente a prepararmi e mi catapulto fuori di casa con lo zaino mezzo aperto.

Quando "finalmente" arrivo a scuola vado direttamente in classe e mi distendo sul banco.
Cerco di rilassarmi, per quanto possa essere possibile, nel frattempo sento il mio cellulare vibrare.
Pensavo di averlo spento.
*2 messaggi*

Da Honey🍯❤:
-Grazie mille per avermi ospitata. Harm, mi mancherai un sacco, buon proseguimento💕
Ps. tienimi aggiornata su quel Daniel

Sbuffo nel leggere quel nome ed esco dalla chat senza risponderle.

Da Chri💘:
-Piccola giorno!
Daniel si trasferisce nella nostra scuola, dopo ieri sera sono riuscito a convincerlo. Tutto grazie a te😉😘

Eh?
Ma che va dicendo?
Io con quello manco c'ho parlato fra un po', basta solo che non lo inseriscano nella mia classe.

La mattinata passa lentamente.
Ogni volta che quella cavolo di porta si apre ho il timore che possa essere la custode che annuncia l'arrivo di Daniel, che paranoie.
"Signorina Benson" dice la professoressa richiamando la mia attenzione.
"Si..?" rispondo intimorita.
Che accidenti ho combinato?!
"Potrebbe andare nella classe qui di fianco a chiedere gentilmente un gessetto? Temo di averli esauriti" conclude, rivolgendomi un sorriso dolce.
Tiro un sospiro di sollievo e annuisco.
Nella classe accanto c'è Chris, sono stata molte volte là dentro, regna il caos.
Busso, ma so già che nemmeno lo sentiranno, quindi apro lentamente la porta.
"Mi scusi" dico in modo che il professore possa sentirmi.
Guardo la classe, e come al solito, quando entro nella classe, Chris viene a darmi un bacio sulla guancia con la scusa di dover buttare una cartaccia.
"Mi dica signorina, necessita di qualcosa?" domanda il proff.
Faccio cenno di son la testa.
"Potremmo avere un gesso dei vostri? Li abbiamo finiti" mi giustifico vedendo il suo sguardo di rimprovero.
"I gessi servono solo a sporcare la sedia dei proff che vengono a scuola vestiti di nero!" urla una voce maschile familiare, ma che non riesco ad identificare.
Nella classe parte un boato di risate e il professore si alza sbattendo il libro sulla cattedra.
"Signor Xatter, le sarei pregato di fare silenzio, visto che è appena arrivato" sbraita il vecchio.
E solo allora lo noto: non solo i pantaloni dell'insegnati impolverati di gesso, ma anche il ragazzo, Daniel, Daniel Xatter!
Lo guardo, il suo sguardo è già posato su di me però, e quello di molte altre ragazze sono posati su di lui.
Afferro il gesso e ringrazio il professore.
"Aspetti." mi ordina (praticamente) quando sono già sulla porta.
Esito un secondo, poi lo affianco dietro la cattedra.
"Mi dica.." affermo poco sicura.
"Saprebbe dirmi a che punto siete voi della 4B col programma di mtematica?" domanda non perdendo il contatto visivo con la classe, quell'uomo ha uno sguardo di sfida perennemente stampato sul volto.
"Siamo alla goniometria." rispondo, cercando di non far caso alle occhiate dispregiative da parte dei compagni della 'G'.
"Molto bene. Aprite i libri." sentenzia l'insegnante altezzosamente.
Tutta la classe lo guarda con sdegno, io mi ato divertendo invece.
Guardo Chris, il quale mi fa un occhiolino, e fa come gli è stato detto.
"Lei vada pure signorina...?" chiede scrutandomi.
"Benson" dico piano.
Lui annuisce e fa cenno con la mano di uscire.
Così faccio, guardo un'ultima volta Daniel, che mi rivolge un sorrisetto antipatico, ed esco.
Torno nella mia classe e mi giustifico con la professoressa per il tempo che ho impiegato ha prendere un cavolo di gessetto, a grandi linee ovviamente, omettendo: baci, sorrisi, gessi, occhiolini e chi più ne ha più ne metta.

L'ora finisce e posso finalmente andare al bagno.
Così alzo la mano, e aspetto che la professoressa mi dia il consenso.
I corridoi scolastici sono così silenziosi fra la 3° e la 4° ora..
.
Ecco a voi il quarto capitolo.💋
Sono contenta che la storia vi stia piacendo, laciate tante stelline e commenti🌸
Continuo a: 5 stelle e 3 commenti✌


Disturbami Ancora Se Ne Hai Il CoraggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora